Qui sotto, il poster che pubblicizza la mostra a Palazzo Reale di Milano
L’ANNUNCIATA
(Antonello da Messina)
Umile sguardo sulla piccolezza
di questa creatura sulla quale
si volle riversar l’eterno Amore...
(Montechiaro 20-7-2013), Padre Nicola Galeno
Ed ecco come una mano dissacrante e oltraggiosa ha modificato il poster che reclamizza l'evento
LO SCEMPIO IN CORSO SEMPIONE
(Antonello da Messina)
Vergine, chi si volle divertire,
con orridi colori sfigurando
quel viso tanto lindo d’Annunciata,
dovrà subir lo sdegno della madre,
che seppe un tale mostro partorire….
(Milano 28-3-2019), Padre Nicola Galeno
L'occhio attento di Padre Nicola Galeno ha fotografato il prima e il dopo. Questo fatto mi ha ricordato quanto accadde in Spagna, con il terribile restauro dell'Ecce Homo per mano di una donna che si era dichiarata restauratrice.
La notizia ha già fatto il giro del globo terrestre, riportata e commentata da tutte le più grandi testate giornalistiche della Terra.
Siamo in Spagna, è qui che è accaduto il misfatto, per la precisione nel territorio di Aragona e per essere ancora più precisi, a Borja, un piccolo comune con appena cinquemila anime nella provincia di Saragozza. Talmente piccolo che non ci si può credere che proprio qui esista qualcuno in grado di commettere tale scempio.
Il luogo del delitto, per usare termini forti, è una piccola chiesetta, il Santuario della Misericordia, risalente al secolo XVI. La vittima in questione è un dipinto, un affresco per meglio dire, situato su un muro della suddetta chiesa. Questo piccolo affresco invece è di epoca più recente: risale almeno al XIX secolo, opera del pittore spagnolo Elias Garcia Martinez e intitolato Ecce Homo (dal latino: Ecco l'Uomo). Il tempo, e soprattutto la forte umidità, sono stati impietosi, l'affresco era ormai molto rovinato e si era staccato in gran parte dal muro.
Insomma, questo piccolo e indifeso dipinto, raffigurante il volto di Gesù tranquillo e riposato, è stato brutalmente deturpato, senza la minima pietà. Vi chiederete chi siano questi vandali. Purtroppo non sono stati vandali. Ma una dolce vecchietta.
Sì, una vecchietta. Avete capito bene: un'ottantenne di nome Cecilia Jimenez la quale, mossa sicuramente dalle intenzioni più buone, si è proposta al parroco della chiesa per restaurare l'affresco, senza aspettare l'arrivo dei restauratori, che ci avrebbero messo più tempo e sarebbero costati di più. Inoltre, a quanto dicono diverse fonti, nessuno le ha dato il permesso di iniziare a lavorare al restauro. Ma è anche vero che nessuno l'ha fermata. E non crediamo sia difficile fermare una signora anziana.
Il risultato è indescrivibile. Davvero. Anche a guardarlo stenterete a crederci.
La figura, dopo il restauro, sembra un incrocio tra la creatura di Eraserhead, il film di David Lynch, e un alieno con la criniera. Una cosa a dir poco raccapricciante.
Non c'è niente che possa minimamente ricordare l'aspetto iniziale di Gesù. Niente. Purtroppo ormai il danno è stato fatto e non si può più tornare indietro.
La cosa che secondo noi fa più scalpore sono le parole dette dalla signora in persona durante un'intervista, sono frasi forti e sconcertanti. Frasi del tipo: "A me sembra ben fatto" oppure "Forse non ho fatto la barba del Salvatore proprio bene, però tutto il resto è perfetto" e per finire "Infatti, è meglio dell'originale".
Che con la vecchiaia arrivano i primi acciacchi e il corpo di un anziano non ha le stesse prestazioni di quello di un giovane lo sapevamo già. Ma questo problema è ben oltre la cecità.
Non abbiamo niente da dire a riguardo, lasciamo Cecilia in pasto al pubblico, che per contrappasso, come Dante insegna, si prende gioco di lei e la deride così come lei si è presa gioco di un'opera d'arte. L'unica differenza è che ora il pubblico si sarà dimenticato del suo gesto mentre l'affresco resterà lì, grottesco e inguardabile, sul muro della chiesa finché essa starà in piedi. Un meme in chiesa. Mi pare che il discorso possa avvicinarsi allo spregevole gesto di chi ha modificato quel poster dell'Annunciazione. Solo che mentre del misfatto di Cecilia se ne conosce l'autrice, questo spregio ad Antonello da Messina e soprattutto a Maria Vergine e ai suoi fedeli, resterà nell'anonimato. E va bene così! Vergogna.
L'Amministratore del Blog Danila Oppio
Caro Padre,
RispondiEliminaho trovato molto interessante e pertinente l’ articolo di Danila Oppio e il suo paragone tra lo scempio di Corso Sempione e quello del paese spagnolo di Borja. Giudicherà la storia: la sedicente restauratrice additata al pubblico ludibrio già adesso perché conosciuta con nome e cognome, l’ ignoto di Corso Sempione forse un giorno. Ma intanto il Comune di Milano, per merito suo, Padre, e dell’ amico parrocchiano, ha sollecitamente ricoperto i manifesti, mentre a Borja nessuno ha fatto niente per fermare in tempo la mano devastatrice, pur non avendola autorizzata (è facile trincerarsi dietro questa scusa; in realtà nessuno si è preoccupato di intervenire).
Per fortuna che comunque siamo ancora capaci di indignarci!
Un sentito grazie a lei, Padre, al suo amico e a Danila Oppio.
Alessandra
Mi ha fatto molto piacere leggere il commento di Alessandra, e spero che anche tu, Padre Nicola, abbia gradito la mia aggiunta, che ho trovato pertinente con i manifesti modificati in maniera indecente da qualche vandalo.
RispondiEliminaVery nice blog yoou have here
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