L'essenza dell'anima individuale
Tracciamo una riga. Col bianchetto. Su tutto quello che e' avidità, ansia di successo, necessita di sopravvivenza e potere. E poi dimentichiamo tutto il nostro passato. “Chi sono io?” una tela bianca sulla quale scrivere. Allora possiamo e dobbiamo reimparare da capo. Danila ci suggerisce di reimparare a vivere attraverso le poesie. Una educazione sentimentale fatta di versi e di sentimenti. Come lo trovate questo suggerimento? uno scenario di incubo? o piuttosto un originale percorso di formazione dell'anima? L'autrice ci accompagna, insieme alla sua protagonista, nel procedere lungo questa seconda strada. Allora le pagine si dipanano una dopo l’altra in una narrazione fatta di pause in prosa e di lunghi tratti in versi. E, tratto dopo tratto, scoperta dopo scoperta, possiamo arrivare a quella profondità di sentimenti e di comprensione che ci potrebbe consentire di rispondete alla domanda: "chi sono io?". Non una risposta come la si potrebbe ottenere allo sportello dell'anagrafe; e neppure come somma della memoria del nostro passato. No: un chi sono che riassume l'essenza dell'anima individuale. Una sfida enorme. L’incipit del libro lascia il lettore in una certa vaghezza, non si capisce quale direzione prenderà il romanzo. Ricorda l’ouverture dell’oro del Reno: una musica senza melodia e sviluppo, che non prende una direzione, non fa altro che ascendere in un crescendo fino a sfociare nell’inizio della storia. E la storia ci racconta, con un originalissimo linguaggio, il risveglio alla coscienza della protagonista, totalmente smemorata del proprio passato. Quello che rimane, almeno si crede, del suo passato e della sua memoria, sono depositati nella memoria artificiale di un personal computer. Un deposito non ordinato di mail, poesie, appunti. Nulla che richiami qualcosa di noto; nulla che possa essere riconosciuto di per sé. Le poesie e il colloquio in rete col Signor G sono il filo conduttore della rinascita. È un viaggio dell’anima… buon viaggio a tutti i lettori.
Giovanni Bergamini
Nessun commento:
Posta un commento