Giotto: Cappella degli Scrovegni Giudizio Universale |
Venne finalmente il giorno del giudizio.
Furono aperti i sepolcri,
frugati gli armadi per i vestiti della festa,
lucidate le medaglie di vita consumata.
Poi tutti si rinfrescarono la dentiera
attendendo il responso a bocca aperta.
Il silenzio calò magico
sulla sterminata pianura dei morti.
E iniziò l’elenco, infinito.
...Cognome, nome, età, anno della morte,
condannato o salvo.
Senza appello, senza ricorso.
Continuò così per giorni e giorni.
...Cognome, nome, età, anno della morte,
condannato o salvo.
Senza appello, senza ricorso.
Poi la voce si spense.
Iniziò il brusio.
I salvi da una parte
I condannati sull’orlo del baratro.
Un’enorme pala meccanica
li scaraventò giù
e se ne perse la memoria.
I salvi tinsero i vestiti di bianco
e iniziarono l’ascesa in volo elicoidale
chiacchierando soddisfatti.
Non erano tanti: qualche buon padre di famiglia
qualche santo non riconosciuto,
donne usurpate, poveri cristi,
bambini, vecchi senza memoria, giovani eroi.
Lorenzo Poggi
Mi ha colpito questa poesia, per il pensiero dell'autore, che manda in Paradiso i santi non riconosciuti (quante sante persone, sconosciute ai più, sono già tra i Beati? Il Paradiso è il luogo delle Beatitudini...beati i poveri di spirito..ovvero quelli che il poeta ha definito poveri cristi; i bambini che sono angeli innocenti strappati alla vita spesso da mani immonde ed assassine,,,i vecchi senza memoria, considerati ormai inutili, e lasciati dimenticati all'ospizio....donne usurpate e violentate, uccise e perseguitate, per la sola ragione di essere donne...e si, i buoni padri di famiglia, e le madri ...ed i giovani eroi, che partono per difendere un ideale, e non tornano...
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