Emozioni
provando, forti
Mi
eri accanto, fantasmagorico
Sogno,
e crudele realtà
Sei
presente, invano cerco
Di
allontanare il mio pensiero
Dalla
tua costante assenza
Che,
inconsapevole, ferisce
Difficile
trasformare il sogno
In
concreta presenza
Finestre
a sbarre, come di prigione
Limitano
e vorrei limarle
E
volare via, verso tramonti
Albe
e mezzogiorni infocati
E
ritrovo occasi scialbati
O
arsure di giorni addormentati
Senza
di Te, io sono il nulla
E
a nulla vale fugare la realtà
Non
sei con me, eppur soccombo
All’incombente
tua verità
E
vivo perché Tu vivi, respirando
L’atmosfera
che permane
Dalle
carezze del sole che è Tuo
E
pur mio, lo stesso, così la luna
Mi
porterà pallore, e pur fortuna
Con
le stelle a contorno
Destandomi
dall’incantato sogno
Lentamente,
si sta facendo giorno.
12
agosto 2012
Danila Oppio
Inedita
Che dire di questa poesia? Mi sembra un'ode all'amore piuttosto che un lamento verso quella signora che si chiama "solitudine".
RispondiEliminaL'io profondo di chi scrive è formato anche da pensieri intimi che son difficili da leggere e interpretare.
Ed è già una vittoria su sè stessi
quel "destarsi"e poter continuare a... vivere
Molto apprezzata, Danila, grazie
Gavino
Infatti, Gavino, non è un lamento, è un'ode alla vita, I sogni sono irreali, a volte si trasformano in incubi, e allora meglio sempre accettare la realtà, anche se spesso non coincide coi sogni - castelli in aria . che un individuo si crea, magari per sfuggila. E l'amore, non è forse la base su cui si poggia l'esistenza di ognuno di noi?
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