Nella ricorrenza della Festa di Santa di Santa Teresina, che cade il primo ottobre, ho scritto (meglio dire, l'ha scritto lei!) questo articolo per il bollettino parrocchiale Insieme, pensando a quanto avrebbe potuto essere educativo per i bambini, ma certamente anche indicato agli adulti. Di Teresa di Lisieux si conosce, a brevi linee, la sua altrettanto breve vita, ma pochi, immagino, hanno letto le sue opere. Ecco dunque uno stralcio che ritengo interessante.
TUTTI I FIORI SONO BELLI
Santa Teresa del
Bambino Gesù
(Dottore della Chiesa)
Mi stavo chiedendo di cosa trattare riguardo alla
Santa Patrona della nostra Parrocchia che non fosse già risaputo,
soprattutto che potesse suscitare interesse nei nostri bambini. Pensavo anche
alla pioggia di petali di rose, che rappresentano quel suo desiderio espresso
in punto di morte: "Passerò il mio
Cielo a fare del bene sulla terra. Farò scendere una pioggia di rose", Così isolato, questo pensiero di Teresina,
ci porterebbe a credere che Teresa amasse solo quel fiore. Non è così, direi
anzi che lei amava soprattutto gli umili fiori di campo. Perché quindi usare parole mie, se lei stessa
ne ha saputo dire così bene? Ascoltiamola.
Danila Oppio ocds
"Mi sono chiesta a lungo
perché il Buon Dio facesse delle preferenze, perché tutte le anime non
ricevessero un uguale grado di grazie; mi stupivo vedendolo elargire
favori straordinari ai Santi che l'avevano offeso, come San Paolo e
Sant'Agostino e che Egli costringeva, per così dire, a ricevere le sue grazie;
o leggendo la vita dei Santi che Nostro Signore si è compiaciuto di coccolare
dalla culla alla tomba, senza lasciare sul loro cammino alcun ostacolo che
impedisse loro di elevarsi verso di Lui, e prevenendo queste anime con favori
tali che non potevano fare a meno di conservare immacolato lo splendore della
loro veste battesimale. Mi domandavo perché i poveri selvaggi, per
esempio, morivano così numerosi prima di aver solo sentito pronunciare il nome
di Dio... Gesù si è degnato di istruirmi su questo
mistero, ha messo davanti ai miei occhi il libro della natura,
e ho capito che tutti i fiori che ha creato sono belli, che lo splendore della
rosa e il candore del Giglio non cancellano il profumo della piccola violetta o
la semplicità incantevole della margheritina...
Ho capito che se tutti i fiorellini volessero essere delle rose, la
natura perderebbe il suo manto primaverile, i campi non sarebbero più smaltati
di fiorellini...Così accade nel mondo delle anime che è il giardino di Gesù.
Egli ha voluto creare i grandi Santi che possono essere paragonati al Giglio e
alle rose, ma ne ha creati anche di piccoli, e questi devono accontentarsi di
essere delle pratoline e delle violette, destinate a rallegrare lo sguardo del
Buon Dio quando lo abbassa ai suoi piedi; la perfezione consiste nel fare la
Sua volontà, nell'essere quello che Lui vuole...Ho capito anche che l'amore di
Nostro Signore si rivela tanto all'anima più semplice, che non oppone alcuna
resistenza alla sua grazia, quanto all'anima più sublime;
infatti, dato che il
gesto più proprio dell'amore è di abbassarsi, se tutte le anime assomigliassero
a quelle dei Santi dottori che hanno illuminato la Chiesa con lo splendore
della loro dottrina, il Buon Dio non scenderebbe abbastanza in basso giungendo
fino al loro cuore; ma Egli ha creato il bambino che non sa niente e
fa sentire solo deboli grida, ha creato il povero selvaggio che è guidato solo
dalla legge naturale ed è fino al loro cuore che Egli si degna di abbassarsi, sono
proprio questi suoi fiori di campo la cui semplicità lo rapisce...Discendendo
in questo mondo il Buon Dio mostra la sua grandezza infinita. Come il
sole rischiara sia i cedri sia ogni fiorellino, come se esso fosse l'unico
sulla terra, così Nostro Signore si occupa in modo particolare di ogni anima
come se essa non avesse uguali; e come in natura tutte le stagioni sono
regolate in modo da far sbocciare nel giorno stabilito, sbocciare, anche la più
umile margheritina, allo stesso modo tutto concorre al bene di ogni animaTratto da: "Storia di un'anima", di Santa Teresa di Lisieux . Scritto autobiografico A diretto a madre Agnese di Gesù (sua sorella Paolina)
Per festeggiare Teresina, aggiungo qualche floreale scatto fotografico di Padre Nicola Galeno OCD.
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