AFORISMA

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(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

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domenica 9 febbraio 2014

Le vocazioni che fanno crescere la Chiesa

 SEOUL, 7. Per la prima volta dalla sua erezione, l'arcidiocesi di Seoul (Corea del Sud) ha celebrato da mercoledì 5 a venerdì 7 febbraio tre ordinazioni consecutive. A essere ordinati sono stati 26 diaconi e 38 sacerdoti: inoltre, sono stati consacrati vescovi i due ausiliari nominati da Papa Francesco il 30 dicembre scorso. Si tratta di padre Timothy Yu Gyoung-chon e di padre Pietro Chung Soon-taek (ocd), ausiliari dell'arcidiocesi di Seoul.

   La loro consacrazione è avvenuta nella Sala olimpionica dei Ginnasti, nel Parco olimpico della capitale sudcoreana. A presiedere la celebrazione è stato l'arcivescovo Andrew Yeom Soo jung (che sarà creato cardinale il prossimo 20 febbraio) insieme ai vescovi della Conferenza episcopale coreana. Per l'evento sono giunte nella capitale circa diecimila persone. «Queste cerimonie — spiega  un  cattolico  sudcoreano all'agenzia AsiaNews — sono molto importanti non soltanto per i fedeli delle specifiche diocesi, ma per tutti noi. Dimostrano la vitalità della nostra Chiesa e l'amore e la comunione con la Santa Sede. I vescovi sono per noi giardinieri, chiamati a curare e a far crescere i semi della fede, seminati dal Vangelo».

   Si tratta della prima consacrazione nel Paese dopo otto anni, ovvero da quando venne ordinato vescovo l'ausiliare monsignor Basii Cho Kyu-man. Inoltre, è la seconda consacrazione "doppia" nella storia della Chiesa in Corea: i primi furono proprio monsignor Andrew Yeom Soo jung e monsignor Joseph Lee Han-taek — ora vescovo emerito di Uijeongbu — entrambi nel 2002.
Giovedì 6 febbraio lo stesso arcivescovo ha ordinato ventisei diaconi. Mentre, il giorno successivo si è svolta l'ordinazione  straordinaria che ha riguardato 38 sacerdoti, di cui uno vietnamita, il diacono Vu Tan Tuan della diocesi di Thài Bình, e uno appartenente alla Comunità missionaria internazionale cattolica di Seoul.

   Poiché il vescovo vietnamita di Thài Bình, monsignor Pierre Nguyén Vàn De, non ha potuto prendere parte alla cerimonia, ha scritto una lettera all'arcivescovo di Seoul, nella quale ha espresso gioia e ringraziamento «per il vostro sacrificio, teso a dare al diacono una formazione sacerdotale di primo livello».

   In merito alla possibile decisione del Pontefice di compiere un viaggio in Corea del Sud, l'arcivescovo di Seoul ha sottolineato che «una visita apostolica di Papa Francesco sarebbe un messaggio di speranza a tutti i Paesi in Asia. Speriamo con tutto il cuore — ha sottolineato il presule — che possa avvenire. Servirebbe anche a dare grande motivazione alla Chiesa in Corea per continuare a lavorare sulla evangelizzazione dell'Asia. Una visita del Santo
Padre non solo porterebbe grande speranza alla Chiesa, ma a tutta la società coreana».

(OSSERVATORE ROMANO 8-2-2014)


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