Dell’aurora tu sorgi più bella, coi
tuoi raggi fai lieta la terra, e fra gli astri che il cielo rinserra, non v’è
stella più bella di te.
A
chi sono dedicati questi versi? Alla più bella ragazza di Palestina.
Così
ricordo ancora come don Paglino, un anziano e dolcissimo sacerdote che ho
conosciuto a Milano, amava definire la Vergine Maria.
Per
questo Dio la volle madre di Suo Figlio Gesù. Non a causa del suo aspetto
esteriore, che di sicuro era piacevole - una donna, poco più che bambina è
sempre bella - bensì per la sua bellezza interiore: pura, splendente,
onesta…immacolata.
Bella tu sei qual sole, bianca più
della luna, e le stelle più belle, non son belle al par di te.
Ecco
allora perché Giuseppe non la ripudiò. Perché era bella? No, perché sarebbe
diventata la Madre del Salvatore e questo faceva di lei quello splendore solare
e astrale, che nessun’altra donna avrebbe mai potuto irradiare. I versi di
questa vecchia canzone sono poesia d’amore, dedicata alla Donna più bella del
creato.
Gli occhi tuoi son più fondi del mare,
la tua fronte ha il profumo del giglio, il tuo viso ricorda tuo figlio, sui
tuoi passi nascono fior.
Ecco
che Maria, mettendo al mondo il Figlio di Dio, diventa anche Madre della
Chiesa. Per noi, avere una Madre tanto speciale, è gioia infinita. Dobbiamo
sentirci orgogliosi di esserne figli.
Ti coronano tutte le stelle, al tuo
canto risponderà il vento, della luna si curva l’argento, si rivolge verso di
te.
Pare
così che tutto il creato si inchini al cospetto di una Donna, l’unica, la
privilegiata, prescelta dal Signore per essergli Madre. E noi? Come ci
relazioniamo con la Madonna? Dove la ritroviamo nel Vangelo?
Di
certo sarete più bravi di me: nel Nuovo Testamento si legge dell’Annunciazione,
quel giorno in cui l’Arcangelo Gabriele apparve a una timida fanciulla, per
darle la grande notizia. Lei, sicuramente soffusa di rossore, di certo
spaventata, non tanto dall’idea di diventare madre, quanto dalla responsabilità
di essere una madre fuori dall’ordinario, che rispose? Un semplice sì! Ed è
quanto sappiamo rispondere anche noi a Dio? Lei lo fece, lo amava così tanto,
che non seppe rifiutare, non volle rifiutare. Acconsentì.
Dove
ancora si sente parlare di Maria? Quella notte, a Betlemme, quando diede alla
luce il Figlio tanto amato, quel figlio che se non fosse stato chiamato Gesù,
Emanuele, Salvatore, Redentore…poteva avere solo un altro nome: AMORE!
E
poi, sotto la Croce, quanto dolore! E in mezzo agli apostoli, durante la
Pentecoste. E quindi, alla sua Assunzione al Cielo. Dolce Mamma, Madre felice e
addolorata, sorella e amica. Quanti nomi anche per Maria! Basti pensare alle
litanie a lei dedicate.
Ecco
dunque che, per dedicarle il nostro affetto, la nostra venerazione filiale, il
mese di Maggio è tutto per lei. Reciteremo quotidianamente il Santo Rosario,
canteremo gli inni a lei dedicati, la sentiremo così ancora più vicina, davvero
Madre, Sorella e Regina del Carmelo.
Quando tutto d’intorno è rovina, e la
voce del pianto non tace, il tuo sguardo riporta la pace, la concordia in fondo
ai cuor.
Mentre
pensavo a Lei, alla ragazza più bella di Palestina, canticchiavo mentalmente
questa canzone che ricordo fin da bambina (non chiedetemi di cantarla, poiché
sono alquanto stonata!), credo però che chi le ha dedicato queste strofe, fosse
stato profondamente innamorato di Maria, della più bella ragazza del creato! E
aggiungo, della più bella Mamma del mondo!
Bella tu sei qual sole, bianca più
della luna, e le stelle più belle, non son belle al par di te!
Ci sono tante immagini della Vergine: statue, dipinti e affreschi, di grandi artisti che si sono attivati a rappresentarla, nel corso dei secoli. Ma io ne ho viste alcune, forse sconosciute, che a mio avviso rappresentano al meglio la più bella ragazza del creato.
Danila Oppio
Madre di Dio |
Danila Oppio
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