"In protesi al seno Pip pure additivo per carburanti"
Rivelazioni choc: "Mix di prodotti mai testati clinicamente"
L'azienda francese è accusata di averne sfornate migliaia con gel non corrispondenti agli standard richiesti, dieci volte meno cari del materiale a norma e altamente nocivi.
Questa informazione dovrebbe pur insegnarci qualcosa!
Il mio punto di vista resta invariato, su quanto riguarda protesi mammarie, rifacimenti estetici chirurgici o a base di botox: IO DICO NO!!!
E lo dico a ragion veduta! Le mammelle sono state create per allattare i piccoli, quella è l'unica ragione del loro esistere. Non debbono essere un oggetto decorativo, o sensuale!
Se proprio noi donne vogliamo migliorare l'estetica, esistono reggiseni che sostengono, che modellano, e servono giusto perché si possano indossare meglio certi abiti e per avvalorare un po' la figura. Non ho mai capito quelle donne che si sottopongono ad atroci interventi (il post-operatorio è doloroso) pur di apparire quali non sono! Labbra gonfie da sembrare canotti, occhi tirati all'inverosimile, nasi rifatti fino a diventare invisibili: il tutto, per apparire più giovani, come se l'aspetto esteriore contribuisse anche a tornar indietro negli anni biologici!
Naturalmente sono d'accordo su un intervento estetico a fine curativo, a seguito, per esempio, di una ustione o di una ferita, oppure posso capire la riduzione di un naso importante, che causa un senso di disagio a chi lo possiede. Ma, benedette donne, non capite che la protesi al seno potrebbe non solo essere cancerogena, ma anche mascherare un eventuale tumore? E ben sappiamo quanto il seno possa essere colpito da questa malattia! Perché tormentare una parte così delicata?
Lasciamo che la natura faccia il suo corso, rendiamoci conto che la vita umana è formata da tante fasi, e una di queste è anche il naturale invecchiamento.
Però un segreto c'è, per mantenere luminoso il viso di una donna, che la fa apparire più giovane e bella di quanto l'età non direbbe: invece di accanirsi per ringiovanire il corpo, che è di materia mortale, occupiamoci invece della nostra anima, assolutamente immortale!
Chi lavora sul proprio spirito, ottiene un risultato magnifico: il suo sguardo è luminoso, il suo aspetto splendente, in quanto la bellezza interiore emana un fascino particolare anche su una persona avanti negli anni! Ho conosciuto donne molto anziane, alle quali non attribuivo la loro vera età: il loro aspetto era giovanile, lo sguardo profondo e sereno, il sorriso che illuminava il volto, anche se segnato da molte rughe. La dolcezza che emana una persona spirituale, è tale da rendere invisibili i segni dell'età! Credetemi, non sono fole tanto per dare il contentino a coloro che non possono sottoporsi a cure estetiche, ma lo vorrebbero!
Sono persuasa che se Dio ha disposto in questo modo l'ordine delle cose: nascita, infanzia, adolescenza, gioventù, maturità e vecchiaia, è perché tutto questo ha un senso!
Che tristezza fanno quelle nonne che vogliono apparire più giovani delle figlie, e magari delle nipoti!!! Che bellezza invece quei capelli canuti, quelle rughe sul viso che raccontano una vita! A tale proposito rammento un aneddoto della stupenda attrice Anna Magnani: sottoposta al trucco, per la ripresa di un film, l'attrice disse al suo visagista:" per favore, non nascondere coi cosmetici le mie rughe....ho impiegato anni per averle!!". Qui traspare la viva intelligenza di una vera donna! Una donna sicura di sé, non ha bisogno di modificare il suo aspetto, di mascherare il suo viso sotto pesanti trucchi o col bisturi, una donna che tiene di più alla propria anima, si prende cura di quella.
Cos'è l'anima?
Teologia cattolica
La Chiesa Cattolica non ha una definizione filosofica esplicita dell'anima, sebbene abbia respinto diverse dottrine come quelle gnostiche che sostenevano che l'anima individuale era increata perché della stessa sostanza divina, o la teoria della metampsicosi o ipotesi secondo le quali l'anima (intesa come anima razionale e spirito) non era considerata individuale e immortale. Fra gli autori ecclesiastici che hanno affrontato l'argomento, con diverse ipotesi, sono da annoverare Agostino da Ippona, Tommaso D'Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Mentre Agostino immagina l'anima come una specie di nocchiero del corpo, postulando un certo dualismo, Tommaso d'Aquino insiste sull'unità inscindibile dell'uomo. L'anima intellettuale è la forma del corpo e la sua separatezza dopo la morte è vista come un esilio, poiché essa è naturalmente unita al corpo, a cui tende con la resurrezione finale.
« II. «Corpore et anima unus» - Unità di anima e di corpo 362 La persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il racconto biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando dice: « Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente » (Gn 2,7). L'uomo tutto intero è quindi voluto da Dio. 363 Spesso, nella Sacra Scrittura, il termine anima indica la vita umana, oppure tutta la persona umana. Ma designa anche tutto ciò che nell'uomo vi è di più intimo e di maggior valore, ciò per cui più particolarmente egli è immagine di Dio: « anima » significa il principio spirituale nell'uomo. 364 Il corpo dell'uomo partecipa alla dignità di « immagine di Dio »: è corpo umano proprio perché è animato dall'anima spirituale, ed è la persona umana tutta intera ad essere destinata a diventare, nel corpo di Cristo, il tempio dello Spirito. « Unità di anima e di corpo, l'uomo sintetizza in sé, per la sua stessa condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi, attraverso di lui, toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Allora, non è lecito all'uomo disprezzare la vita corporale; egli anzi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell'ultimo giorno ». 365 L'unità dell'anima e del corpo è così profonda che si deve considerare l'anima come la « forma » del corpo; ciò significa che grazie all'anima spirituale il corpo, composto di materia, è un corpo umano e vivente; lo spirito e la materia, nell'uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un'unica natura. 366 La Chiesa insegna che ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio – non è « prodotta » dai genitori – ed è immortale: essa non perisce al momento della sua separazione dal corpo nella morte, e di nuovo si unirà al corpo al momento della risurrezione finale. 367 Talvolta si dà il caso che l'anima sia distinta dallo spirito. Così san Paolo prega perché il nostro essere tutto intero, « spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore » (1 Ts 5,23). La Chiesa insegna che tale distinzione non introduce una dualità nell'anima. « Spirito » significa che sin dalla sua creazione l'uomo è ordinato al suo fine soprannaturale, e che la sua anima è capace di essere gratuitamente elevata alla comunione con Dio. 368 La tradizione spirituale della Chiesa insiste anche sul cuore, nel senso biblico di « profondità dell'essere » (« in visceribus »: Ger 31,33), dove la persona si decide o non si decide per Dio. » | |
(COMPENDIO CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA (2005)) Ora che abbiamo esplorato il concetto di anima, secondo la Chiesa Cattolica, abbiamo capito che questa è la parte più preziosa di noi, che ci appartiene come un grande dono e che dunque dobbiamo prenderci cura di lei molto più che del nostro involucro esterno, destinato alla distruzione, mentre l'anima è immortale quindi eterna!! Non feriamo la nostra anima, trascurandola, preferendo mettere in primo piano il nostro aspetto esteriore, e martoriando anche quello, con inutili e dannosi interventi chirurgici! Naturalmente prendiamoci cura della salute, perché la vita nel suo insieme fisico e spirituale è un grande dono, occupiamoci dell'igiene personale, del nostro abbigliamento, che sia ordinato perché il decoro è cosa gradita al Signore, ma non esageriamo!! Non dedichiamo cure e danaro per cose superficiali! Sia questo uno dei propositi per questo neonato 2012! (secondo voi, quell'immagine che ho pubblicato, di una donna dal viso completamente rifatto, è bello? Io lo trovo mostruoso! ma se vogliamo imitarla....accomodatevi!!!) |
La mia orecchia destra, a sventola fin da quando ero piccola, precisa che è contenta di stare dove sta, felice di essere portata con disinvoltura, tanto che di lei non si accorgono nemmeno in estate, quando sollevo su i capelli...
RispondiEliminaquello che fa notare il difetto, se non è eccessivo, ovviamente, non è il modo in cui gli altri ci guardano, ma spesso come noi portiamo il difetto stesso...se lo vediamo come tale, anche per gli altri sarà un difetto! Se invece rispettiamo quello che è un piccolo inestetismo, lo rispetteranno anche gli altri!
E poi hai ragione, con tutto quello che si trova oggi in giro, un difetto solo estetico a livello di seno è mascherabile!
Buon pomeriggio cara!
Cara Maria, non avevo intenzione di evidenziare i difetti fisici, che se creano, come ho scritto, veri e propri sensi di inferiorità, vanno curati (ho parlato del naso prominente, che potrebbe deturpare un bel volto) ma volevo evidenziare la necessità di prendersi cura dellANIMA, che è la parte più preziosa di ogni essere umano. Da troppo tempo non si fa che parlare di chirurgia plastica, fino alla nausea, e tante donne si fanno imbambolare...nel senso che si trasformano in bambole di plastica, botox e silicone!!! Diventano così manichini viventi, e il loro viso non emana più le loro emozioni, i loro sentimenti, perché totalmente inespressivo! Meglio una ruga in più sul viso, ed una di meno nell'anima!!!
RispondiEliminaTroppa pubblicità invasiva. Ogni persona dovrebbe ringraziare DIO di essere come è.
RispondiEliminaCerto, Sara, hai ragione!!! La vita è un dono prezioso, così com'è!
RispondiEliminaSi Danila, ho capito bene il tuo punto di vista, la mia risposta andava in questo senso: se io vedo il difetto (non eccessivo e non dannoso per la salute) come l'unica cosa che salta al mio occhio, vuol dire che non ho trovato niente di meglio in me, niente a livello "interiore" per cui quel difetto possa passare in secondo piano.
RispondiEliminaSe non riesco a percepire la mia "bellezza" a prescindere dall'orecchia a sventola, dalla gobbetta sul naso, dal seno piccolo....allora ho sbagliato a fare i conti con me stessa: mi vedo solo come un elemento composto di esteriorità....
e il di dentro dove lo metto? Ha un qualche valore per me? Ha una sua esistenza che va coltivata di pari passo con la cura (corretta e moderata) della persona esterna?
In questo senso la mia orecchia a sventola ringrazia di esistere e di essere pure portata con disinvoltura.
La gente di solito non la nota, salvo che io glielo dica.... eppure in estate tiro su anche i capelli!
Forse è perché, non badandoci, mi muovo come se non ci fosse, o meglio, come se fosse una parte "naturale di me"....
e vale per la gobba sul naso e per tanti altri difetti eh....
insomma, la bellezza a volte traspare all'esterno se curiamo l'interno...
La cura dell'anima è la medicina che fa rifiorire l'esterno, attraverso una luce differente che diamo al nostro io...attraverso Dio :)
Scusami se mi ero espressa male!
Ma cara, ho capito benissimo quello che intendevi dire!!! Ho voluto, col mio commento, ri-sottolineare quanto abbia più valore l'interiorità dell'individuo, meglio ancora, la sua anima, di tutto il resto! Invece questo mondo sta andando verso una superficialità spaventosa, dove l'apparire conta più dell'essere! tutto qui! So bene quanto tu non dia peso ai piccoli difetti fisici, che al volte possono essere una simpatica caratteristica della persona! C'è da preoccuparsi di quelli morali e caratteriali, piuttosto!!! Un abbraccio formato Paradiso!!!
RispondiElimina