(ma attenzione, non baciate Mary, se avete il cuore debole!)
Non potevo correre o giocare
da ragazzo.
Da uomo potevo solo sorseggiare dalla coppa,
non bere -
perché la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Ora giaccio qui
confortato da un segreto che nessuno tranne Mary conosce:
c'è un giardino di acacie,
di catalpe, e di pergole dolci di viti -
là quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary -
baciandola con l'anima sulle labbra
all'improvviso questa prese il volo.
I could not run or play
in boyhood.
In manhood I could only sip the cup,
Not drink -
For scarlet-fever left my heart diseased.
Yet I lie here
Soothed by a secret none but Mary knows:
There is a garden of acacia,
Catalpa threes, and arbors sweet with vines
There on that afternoon in June
By Mary's side -
Kissing her with my soul upon my lips
It suddently took flight.
Credo che la dolcezza di questa poesia sia speciale, con estrema delicatezza riesce a trasmettere la sofferenza di Francis, ma anche l'amore e la gioia, la felicità per le piccole cose che malgradoil corpo martoriato è ancora in grado di provare. Un'anima che nonostante i tanti NO della vita, ha ancora il coraggio di apprezzare ciò che di buono gli capita. E Mary, gentilissima Mary, dolce e premurosa, sembra un angelo, in grado di vedere oltre l'aspetto, oltre le negazioni, oltre l'apparenza, fino al fondo dell'anima.
KLIMT - IL BACIO
Nessun commento:
Posta un commento