Quanto sta accadendo in questi ultimi decenni è preoccupante. Dilaga una certa apostasia, l’uomo non vuole “dipendere” da Dio, e si allontana da Lui. Va di moda il self made man, ma non inteso come l’uomo che si è fatto da sé, costruendo il suo futuro di studio, lavorativo, e familiare, ma proprio nella concezione più intrinseca dell’espressione: l’uomo si sta convincendo che Dio non c’entra nulla con la personale esistenza. Non ha bisogno di Lui, perché si reputa autosufficiente.
Questo è un lavoro ai fianchi da parte di Satana, del mysterium iniquitatis che opera con un costante lavaggio del cervello nell’umanità, per togliere a Cristo i suoi amici, e portarli lentamente ma inesorabilmente a lui. La superbia umana a volte rasenta il ridicolo: l’uomo che prende le distanze dal Creatore, convinto che la sua nascita non dipenda da un disegno divino, ma dovuta al caso, ad una combinazione della natura che nel suo corso, ha modellato l'uomo. E invece non si accorge che questo suo pensiero non gli viene dalla sua mente, ma si è infiltrato attraverso una menzogna diabolica. Il nemico di Dio non è l’uomo - la sua natura è quella di figlio – è l’angelo ribelle, colui che non ha accettato di dover ubbidire al suo Creatore, ed è stato scacciato dal Paradiso. Orbene, ne ho sentito abbastanza di eresie, negli ultimi anni, anche da parte di molti sacerdoti, eresie che vengono da un’elaborazione personale – e forse anche da una corrente che spiffera da più parti (per favore, chiudete subito la porta!) secondo la quale gli angeli e i demoni sono allegorie per spiegare il bene e il male che albergano nella psiche umana, e che spesso sono in conflitto tra loro. Insomma, pare che, secondo un certo pensiero pseudo - teologico,se non addirittura ateo, tutto il sapere profetico contenuto nella Bibbia, sia parto di pura fantasia: in questo contesto, pare ovvio che la scienza ha dato un nome e un’origine a tutto! La psicologia ha scavato nei meandri della mente umana, rivelando i motivi di certi comportamenti, motivi che, a suo dire, nulla hanno a che fare con l’influsso dei puri spiriti, siano essi maligni che angelici.
Bene, lasciamo dire a coloro che non hanno conosciuto Cristo, quello che vogliono – rispetto pur sempre il libero arbitrio – ma noi cristiani cattolici non dobbiamo crearci una religione a nostro piacimento. Gesù Cristo, da quanto riportato nei Vangeli, ha avuto a che fare con satana proprio durante le tentazioni a cui lui stesso è stato sottoposto, ha scacciato i demoni dagli indemoniati, e i demoni, uscendo dal corpo nel quale erano entrati, hanno gridato al Signore: tu sei il Figlio di Dio. Loro, essendo stati presso il Creatore fin dall’inizio, ben sapevano chi fosse realmente Gesù e, per questa ragione, vogliono combatterlo. Non sazi – i demoni – di conquistare l’uomo mondano, hanno voluto penetrare nella Chiesa, e cercano di insidiarne le fondamenta, vuoi con calunnie che arrecano sfiducia, vuoi con comportamenti da parte del clero che non sono conformi alla volontà di Cristo. Ma ancor peggio, insinuando nella mente di alcuni sacerdoti, che Dio, bontà infinita e grandemente misericordioso, perdonerà ogni male, anzi, l’ha già perdonato con la Redenzione della Croce. Troppo comodo!!! Così si imposta una vita piena di errori, e si pensa di ottenere il Paradiso perché Dio Padre, nella sua infinita misericordia, non può aver voluto l’inferno!
Bei discorsi, certo Dio è bontà infinita, ma è anche giudice equo. E non sarebbe un giudice equo, se aprisse le porte del Paradiso anche a coloro che lo hanno rifiutato, vilipeso, bestemmiato, odiato. Gesù ha detto che siederà alla destra del Padre, per giudicare i vivi ed i morti, e il suo Regno non avrà fine. E Gesù è verità! Per me questo basta e avanza.
Stiamo facendo del Cristianesimo un compendio di tante filosofie, depennando sacramenti e comandamenti a nostro piacere, ritagliandolo a nostra immagine e somiglianza, invece che in quella di Cristo. E la Chiesa ? Quanti sostengono che credono, ma a prescindere dalla Chiesa, dal Papa, dai Vescovi e dal Clero, dalla partecipazione alla Messa domenicale e dall’accostarsi ai sacramenti? Troppi, a mio avviso! Ma non sanno che Cristo è il Capo Supremo della Chiesa, e che le due entità sono indivisibili?
Come mai tutti questi dubbi, queste discrepanze, queste defezioni riguardo la propria cristianità?
Chi credete che le abbia insinuate, se non l’antico serpente che oggi più che mai agisce nel mondo cattolico, corrompendolo? Come mai anche i cattolici si trovano d’accordo sul divorzio (ovviamente solo in gravi casi, questa la scusa per difendere il loro punto di vista), sull’aborto (se il feto è gravemente compromesso, se il bambino nascerà con gravi malformazioni….), sul matrimonio per i sacerdoti (altrimenti ne possono combinare di peggio, come azioni di pedofilia), e via di questo passo. Ho messo tra parentesi le giustificazioni più comunemente usate, ma che sono l’anticamera di una accettazione che col tempo si potrebbe ampliare e consolidare. Stiamo perdendo il senso vero della vita, non solo del nostro essere cristiani cattolici!
Stiamo andando verso un baratro senza fine, perdiamo di vista i valori più autentici che il cristianesimo ha sempre salvaguardato, che sono valori etici, validi anche per chi non è cristiano. Mi viene in mente un esempio che meglio non potrebbe calzare: quando il petrolio fuoriesce da una nave cisterna, o da una piattaforma petrolifera, la sua macchia lentamente si diffonde sulla superficie del mare, e tutto quello che tocca, annerisce e contamina, quando non muore. La Chiesa – clero e laici – deve essere nel mondo, ma non appartenere al mondo, invece pare che ora stia accadendo il contrario: la chiesa si fa contaminare dal mondo, e sempre più i meccanismi mondani intaccano pensieri ed atteggiamenti dentro la Chiesa stessa.
Satana, come una serpe velenosa, sta avvelenando l’umanità esattamente come una perdita di greggio avvelena l’acqua e le coste.
“La falsificazione della verità, che è venuta a porre la sua tenda in mezzo a noi, è dunque una delle caratteristiche salienti del tempo tra la prima e la seconda venuta del Signore. Essa avrà momenti drammatici,come quando “abominio della desolazione, di cui parlò il Profeta Daniele, starà nel luogo santo”. Essendo la distruzione di Gerusalemme anticipo della prova finale, Gesù intende metterci in guardia che, prima della sua seconda venuta, il seduttore infernale, mediante l’attività dei falsi cristi (il potere) e dei falsi profeti (le ideologie), cercherà di sviare i credenti, fino a farli apostatare dalla verità. In questa luce vanno lette le parole di Gesù, riportate dall’evangelista Luca: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?” (18,8). Non vi è dubbio che le parole di Gesù alludano a quella impostura religiosa “che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia della verità”(catechismo C.C.675).”
Ho riportato un brano tratto dal libro Profezie sull’anticristo di Padre Livio Fanzaga, sacerdote che se da un lato è guardato come un “profeta di sventure”, un pessimista che agita gli animi, dall’altro è visto come un grande ricercatore di verità, un sacerdote che interiorizza le Sacre Scritture in toto, non prendendone solo la parte che più piace e consola.
Da tempo gli uomini di chiesa, siano essi clero che laici, ammorbidiscono il Vangelo, fanno passare Gesù SOLO come il Dio misericordioso, che tutto perdona, tralasciando la parte del Vangelo dove Lui dice chiaramente che tornerà per giudicare i vivi ed i morti. Allora, cosa recitiamo il Credo a fare, durante la Celebrazione Eucaristica , se poi allontaniamo dai nostri pensieri la certezza di essere giudicati? Stiamo impastando la buona farina di grano (la verità di Cristo) con la gramigna che, pur essendo una pianta appartenente alle graminacee e avente proprietà medicinali, nulla ha a che vedere con il buon grano per cuocere il pane. (provate a mescolare la gramigna nel pane, e dovrete correre in bagno con forti mal di pancia!!!). Il male peggiore è proprio quello che si infiltra gradatamente nel pensiero dell’uomo, fino a convincerlo che ciò che pensa sia giusto.
Se vogliamo davvero seguire Cristo, dobbiamo grattar via tutte le scorie del pensiero mondano, oggi più che mai lontano dalla fede e da Dio.
Non mi sono messa sul pulpito per sparare sentenze a coloro che mi leggono, sono semplici riflessioni che sto facendo, analizzando prima di tutto me stessa, nel mio rapporto con la fede cattolica, e con il grado di amore che porto a Dio. Sempre pochino, rispetto all’immenso Amore che Lui ha per me e per ognuno di noi!
Che il Natale di Gesù riaccenda in noi il vero senso dell’Incarnazione, della venuta sulla Terra di un Dio che ci ama!
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