Torno un poco sul discorso della laicità dilagante, della cristianizzazione che sta avvenendo in Europa, luogo e culla della civiltà cristiana. E ne osservo i danni. Matrimoni che non durano più, divisioni dove più di tutti sono i figli a soffrirne. Ma anche convivenze dove non è presa in considerazione l’eventualità di un’unione sancita dal matrimonio. Non dico tanto quello religioso, ma neppure quello civile. Questa instabilità delle coppie, questa mancanza di serietà nell’affrontare la formazione di una famiglia, fa perdere il senso di molte cose.
Penso sia necessario soffermarsi sul significato più intrinseco della famiglia, di cosa può davvero significare per noi, non dimenticando che la famiglia è l'insostituibile cellula della società.
Se una coppia sposata entra in crisi, deve prima cercare di recuperare la propria storia: perché ci siamo sposati? Quale è stata la ragione di tale scelta? Solo un’attrazione epidermica, o un amore profondo che ha portato alla decisione di condividere le proprie esistenze? E se c’era questo amore, perché ora ha perso la sua forza? E se da questa unione sono nati figli voluti, desiderati, perché ora non si pensa al loro bene, mettendo davanti il proprio egoismo? Ma soprattutto, perché non si può recuperare ciò che pareva perso, e ricostruire di nuovo un’unione forte e consapevole?
Penso che l’umanità si possa dividere in due categorie: coloro che vogliono amare, e coloro che lo rifiutano e scambiano per amore ciò che è semplicemente egoismo.
Per quale motivo si uccide la propria compagna e magari i figli nati da questa unione, quando la coppia scoppia? “Mi ha lasciato, non la posso perdonare, l’amo ancora e lei non mi ama più, così non l’avrà nessun altro”. Una pazzia dovuta alla mancanza di amore: se lei ti ha lasciato, tu non hai fatto nulla perché non accadesse? E se l’ami ancora tanto, perché l’hai uccisa? Per amore, dovresti esser capace anche di rinunciare, se non sai riconquistare! E i figli che colpa ne hanno se questo matrimonio è finito? Per colpire lei, hai colpito anche loro, Erode, facendo strage di innocenti!
Ovvio che se le fondamenta della famiglia crollano, anche tutta la società ne risente.
Se manca l’amore, quello che perdona, comprende, attende, pazienta, sopporta, dilaga l’indifferenza, se non l’esatto opposto dell’amore, che è odio. Ora sappiamo tutti che l’Amore viene da Dio e l’odio dal suo avversario. E la società si è fatta plagiare da quello che potrebbe passare per modernità ma che altro non è che distruzione.
“La Madonna ha davanti agli occhi la svolta epocale che l’umanità sta compiendo, rifiutando la salvezza che viene da Gesù Cristo e illudendosi di salvarsi da sola con i suoi propri mezzi. Le forze anticristiche dilagano nel mondo contemporaneo, proponendo un’autosalvezza – sotto la forma di un’impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi al prezzo dell’apostasia dalla verità” (Catechismo C.C. 675). Benedetto XVI non esita al riguardo a mettere il dito sulla piaga, affermando che l’uomo moderno pretende di essere dio al posto di Dio. “la massima impostura religiosa – continua il nuovo Catechismo – è quella dell’anticristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica sé stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne”.
Il rifiuto di Cristo, iniziato in Occidente durante il XVII secolo, che ha alimentato una serie impressionante di correnti anticristiane, si va così risolvendo nell’impostura anticristica per eccellenza. Essa consiste nella volontà orgogliosa dell’uomo, di fare a meno di Dio, anzi di essere dio al posto di Dio, in modo tale da essere l’unico padrone del mondo. Questa perversione di carattere spirituale sta portando l’umanità sull’orlo della catastrofe, in quanto è satana e non l’uomo il principe di un mondo incredulo e ribelle.”
Sono le parole di chiusura del libro di Padre Livio Fanzaga titolato “ Profezie sull’anticristo” e queste profezie si stanno drammaticamente verificando: il disfacimento delle famiglie, il disprezzo della vita nelle varie forme in cui si manifesta: aborti, eutanasie, manipolazioni genetiche, omicidi efferati, infanticidi, stupri e violenze inaudite, guerre, genocidi, popolazioni portate alla fame perché il bene mio viene prima del bene tuo. L’elenco potrebbe allungarsi, ma mi fermo qui. Ho puntato sulla famiglia, perché se si recupera il vero senso della stessa, poco alla volta si mettono a posto tutte le tessere del mosaico della nostra civiltà che – a mio avviso – tanto civile non è, viste le manifestazioni che tutto dimostrano meno che un buon grado di civiltà. Ci stiamo sgretolando perché manca il mastice che tiene unite le persone tra loro: l’Amore!! E l’amore manca perché non è alimentato dalla Parola del Figlio, Voce del Padre! Riconvertiamoci, e il nostro pianeta, con i suoi abitanti, riprenderà a splendere della Luce di quel Dio d’Amore che ci ha voluti per poterci amare, e che noi stiamo rifiutando non per nostra scelta, ma per opera del diffusore di menzogne, che è il nemico giurato del nostro Creatore e Salvatore!
Preghiamo la Vergine , Madre di Dio e Madre nostra, affinché ci aiuti a recuperare il nostro rapporto col Figlio e col Padre, e preghiamo per quelli che hanno preso le distanze dal Padre, affinché si riavvicinino a Lui, sempre disposto ad accogliere tutti noi, come ha accolto il figlio ribelle. Se ascoltate le parole del canto “Il figliol prodigo” che ho precedentemente pubblicato, capirete quanto è grande l’Amore di Dio!!! E quanto la Sacra Famiglia sia l'esempio più forte cui appellarsi.
"Se una coppia sposata entra in crisi, deve prima cercare di recuperare la propria storia"
RispondiEliminaMi è piaciuto molto questo passaggio, ed è un concetto che esprime una grande verità, che si nota specialmente quando una coppia in crisi comincia a riavvicinarsi: allora vedi che l'uomo e la donna si "riscoprono", si innamorano di nuovo, recuperano, appunto, la loro storia.
Quindi è vero ed è possibile farlo, anche se ci vuole pure coraggio, perché a volte nelle famiglie che scoppiano prevalgono il nervosismo, la tensione, il vedere solo il difetto dell'altro.
Non si fa quasi niente per rendersi amabili e quindi per riconquistare il coniuge....e tante volte non si prega, pensando che la preghiera non possa fare niente!
Un caro abbraccio!
Cara Maria, in un mondo dove tutto è usa e getta, dove dilaga il consumismo sfrenato (malgrado la crisi economica!) non esiste più nulla che debba durare "per sempre", mentre il matrimonio dura "fin che morte non ci separi". Ora, se si parte dal presupposto che il matrimonio sia per sempre, si fa di tutto per mantenerlo saldo, ma se si parte dal ragionamento: "alla prima che mi fai, ti licenzio e sono guai", si butta alle ortiche la base della società, base che dovrebbe essere costruita sull'amore per il coniuge e per i figli. Si vive velocemente, si ragiona velocemente, si prendono decisioni senza soppesarle, e si finisce col rendere infelici le creature che ci sono vicine ed essere la causa prima della nostra propria infelicità.
RispondiEliminaun abbraccio!