Ma stiamo davvero esagerando!! Una produzione di sedie ha preso il nome dai 7 peccati capitali!! E gli stessi vengono trattati, attualmente, come fossero semplici debolezze umane.
L'ultima l'ho appresa ieri: su un depliant informativo distribuito in farmacia, tra un nutrito elenco di prodotti farmaceutici da mettere in valigia, prima di partire per un viaggio, considerati di estrema utilità in caso di emergenze, veniva elencato anche il condom. O bella!! In un primo tempo mi sono immaginata la situazione: un uomo incontra una donna disinibita e perde l'occasione perché si era dimenticato di mettere in valigia, oltre allo spazzolino da denti e l'aspirina per il mal di testa, anche quella roba lì! Mi sono fatta un mare di risate! Però subito cessate non appena ho realizzato che ormai avere rapporti sessuali occasionali è diventato un modus vivendi. E' entrato talmente nella mentalità corrente, che anche il farmacista si sente in dovere di ricordare ai clienti di non dimenticarne l'acquisto, infatti nella farmacia si trovano espositori che contengono quei protettivi in lattice(trattare di cosa proteggono richiederebbe un lungo discorso che non intendo sviluppare in questa sede)di ogni tipo. E immagino il dialogo anche nelle tabaccherie! "Buongiorno, mi dia un pacchetto di Malboro e uno di xy"". A questo punto penso che un negozio, per fare affari, dovrebbe esporre tutti i prodotti relativi ai sette peccati capitali: dolciumi, sigarette, preservativi e poi, cosa potrebbe andar bene per alimentare l'ira, l'accidia, la superbia e l'avarizia? Tanto , tutto è lecito, per chi non segue gli insegnamenti evangelici!
E chi è convinto di essere un credente maturo nella fede, è sicuro di non essere incappato in questi tranelli?
Molti dicono: a volte riesce difficile dire di no davanti ad una forte tentazione! Una bella fetta di torta alla panna per un diabetico è estremamente dannosa, ma qualche volta se la pappa, tanto poi prenderà la pilloletta che rimette tutto a posto!! E per gli altri peccati? Ma che problema c'è? Mi confesso e finisce che torno più bianco della neve, candido come un giglio!! E la prossima volta commetto una qualsiasi trasgressione, tanto poi c'è il confessore che mi dà l'assoluzione. Esatto! Come prendere un'alka selzer se non hai digerito! Ma le cose non vanno proprio in questo modo!
Il Catechismo della Chiesa riporta, riguardo alla Riconciliazione, quanto segue:
"Il sacramento che esprime e attua la conversione del cristiano viene designato con tre nomi, che derivano dai suoi elementi costitutivi: penitenza, confessione, riconciliazione. Occorre anzitutto la penitenza o cambiamento del cuore. Il peccatore, mosso dallo Spirito Santo, riscopre il volto santo e misericordioso del Padre, esamina sé stesso, prende coscienza dei propri peccati; ne prova dolore, li detesta; propone di non commetterli più; si impegna a cambiare radicalmente la propria vita, a riordinarla secondo il vangelo.Fare l'esame di coscienza significa valutare la propria posizione davanti a Dio, alla luce della sua parola, e riconoscere i peccati commessi in pensieri, parole,opere e omissioni, gravi o leggeri, con piena responsabilità o per fragilità.
Per approfondire l'argomento, andate a leggere La riconciliazione dal paragrafo 701 al 710.
E' importante aver compreso che il peccato, anche grave, viene perdonato, e ci si riconcilia con il Signore. Ma è altrettanto necessario comprendere che il proposito di non ricadere nello stesso errore deve essere sentito profondamente e, in caso che la tentazione ritorni a bussare alla nostra porta, la si respinga senza tentennamenti. Perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico!! Essere sinceramente pentiti è la base del ritorno al Padre, come la parabola del figliol prodigo che ne ha fatte di tutti i colori, ma alla fine ha capito che la pace l'avrebbe trovata solo tra le braccia del padre!
Si vive sereni, se non rimorde la coscienza. Una confessione sbagliata, ossia fatta senza rimorso, senza proponimento di non ricadere nella colpa, considerata alla stregua di un detersivo per bucato "se sporco la maglietta appena lavata, la ributto in lavatrice e torna pulita", non serve a nulla e non risolve niente!! Il sacerdote che non può leggere nei nostri cuori concede l'assoluzione....ma il Signore lo abbiamo preso allegramente in giro! E soprattutto, saremo capaci di perdonare a noi stessi? O ci sentiremmo come tanti giuda, falsi e traditori, da non voler guardare nello specchio il nostro stesso volto, tanto è ributtante?
In sinstesi, guardiamo ogni cosa che il mondo ci propone con ottica evangelica.. Se un certo agire non rientra nel pensiero di Dio, non va bene per noi! Ho giocato all'inizio, ridendo delle cose del mondo, perché a volte sono talmente stupide da rasentare il ridicolo, ma poi mi è venuta addosso una tale tristezza, nel rendermi sempre più conto che il mondo va alla deriva come una barca senza timone e senza vela, che ho sentito il bisogno di mettere sull'avviso i buoni cristiani, affinché non si lascino gradualmente corrompere dalle cose del mondo, che non sono le cose di Dio!!
Per vincere le tentazioni serve mettere in pratica una ferrea volontà. Come quella che permise a Vittorio Alfieri - legatosi alla sedia dello scrittoio dove studiava onde evitare distrazioni - di pronunciare la famosa frase: "volli, volli, fortissimamente volli". Ma ancor prima, santa Teresa d'Avila insegnò che per arrivare a Cristo ci vuole una "determinata determinazione"!!! Così noi ci proveremo per quanto riguarda la volontà di evitare la caduta.
Concludo con una riflessione, suggeritami da una spettacolare luna piena fotografata dalla cara Irene, che illumina il mare sottostante. Se una nube fosse transitata davanti al nostro satellite, non ne avremmo avuto visione, non quel notturno incantevole, e non avremmo potuto ammirare la luce del sole riflessa sulla luna, esattamente come un peccato, oscurando la nostra anima, impedisce di farle mettere in luce l'Amore di Dio in noi.
Per vincere le tentazioni serve mettere in pratica una ferrea volontà. Come quella che permise a Vittorio Alfieri - legatosi alla sedia dello scrittoio dove studiava onde evitare distrazioni - di pronunciare la famosa frase: "volli, volli, fortissimamente volli". Ma ancor prima, santa Teresa d'Avila insegnò che per arrivare a Cristo ci vuole una "determinata determinazione"!!! Così noi ci proveremo per quanto riguarda la volontà di evitare la caduta.
Concludo con una riflessione, suggeritami da una spettacolare luna piena fotografata dalla cara Irene, che illumina il mare sottostante. Se una nube fosse transitata davanti al nostro satellite, non ne avremmo avuto visione, non quel notturno incantevole, e non avremmo potuto ammirare la luce del sole riflessa sulla luna, esattamente come un peccato, oscurando la nostra anima, impedisce di farle mettere in luce l'Amore di Dio in noi.
Ancora un augurio di buone vacanze e mettete in valigia con lo spazzolino da denti, anche un buon libro: di preghiere, Vangelo, vita di un santo, qualsiasi lettura che vi aiuti a comunicare con il Padre e a non dar ascolto ai richiami effimeri e dannosi di una società che si dichiara libera, ma che in realtà è schiava delle cattive mode e delle fugaci passioni.(l'antica litografia sovrastante illustra in modo chiaro come le tendenze negative rendano l'uomo in schiavitù)
Carissima,
RispondiEliminasottoscrivo tutto quello che hai detto!
E' vero che la "determinata determinazione" costa sudore (molto sudore...specialmente quello "psicologico"), ma che bello pensare alla gioia che daremo a Gesù e anche al nostro "cammino di santità", che sarà sempre in salita, verso il gradino successivo!
La santità è affascinante, proprio perché "costa" raggiungerla, ma sappiamo di non essere soli :)
Un caro abbraccio!
Il cammino verso la santità è un'affascinante sfida contro le nostre debolezze!E' un cesellare la nostra anima, per renderla meno imperfetta, plasmarla come la creta, per farne un'opera d'arte, scalfirla come si sfaccetta un diamante, per renderlo brillante!!! E' un lavoro costante, faticoso e non si ottengono risultati immediati, però ogni piccola conquista dona felicità, perché ci avvicina al Monte, che è Cristo Signore
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