AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 20 luglio 2010

IL PROFETA ELIA


Statua del Profeta Elia sul Monte Carmelo.
 profeta Elia (il cui nome significa "il mio dio è Yahweh"), della città di Tishbà nel paese di Galaad e perciò detto anche il Tishbita, è una delle figure più rilevanti dell'Antico Testamento; le sue gesta sono narrate nei due "libri dei Re" della Bibbia.

Elia nel cristianesimo 

Punto d'importante indagine e riflessioni teologiche, nel Cristianesimo, è la particolare esperienza vissuta da Elia sull'Oreb.
Secondo la religione cristiana, la profezia di Malachia si è adempiuta in Giovanni il Battista. Inoltre Elia apparve con Mosè durante la trasfigurazione di Gesù a rappresentare la continuità di Cristo con i patriarchi (Mosè) ed i profeti (Elia, appunto).

Secondo i Vangeli, alcuni pensavano che Gesù fosse Elia ritornato (anche Gesù chiede agli apostoli: «La gente chi crede che io sia?» «La gente dice che tu sei Elia») o che lo chiamasse sulla Croce (mentre Egli, invece, invoca Dio: equivoco derivante dall'etimologia del nome stesso di Elia, che in ebraico significa "Yavhè è il mio unico Signore").
Nella tradizione cattolica è il modello dei contemplativi e dei monaci. L'ordine del Carmelo, sorto nei luoghi in cui Elia visse e svolse la sua missione, lo considera proprio padre e ispiratore.
Elia è il protettore contro i fulmini e i temporali, poiché nella Bibbia si dice di lui che era in grado di far discendere "il fuoco dal cielo". Inoltre, proprio per essere stato assunto in Cielo, è patrono degli aviatori.
È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che lo ricorda il 20 luglio.

 Secondo quanto si legge nei Libri dei Re, Elia fu un grande Profeta, Egli svolse la propria missione sotto il re Acab. Risuscitò il figlio della vedova di Sarepta che lo ospitava durante una carestia; ultimo fedele al Dio di Abramo, sfidò e vinse i profeti del dio Baal sul monte Carmelo: qui, dopo che essi furono svenuti, dimostrò la potenza di Dio accendendo, con la preghiera, una pira di legna verde e bagnata. Dopodiché, presso il torrente Kison, scannò tutti i 450 sacerdoti di Baal. Fuggì sul Monte Oreb, presso il quale gli porgeva cibo un angelo, e dove parlò con Dio. Chiamò Eliseo a seguirlo ed a essere il suo successore. Infine venne rapito in cielo con «un carro di fuoco e cavalli di fuoco»
Questa, in sintesi, la figura del Profeta Elia. Ma per noi Carmelitani il Profeta ha una grande valenza
Seguendo la tradizione, i primi eremiti Carmelitani, che nel secolo XII iniziarono la vita monastica sul monte Carmelo "presso la fonte di Elia", ad onore di Maria, si rivolsero ed ispirarono a questo Profeta, assumendolo come esempio della propria vita, imparando a sentire la voce di Dio nel silenzio e nell'imprevedibile per formare la mente e il cuore affinché il modo di vivere ed operare sia profetico e fedele secondo l'esempio del profeta Elia insieme alla Madre di Dio.

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