Questa volta mi prendo un po' di spazio anch'io, perché Aprile mi ha fatto un paio di regali che vorrei condividere con voi. Si tratta di due premiazioni per la mia vena poetica, per due mie composizioni che hanno ottenuto buoni risultati.
Parto dal primo. La Pro Loco di Limbiate ha indetto per la prima volta un concorso letterario titolato LA GIRANDOLA DELLE PAROLE. La premiazione è avvenuta nella sala Consiliare di Villa Mella, a Limbiate. Ho partecipato con una poesia dedicata al Poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo, in occasione del 50° dalla sua scomparsa. Era presente, quale Presidente Onorario, il figlio Alessandro, attore e regista. Presenti anche il Sindaco di Limbiate Antonio Romeo e il Vice Presidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala. Un evento in grande, non c'è che dire!
Qui alcune foto della serata:
Il Vice Presidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala al microfono, e gli è accanto, seduto, il Sindaco di Limbiate Antonio Romeo.
Danila Oppio, ovvero io insieme al Cavaliere della Repubblica, nonché scrittore e poeta Dott. Tommaso Mondelli, che in questo giorno ha ricevuto il Premio Città di Limbiate dalle mani del Sindaco e in contemporanea ha festeggiato il suoi primi cento anni. Si, nato nel 1919 ha compiuto un secolo di vita e non lo dimostra.
Il momento in cui ricevo il premio dal Presidente Esecutivo Rita Iacomino, che lo scorso mese di maggio ha presentato il mio libro Oneirikos presso il salone dell'Oratorio della Parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù a Legnano.
Ho molto gradito l'applauso del pubblico e in particolare quello del Sindaco.
Tommaso Mondelli riceve la Targa Città di Limbiate dal Sindaco Antonio Romeo.
Alessandro Quasimodo e Rita Iacomino Presidenti del Premio
Per chi sfuggisse chi fosse il padre di Alessandro, Salvatore Quasimodo, vorrei ricordare la sua più famosa poesia: ED E' SUBITO SERA
"Ognuno è solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole, ed è subito sera".
Poiché la mia poesia era dedicata proprio a Quasimodo, vorrei farvela conoscere
SONETTI APPESI
(a 50 anni dalla scomparsa di Salvatore
Quasimodo)
Carezzati dai raggi di sole,
intrecci e sequenze di parole.
Sonetti appesi a fili d’argento
mossi da lieve soffio di vento.
Niente che turbi l’anima quieta
solo pensieri che il cuore allieta.
Il sole sorge e tardi tramonta
intanto calma la notte affonda.
Quel che un tempo mi fece paura
apprendo che
dolore non dura
per lungo tempo: svanisce e sfuma
tale l’onda sul mare che schiuma.
E se posso cercare una rima
non scordando la metrica prima
in quartine poetar mi conviene
ché a poesia la vena appartiene.
Son ora in auge liberi versi
alcuni poeti ne sono avversi
pochi ora bramano rime e catene
quasi mutate in essenze aliene.
Caduta in pieno romanticismo
con un pizzico d’anacronismo,
spero che Quasimodo ascolterà
e dal poetico
Ciel sorriderà.
Questa mia composizione poetica è entrata a far parte di un'antologia sulla quale Alessandro Quasimodo e Rita Iacomino hanno lasciato una loro dedica, per me molto preziosa.
Non avendo potuto recarmi di persona a ritirare il premio, mi è stato spedito dalla Preside Prof.ssa Carla Maffini.
Ho partecipato con questa composizione poetica, scritta in perfetti endecasillabi.
A
chi affidare i ricordi?
Non affidare mai i tuoi
bei ricordi
a un angelo custode ormai
sfinito.
Consegnali ad allegri
cherubini
e per l’eternità sapranno
bene
nell’infinito Amore
custodirli.
Oppure affidali all’ala
del vento
che, svelta, li dissemini
nel tempo
come fili d’argento
dondolanti
sui rami verdi d’un antico
abete.
Non affidare mai i tuoi
bei ricordi
a chi non sia capace di
curarli:
a chi distrattamente può
ignorarli
serrandoli in un logoro
baule
l’arrugginita chiave può
scordare.
Affida il tuo ricordo al
fiume in piena
nel suo lento percorso
verso il mare
lo condurrà sulla
schiumante onda
dove risplenderà come un
diamante.
Non affidare mai i tuoi
bei ricordi
nelle ammuffite stanze
soffittate
finiranno imbrigliati in
ragnatele
d’Aracne divenute ambite prede.
Affidali all’audacia delle
aquile
li porteranno in vetta
all’alta rupe
dove posano i nidi del
rapace,
che se li coverà fra i
suoi pulcini.
Affida il tuo ricordo ai
fili d’erba
Intrisi di rugiada
mattutina.
Affidalo alla nostra Madre
Terra
nelle sue grotte lo
difenderà
dall’esca dei fantasmi della
notte.
Grazie
Danila Oppio
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