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Da questo link potete trovare la pagina dalla quale ho ripreso l'articolo.
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Terzi, l'ingresso di Don Gennaro Brayda raccontato da un missionario di ritorno dal Giappone
A due settimane esatte dal mio rientro in Italia dal Giappone, ho vissuto una serata indimenticabile dal sapore prettamente rurale, partecipando all’insediamento di Don Gennaro come Parroco di Sant'Eugenio nella frazione I Terzi del comune di Cerveteri. Nonostante la pioggia incipiente l’atmosfera era particolarmente calorosa. La Chiesetta era già molto gremita con una produzione di chiacchiere incredibilmente abbondante. E’ bastato però che il Vescovo Gino Reali entrando andasse subito ad inginocchiarsi sul primo gradino del presbiterio perché si rinnovasse il miracolo della tempesta sul lago: si è subito fatta una grande bonaccia, avendo i fedeli rispettato in silenzio il suo raccoglimento.
Mi hanno colpito i ragazzi del catechismo seduti ai due lati dell’altare: sembravano nel loro genere dei piccoli... concelebranti! Io non mi stancavo di meditare sulle parole evangeliche al centro delle vetrate: parevano un vademecum da portare sempre con sé nella vita! Con una decina di minuti di ritardo avviene il solenne ingresso del Vescovo, accompagnato dai concelebranti.
Forse il momento di maggior emozione è stato quando il nuovo Parroco si è inginocchiato davanti al Vescovo per rinnovare la sua professione di fede e di fedeltà alla Chiesa. Da lui asperso, si è poi recato con l’aspersorio in mezzo ai fedeli, mentre la Corale in alto eseguiva dei canti popolari. Le intenzioni della preghiera dei fedeli sono state lette da alcuni bambini del catechismo e, come sempre avviene, l’emozione di trovarsi davanti al microfono ed a così tanta gente crea sempre delle incertezze e comprensibili tremolii di voce.
Avendo purtroppo il sottoscritto le orecchie soltanto per “ornamento” (sento solo da quella sinistra, per metà), mi sono perso la lettura dei verbali dal parte del Cancelliere e l’omelia del Vescovo e poi il saluto di Don Gennaro. In compenso il loro impegno oratorio è stato sostenuto dalla mia sommessa recita del rosario.
Comunque, se tra Giappone ed Italia ci sono ben diecimila chilometri di distanza, molto più abissale è stata quella dovuta all’atmosfera calorosa di tutta la funzione, cosa inimmaginabile nel compassato arcipelago dell’Estremo Oriente: al termine della Messa il Vescovo è stato letteralmente preso d’assalto dalle chierichette e dai ragazzi del catechismo: mia impressione è che il Pastore si sia trovato particolarmente a suo agio in mezzo alle giovani pecorelle! Anche il novello Parroco ha dovuto subire l’assedio di tanti parrocchiani vecchi e nuovi, che volevano personalmente salutarlo.
Prima che nel salone attiguo alla Chiesa si riversasse tutta la fiumana di gente per il rinfresco, mi sono premurato di fotografare le vivande ancora intonse per mostrare poi ai miei cristiani giapponese quello di cui sono già abbastanza convinti: che noi italiani quando ci sediamo a tavola siamo i ... padroni del mondo!
Padre Nicola Galeno, carmelitano scalzo
(25/02/2015)
"BENVENUTO TRA NOI"! RALLEGRAMENTI ANCORA Gennaro ed ancora BUON ANNO!!! Solo ora e casualmente ho trovato il tuo blog con le foto bellissime! Perchè non ci hai avvisato?! Penso che sia molto preso dal nuovo incarico, ma spero di leggerti presto. Un abbraccio.MT e R
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