Ferrara, 19 dicembre 2013 - Una statua rotta e una cassetta delle offerte forzata. E’ il bilancio del raid messo in atto da due persone all’interno della chiesa del convento dei frati carmelitani di San Girolamo (foto)di via Pergolato. Ma non solo. Oltre ai danni materiali i due hanno addirittura urinato a terra proprio all’interno della chiesa.
Un vero e proprio scempio, a una settimana esatta dal Natale. Un gesto riprovevole che ha suscitatosgomento e incredulità sia nella comunità di monaci che vive tra quelle mura che tra i fedeli della zona e non solo. L’assalto al convento si è svolto in due momenti distinti, tra la serata di martedì e la mattinata di ieri.
I due, M. B. 47 anni e M. V., entrambi già notissimi alle forze dell’ordine, hanno fatto irruzione all’interno dell’edificio, forse per raggranellare qualche moneta. Visibilmente ubriachi, nel corso del raid hanno perso il controllo e hanno spezzato un braccio alla statua di un angelo. I due hanno inoltre cercato di forzare la cassetta delle offerte di un porta candele, senza però riuscirci. Non trovando nulla da portare via, se ne sono andati non prima, però, di aver fatto pipì sul pavimento. Ma il flop della sera prima non li ha fatti desistere. Il giorno dopo infatti, la scena di è ripetuta.
Nella mattinata di ieri la coppia si è presentata di nuovo in chiesa. Stavolta è andata direttamente da un religioso a chiedere dei soldi. Questo ha rifiutato e li ha allontanati. Subito dopo ha chiamato i carabinieri per denunciare i danneggiamenti subiti. Sul posto è arrivata una pattuglia di militari del Radiomobile. Dopo aver appurato quello che era accaduto all’interno del luogo di culto, i militari si sono fatti descrivere i due individui in questione. E in base alle descrizioni fornite dal frate non ci hanno messo molto a capire di chi si trattasse. Le ricerche sono partite immediatamente e non è passato molto tempo prima che la coppia di vandali venisse ritrovata. I due sono infatti stati sorpresi poco dopo dagli agenti della Digos che li hanno fermati e denunciati. Ora dovranno rispondere di danneggiamento aggravato e atti osceni in luogo pubblico.
Federico Malavasi
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