A volte noi critichiamo la mancanza di fiducia negli altri.
Non siamo in grado di capire le circostanze in cui questa fede si è persa, né cerchiamo di alleviare la miseria del nostro fratello - e questo provoca ribellione e l'incredulità nel potere divino.
Nel 19 ° secolo, era comune l'uso del lavoro minorile nei lavori pesanti, e un pomeriggio Owen si è fermato a una miniera di carbone dove un denutrito ragazzo di dodici anni, si trascinava dietro un pesante sacco di mattoni.
'Sono qui per aiutarti a parlare con Dio", ha detto Owen.'Grazie mille, ma io non lo conosco. Deve lavorare in un'altra miniera ', rispose il ragazzo.
Come è possibile aspettarci da un bambino in quelle condizioni che possa credere in Dio?
Cerchiamo di capire che non siamo soli quando si vuole che la giustizia divina si manifesti su questa Terra. Nel Medioevo le cattedrali gotiche sono state costruite da più generazioni. Questo impegno prolungato aiutava i partecipanti a organizzare i loro pensieri, a ringraziare e sognare.
Il desiderio di costruire un mondo migliore rimane nel nostro cuore. Stiamo costruendo le cattedrali di domani. Andiamo ad incontrare le persone giuste e facciamole insieme!
APPELLO-PETIZIONE AL PAPA
RispondiEliminaPER LA VERITA' SU EMANUELA ORLANDI
Per aderire all'appello, il cui primo firmatario è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, basta inviare una mail all'indirizzo: petizione.emanuela@libero.it
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precisando: “Aderisco alla petizione a papa Benedetto XVI per la verità su Emanuela Orlandi”
e specificando: NOME E COGNOME, INDIRIZZO E CITTA' DI RESIDENZA, NUMERO DI TELEFONO, PROFESSIONE ED EVENTUALE COMMENTO
APPELLO A PAPA BENEDETTO XVI
per la VERITA’ su EMANUELA ORLANDI
Santità,
mi rivolgo a Lei nella sua duplice veste di capo di Stato e di rappresentante di Cristo in terra per chiederLe di porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma il 22 giugno 1983. Il sequestro di una ragazzina è offesa gravissima ai valori religiosi e della convivenza civile: a Emanuela è stata fatta l’ingiustizia più grande, le è stata negata la possibilità di scegliere della propria vita. Confido in un Suo forte e ispirato intervento perché, dopo 28 anni, gli organi preposti all’accertamento della verità (interni ed esterni allo Stato Vaticano) mettano in atto ogni azione e deliberazione utili a fare chiarezza sull’accaduto. Un gesto così cristiano non farebbe che dare luce al Suo altissimo magistero, liberando la famiglia di Emanuela e i tanti che le hanno voluto bene dalla straziante condanna a un’attesa perenne.
https://www.facebook.com/groups/233131686753398/
Ho provveduto a mandare la mia adesione alla petizione per l'appello al Papa. Di casi come quello di Emanuela ce ne sono fin troppi: il rispetto per la vita di ogni essere umano è fondamentale. Ho seguito la vicenda di Emanuela fin dall'inizio e ne ho sofferto.
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