Molte persone ci chiedono cosa è successo in questi cinque anni, del nostro caro e piccolo africano camerunese.
Noi rispondiamo che questo piccolo e giovane carmelitano sta lavorando con molta solerzia.
Noi e tutti quanti l’hanno conosciuto, rimangono stupefatti ed alcune volte increduli.
Chi pensava che tutto quel trambusto portava a tanto, chi pensava che quel piccolo frate carmelitano avrebbe veramente mantenuto le sue promesse: “ Farò piovere sul Carmelo una pioggia di vocazioni e mi adopererò affinché si arrivi ad una vera santificazione dei sacerdoti”?
Ebbene lui è andato oltre, ha aggiunto una cosa che al momento dei fatti non ci aveva detto.
Stanno arrivando tante richieste di grazie per guarigioni, tante richieste di aiuto per avere un sostegno spirituale in momenti difficili.
Chi può dimenticare quel bambino che non ha avuto la grazia di salvare la sua giovane vita terrena, ma è salito in cielo con l’immagine di Jean Thierry stretta nella sua manina?
Chi può dimenticare quella giovane donna italiana che, vivendo insieme ad un personaggio brutale islamico ( non so fino a che punto ), abbia deciso di troncare tutto e dopo che i genitori sono tornati a casa dopo aver recitato il Santo Rosario del nostro Jean Thierry, abbia comunicato loro che finalmente era tutto finito?
Quella mamma che si rivolge a noi per l’aiuto spirituale, essendo suo figlio appena stato arrestato.
Quei genitori che chiedono aiuto e sostegno per loro e per la loro figlia Valentina morta in un incidente stradale.
Io vivendo queste cose nella concentrazione spirituale delle persone durante la recita del Santo Rosario , capisco che sono entrato in un mondo per certi versi sconosciuto, non potevo pensare che prestare l’assistenza a quel povero ragazzo dell’età del mio secondo figlio Patrizio, in realtà stavo aiutando Gesù,”Ogni volta che farete questo, l’avrete fatto a me “.
A pensare questo, mi vengono ancora. i brividi, come è potuto accadere che questo poteva succedere proprio a me ed a mia moglie Anna?
Nella nostra ignoranza siamo rimasti fedeli alla promessa fatta a suo tempo a sua madre Marie Therese, siamo rimasti i genitori putativi di Jean Thierry fino in fondo.
Con l’aiuto di molti Monasteri e di molti Padri del Carmelo, in particolare Padre Gabriele, abbiamo divulgato il nome di Jean Thierry in tutto il mondo, con migliaia di depliant sulla sua biografia, migliaia di immagini con la preghiera, DVD in italiano, francese ed a giorni anche in spagnolo per la Spagna e l’America Latina, una continua richiesta di materiale informativo su questo ragazzo che ha sempre creduto di diventare Gesù, nella vita come nella sua passione in un letto dell’ospedale di Legnano.
Dopo i cinque anni di silenzio, abbiamo formato un gruppo di preghiera, con l’intento di rivivere quei piccoli e grandi particolari che Thierry sapeva cogliere nei suoi Rosari quotidiani.
Non ci interessa di risolvere i problemi del mondo, non sono stati creati da Dio ma dall’uomo, vogliamo invece rendere grazie a Dio per quello che ci comunica ogni giorno, con la lettura della Sua Parola e l’ascolto dei suoi Ministri.
Lungo il nostro cammino abbiamo trovato persone che, anche se arrivano da paesi lontani, hanno una grande fede che dovrebbe farci riflettere.
Il 14 maggio 2011 il Capitolo Provinciale Lombardo dei padri Carmelitani, ha accolto la richiesta di Cardinali , Vescovi, Prelati e Laici di tutto il mondo, di dare inizio alla causa di Beatificazione ed eventuale Canonizzazione di Fra’ Jean Thierry Ebogo di Gesù Bambino e della Passione.
Nel mese di Settembre il Definitorio Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi a Roma ha dato il consenso favorevole per l’apertura Ufficiale della Causa, a breve verrà nominato il Vice Postulatore.
Noi come gruppo di preghiera abbiamo chiesto al Parroco di intensificare le nostre suppliche, quindi ora due volte al mese : il 5 ed il 15 di ogni mese reciteremo il Santo Rosario con la meditazione degli scritti lasciati da Jean Thierry .
Pensiamo che più di prima abbiamo bisogno di pregare, pregare, pregare.
Anna e Luigi Vigna
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