GIOVANNI DELLA CROCE 179
Giovanni, che dell'anima cantasti
l'avventuroso idillio col Signore,
la fanciullezza tua fu costellata
da tanta povertà e puro amore...
*
Per aiutar la coraggiosa madre
tutto tu provi. E tenera la mano
su quei piagati corpi sai posare...!
Angelo di bontà sembri ai malati!
*
Umile chierichetto impari a stare
con adorante sguardo sull'Altare...
Parte di là la lucida scintilla,
che vocazione accende nel tuo cuore!
*
Ed a Medina l'abito ricevi
dell'Ordin del Carmelo. E la tua viva
intelligenza apprende quel sapere,
che rigoglioso scorre a Salamanca.
*
Eppure la tua anima, assetata
di cristallino Amore, cerca ansiosa...
L'occhio risolutore di Teresa
ti dona la certezza che tu brami!
*
Ora la scelta è fatta e della Croce
Giovanni tu divieni! Là a Duruelo
fra tanta povertà nasce il Carmelo
maschile teresiano. E tu sei faro!
*
Le vocazioni accorron. La tua mano
sa con sapiente tocco temperare
quegli sfrenati zeli...E tuttavia
sempre tu sei severo con te stesso!
*
Quando Teresa vuole per le figlie
sue una direzione illuminata,
cade su te la scelta. E con paterna
ed umil dedizione l'opra svolgi.
*
Inopinata giunge la tempesta.
La conventual prigione di Toledo
Lascia un profondo solco nel tuo spirto,
che libero si volge verso l'alto...
*
D'ogni terrena cosa distaccato,
scopri l'Amor supremo che trasforma
l'umile creatura nell'Amato...
E spirituale un Cantico zampilla!
*
E nella Notte oscura, sol guidato
da quella Fiamma viva che ti strugge,
l'ardimentosa fuga sai tentare...
E delle consorelle il cor esulta!
*
L'anima, che desia avventurarsi
sul periglioso mar dell'orazione,
é titubante... Chiede al Padre i lumi,
che sì copiosi il cuore suo rinserra.
*
Nascon così quell'opere infuocate
d'Amore, che dell'anima il cammino
illustrano...Soltanto chi contempla
sì da vicino il Cristo ha competenza!
*
Tu, che qual premio chiedi di soffrire
e d'esser disprezzato per il Cristo,
senti pesante abbattersi la Croce,
che un giorno sì dal vivo hai disegnato...
*
Davvero nulla sa chi per il Cristo
non sa soffrire! E il corpo tuo piagato
diventa un olocausto profumato...
Ormai l'Amore ha tutto consumato!
*
La campanella chiama a mattutino
i confratelli...E il volto tuo diviene
ora radioso! Gli occhi tuoi contemplan
il Cristo ed i suoi Angeli nel Cielo!
(Tokyo 25/9/1993), Padre Nicola Galeno
Belle
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