Ciclo sulla Commemorazione
funebre di P. Bernardo Zoni (Parma 20-5-2017)
L’ANNUNCIO
SULLA GAZZETTA DI PARMA
L’IMMAGINETTA
RICORDO IN ITALIANO
L’IMMAGINETTA
RICORDO IN GIAPPONESE
L’IMMAGINETTA
RICORDO IN GIAPPONESE
IL
RINGRAZIAMENTO AI PARTECIPANTI
A VEGLIA
FUNEBRE E FUNERALE
La Pace del
Signore
Oggi,
giorno commemorativo del ritorno al Cielo di Padre Bernardo Zoni, ringraziamo
di tutto cuore per la vostra partecipazione al nostro raduno di preghiera,
nonostante le vostre tante occupazioni. Il Padre, nei suoi 91anni di vita, ha
realizzato in pienezza la sua vocazione di Sacerdote Carmelitano offrendosi a
Dio nel generoso servizio dei fratelli. E questo in pienezza di donazione
continua, grazie alla divina assistenza implorata dalle vostre continue
preghiere per Lui. Come suoi confratelli nel Carmelo, non abbiamo sufficienti
parole di ringraziamento per il vostro cortese e amichevole rapporto con il
caro Padre durante tutta la sua vita terrena. Con riconoscenti preghiere.
2017, 20 Aprile:Veglia funebre - 21
Aprile: Funerale con Santa Messa
La Comunità Carmelitana - Oose Takashi,
Delegato Generale
(Traduzione
italiana di P. Carmelo Stucchi)
PADRE
BERNARDO RACCONTA SE STESSO
(da
foglietti inediti lasciati alla sorella Carmen)
Date
17 dicembre
1925 nasce a Ramoscello di Sorbolo (Parma) secondo di cinque fratelli.
1932-1937
scuole elementari a San Leonardo – Vicopò e Pietro Giordani
1937-1939
Garzone lattoniere presso Luigi Donelli (Borgo Antini)
1940 lavora
nell’azienda comunale del gas
Ottobre
1940-1944 Ginnasio nel piccolo Seminario dei P.P. Carmelitani a Monza
1949 esame
di maturità classica a Milano
1949-1953
studi di Teologia a Milano
29 giugno
1952 Ordinazione Sacerdotale a Milano dal Card. Schuster
Luglio 1952
prima Messa a San Benedetto, all’Oratorio dei Rossi e Vicopò.
Giugno 1953
udienza dal Santo Padre Pio XII
17 luglio
1953 Partenza da Marsiglia per il Giappone insieme ad altri confratelli
19 agosto
arrivo a Yokohama
1953-1956
studio della lingua giapponese
1956-1962
perfezionamento della lingua giapponese (lettura e scrittura).
Nel
frattempo è professore privato di lingua italiana, insegna catechismo ai catecumeni
e primi Battesimi; economo e procuratore del Convento.
1962
superiore nella seconda casa: nuovo convento e casa di esercizi spirituali ad
Uji (Kyoto).
1963 primo
ritorno in Italia via mare; giornate missionarie nei vari conventi.
Da luglio a
ottobre è in Irlanda per imparare l’inglese.
30 novembre
ritorno in Giappone via mare: arrivo il 14 gennaio 1964.
1964-1968
Superiore nel convento di Tokyo (convento, studentato, casa di esercizi, Chiesa
parrocchiale).
1968-1972
Superiore nel nuovo convento, Noviziato, e casa di esercizi ad Uji (Kyoto).
1972-1975
Delegato Provinciale per i conventi in Giappone
1975-1978
parroco della Chiesa di Tokyo (circa 1.000 fedeli battezzati dai nostri Padri)
Scuola
domenicale con 100 ragazzi
Per oltre
20 anni nella casa di esercizi spirituali di Oita
Ritorno a
Kyoto e Tokyo, dove rimane fino alla scomparsa.
Le sue note
Dai 7 ai 14 anni
frequento l’oratorio di San Benedetto
Già desideravo farmi
Sacerdote e missionario.
Dal 1940 al 1953 - Il
Carmelo non è un Ordine religioso prettamente missionario, per cui sempre mi
dicevo: “ Come farò a diventare
missionario?”
Nel 1952, quando sono ordinato Sacerdote, viene chiesto al
mio Superiore Provinciale di portare la vita religiosa in Giappone: fondare un
Convento, interessarsi alle vocazioni religiose indigene e lavorare per i
catecumeni. Io mi prenoto tra i candidati. Viene stabilita la partenza per il
luglio 1953.
Proprio nel giugno
1953 finisco il corso teologico e sono a disposizione!
Mi è venuta l’idea che
tale Missione sia stata proprio voluta come risposta alle mie preghiere! Inoltre
la prima Messa in Giappone è proprio il 20 agosto, festa del mio onomastico,
San Bernardo!
Per le vocazioni
religiose giapponesi: siamo arrivati a dieci Sacerdoti Carmelitani, 5 religiosi
e Seminaristi.
Conversioni e Battesimi: la nostra comunità di Tokyo arrivò a circa 1000 nuovi
cristiani. Inizia così una bella Comunità.
Difficoltà?
Certamente la lingua con i suoi innumerevoli ideogrammi
dalle numerose letture e interpretazioni diverse e i due alfabeti. La mentalità
quasi opposta alla nostra in tantissime cose. Clima molto umido in estate, ma
in genere bello in inverno.
Consolazione?
Vedere i nuovi
cristiani felici: si vede la forza rinnovatrice della Buona Novella in loro.
Noi abituati al
vangelo non lo capiamo più e non ne sentiamo più la gioia!
Sembra di vedere i
primi cristiani (Atti degli Apostoli)
Bontà e gentilezza
umana dei giapponesi.
LA CHIESETTA
DI BOGOLESE DOVE P. BERNARDO VENNE BATTEZZATO
LA NOTIZIA
DELL’ORDINAZIONE SACERDOTALE
SUL
BOLLETTINO PARROCCHIALE DEI SALESIANI
DA SINISTRA:
DON RENATO, P. NICOLA E P. CARMELO
UNO SCORCIO
DI PARENTI ED AMICI
P. NICOLA
ALL’OMELIA
(...) Ed a questo punto, caro Bernardo, lascia che io
applichi a te quanto, mentre tu avevi ancora 10 anni, diceva in predica nel
1935 Don Giuseppe Mazzanti, fondatore delle Piccole Suore di S. Teresa di
Imola. Tu sei stato un grande navigatore, avendo fatto parecchie volte il
tragitto Mediterraneo-Oceano indiano- Oceano Pacifico e viceversa. “Per il navigante che ha attraversato gli
oceani in burrasca è forse spaventoso entrare nelle acque placide del porto?” –
Tu
sei stato un soldato in trincea, perché quei primi anni in Giappone li
spendesti rintanato in cella per ficcare nella testa quelle migliaia di
ideogrammi cinesi renitenti ad entrare nella “zucca zoniana”.
“Per il soldato vissuto mesi e mesi nel fango di una trincea tra
l’ululo dei proiettili e lo scoppio orribile delle granata è forse spaventoso
il giorno in cui potrà ritornare a suo paesello, nella sua casa, rivedere il
padre che l’aspetta sulla soglia, con le braccia aperte per stringerlo al suo
cuore? Così è la morte per i veri cristiani. Dietro la morte c’è la vita; c’è
il Paradiso. C’è Gesù risorto, là, ad aspettarci”.
Ti
ho detto tutto o quasi tutto, caro Bernardo. Sayounara! さようなら!
IL RICORDO
DA PARTE DI P. CARMELO
IL RICORDO
DA PARTE DI DON RENATO
IL RICORDO
DA PARTE DI PAOLA BONCRISTIANO
Mio marito ed io abbiamo conosciuto Padre Bernardo nei primi
mesi del 2009. Il nostro amico Takumi aveva da poco appreso di essere ammalato
di cancro e di avere sei mesi da vivere. Chi era Takumi: lo avevamo conosciuto
quando vivevamo a Roma agli inizi degli anni ’80, dove era venuto per studiare
canto. Diventammo amici; la sua fu un’amicizia fedele e riservata, come sa
offrire un giapponese. Divenne cristiano e fu battezzato da Giovanni Paolo II
nel 1984; rientrò in Giappone insieme alla moglie nel 2004. Quando scoprì di
essere ammalato, espresse il desiderio di essere accompagnato da un sacerdote
negli ultimi mesi di vita.
Mio marito, che è carmelitano secolare, si mise in contatto con i padri
a Tokio e così conobbe Padre Bernardo.
Quest’ultimo seppe davvero fare compagnia a Takumi: andava a trovarlo in
ospedale o almeno lo sentiva al
telefono. “Come stai, sei ancora vivo? ”Questa capacità di ironia faceva molto
bene a Takumi perché - lui diceva - in Giappone non sanno rapportarsi così con
la malattia e con la morte. Verso Pasqua le sue condizioni si aggravarono e mio
marito volle andare a visitare l’amico che stava per morire. Padre Bernardo lo
accompagnò e stettero con lui in quei giorni; l’ultima notte il Padre la trascorse
tutta con Takumi e la moglie.
Alla sua morte, accogliendo il suo desiderio di ricevere un funerale
secondo il rito cattolico, fu Padre Bernardo a celebrarlo e parteciparono i
colleghi di scuola di Takumi e i suoi allievi, tutti buddisti. Nell’omelia
parlò della Resurrezione di Cristo. La moglie di Takumi è rimasta in contatto
col Padre negli anni successivi, è stata battezzata due anni fa. Quando ha
appreso la notizia che Padre Bernardo era ormai molto grave, ha voluto andare a
trovarlo “per ringraziarlo”.
Anch’io lo ringrazio per la
compagnia che ha saputo dare ai nostri amici e per la sua capacità di
sorridere
anche nelle difficoltà, anche nella sofferenza.
Paola
Boncristiano
FOTO RICORDO
DOPO LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA
Da
sinistra: Don Renato (Parroco di Bogolese), P. Carmelo,
Cristina
(figlia di Carmen), Carmen (sorella di P. Bernardo) e P. Nicola
Da sinistra:
una salesiana, Carmen, Don Renato, P. Carmelo,
Cristina ed
una salesiana
.......................................
(Ferrara 22-5-2017),
Padre Nicola Galeno
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