Innanzi tutto ringrazio Padre Nicola OCD per le magnifiche fotografie di fioriture primaverili, che mi hanno dato un'idea geniale (almeno spero!)
Ricordo che, da bambina, si facevano i "fioretti". Cos'erano? Lo so che oggi sono andati a finire nel dimenticatoio, ma vorrei ricordare il loro significato, e come si contavano. Rammento che mia madre, o una suora Canossiana, mi appuntavano al vestitino una spilla da balia, nella quale era inserito un cordoncino formato da tante perline multicolori. Ogni volta che facevo un "fioretto", ovvero mi comportavo bene, magari aiutando in qualche piccola faccenda la mamma, o rinunciando ad un capriccio o a un dolcetto, avevo il permesso di spostare una perlina, in modo che quando tutte erano allineate in basso sulla cordicella, io avevo completato i miei "fioretti".
La mia proposta odierna, in attesa della S. Pasqua, è un po' diversa. Sto pensando che la preghiera è diventata un optional, si prega davvero molto poco.
Ecco allora che, ammirando questi fiori, pensando a Dio che li ha creati, e alla Mamma Celeste che sicuramente li ama tanto, potremmo ad ogni immagine, dedicare un pensiero a Gesù, a Maria, al Signore Dio e alla Trinità. Un Gloria, un'Ave Maria, un Padre Nostro...o qualche preghiera "segreta", formulata direttamente nel nostro cuore.
Non è una bella idea? Così i fioretti diventano fiori di preghiera, il cui profumo sale direttamente in Cielo.
Danila
Immagini floreali di Padre Nicola Galeno
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