L'ANGOLINO :
1 - Parliamo tanto , parliamo troppo ,
viviamo fuori di noi !
2 - Ascoltiamo troppe voci umane :
Televisione , cuffie alle orecchie per telefonini , musiche e canti spesso ad
alta voce !...
3 - Siamo avidi di amicizie,
incontriamo e parliamo con tante persone .
4 - Forse bisognerebbe incontrare
di più e aver più tempo per " DUE " Persone : DIO e NOI STESSI .
5 - A pensarci bene, DIO e Noi stessi si
incontrano nel Silenzio !!!.... Non parlando , ma ascoltando .
Facessimo più fatti che parole ! Quanto c'è bisogno di ritrovare tutti un poco
di silenzio !......... Approfittiamo di Questo Natale !
Saremo
Tutti più riflessivi e più prudenti , diremo meno sciocchezze e faremo soffrire
meno gente .
Padre
Mattia - Trinitario
I silenzi
nella vita di Gesù… e nella mia
Tante volte
Dio
arriva così
nella mia vita,
in silenzio
Mi piace guardare il presepe in silenzio. Guardare Giuseppe chinato per
osservare il suo bambino appena nato. Mi piace quel gesto tenero e forte
davanti a quel bambino.
Giuseppe si è preso cura di Maria durante tutto il percorso. Forse si è
sentito sopraffatto al momento del parto.
Avrà sofferto pensando che non avrebbero avuto
un alloggio degno, e poi avrà provato a rendere degno quel luogo che avevano
trovato.
E alla fine avrà tremato pieno di paura accarezzando quel Dio bambino
tra le sue povere mani. E sarà rimasto in silenzio.
Mi piace pensare all’amore di Maria quella notte
toccando il suo piccolo appena nato. Quell’amore di madre tanto umano. Quell’amore
di madre tanto divino.
Il suo amore mi fa credere che l’amore umano possa assomigliare in qualcosa a
quello di Dio.
Se una madre ama tanto il figlio, quanto ci
amerà Dio! Il suo amore è immenso. L’amore di Maria per Gesù. L’amore di
Giuseppe per Maria. Quell’amore silenzioso di Madre che oggi offre a me. In
questa notte, in questo Natale. Perché non dimentichi. Perché sappia che mi ha
sognato, e mi porta dentro di sé.
Penso che mi piacerebbe essere sempre quel
bambino tra le mani di Maria. Lasciarmi curare da Lei, accarezzare la sua
tenerezza. Voglio permettere che il suo amore tocchi la mia vita.
In silenzio. Quanto mi costa lasciarmi amare da Dio e dagli altri!
Mi emoziona sempre il silenzio nella vita di
Gesù. Il Dio onnipotente diventa un bambino che non sa parlare. Penso al
silenzio dell’attesa di Giuseppe e Maria in viaggio verso Betlemme.
Gesù nascosto nel grembo di Maria.
Penso a quella
stalla di Betlemme, quanti silenzi tra Giuseppe e Maria! Lo sguardo di Giuseppe
verso sua moglie. Il silenzio di Maria perché traboccava tenerezza. Gesù non sa
parlare.
Riceve abbracci. Non sa esprimersi. Quante volte Giuseppe e Maria lo
avranno guardato in silenzio come faccio io ora! Lo avranno preso in braccio.
Sono momenti custoditi nella loro intimità. In cielo li vedremo.
Il silenzio impressionante della vita nascosta a
Nazareth. Dio è sulla terra e nessuno lo sa per anni. È nascosto, vive nella
sua famiglia. Tace.
La sua anima è diventata profonda, in silenzio, nel deserto, in una
falegnameria con Giuseppe. Per poi sbocciare e placare la nostra sete.
Anni dopo è stato il silenzio di Gesù nella
passione a commuovermi. Non diceva nulla. Non si difendeva. I suoi fatti
avvaloravano ciò che era.
In silenzio, si è lasciato inchiodare, flagellare, coronare di spine.
Taceva. Ha taciuto sulla croce come taceva nel presepe.
Mi piace il silenzio di Gesù. Non si lamenta a
Betlemme, non si lamenta sulla croce. Diceva Javier Melloni: “Il silenzio non è
l’assenza di parole, ma l’assenza di ego”.
Credo di avere a volte troppo ego.
Gesù si è
lasciato amare in silenzio nelle sue prime ore. Ha amato in silenzio nelle sue
ultime ore.
Nella sua vita, la montagna, il lago, il deserto, sono stati per lui
luoghi di silenzio, per tornare al suo centro, da suo Padre.
Mi piace soffermarmi oggi davanti al presepe e
fare silenzio perché Dio mi parli, per stare con Lui. Guardare il presepe senza
dire nulla.
Fermare i miei passi e perdere il mio tempo che credo sia prezioso per
guardarlo nel presepe, per stare semplicemente davanti a Lui, piccolo,
taciturno.
Come non ha tremato tutta la terra quando è nato
Dio? Come non ha gridato rompendo il silenzio? Pochi l’hanno saputo. È avvenuto
di notte, in un luogo perduto.
Così Dio arriva tante volte nella mia vita. In silenzio. Senza grandi
voci. Nascosto nella mia povertà. Nella parte più sacra della mia vita.
San Giovanni della Croce parla di quell’unione
con Dio nella solitudine sonora, nella musica silenziosa.
A Betlemme, Dio ha parlato per sempre all’uomo. Ha parlato attraverso il
pianto di un bambino piccolo, e di un uomo e una donna che lo curavano stupiti,
grati.
Vorrei trascorrere molte ore guardando il
presepe. Guardando. Senza parlare. Senza dire nulla. Come Maria e Giuseppe.
Come i pastori. Guardare quel Dio Bambino che tocca la mia vita.
È troppo bella merita di essere
condivisa
LA GRANDEZZA DEL SILENZIO
Il Silenzio è mitezza:
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore
Il Silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe dei fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando invece di condannare intercedi
Il Silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni fuori di Dio
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli
Il Silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando non chiedi plauso e riconoscimenti
quando lasci che il tuo agire possa essere male interpretato
quando dai ad altri il merito e la gloria dell’impresa
Il Silenzio è fede:
quando taci perché è Lui che agisce
quando rinunci alle voci del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere capito e usato da Lui
Il Silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola imprudente per nuocere e uccidere
Infine il Silenzio è adorazione:
quando abbracci la Croce, senza chiedere il perché
nell’intima certezza che questa è l’unica Via giusta…
(S. Giovanni della Croce)
LA GRANDEZZA DEL SILENZIO
Il Silenzio è mitezza:
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore
Il Silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe dei fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando invece di condannare intercedi
Il Silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni fuori di Dio
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli
Il Silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando non chiedi plauso e riconoscimenti
quando lasci che il tuo agire possa essere male interpretato
quando dai ad altri il merito e la gloria dell’impresa
Il Silenzio è fede:
quando taci perché è Lui che agisce
quando rinunci alle voci del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere capito e usato da Lui
Il Silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola imprudente per nuocere e uccidere
Infine il Silenzio è adorazione:
quando abbracci la Croce, senza chiedere il perché
nell’intima certezza che questa è l’unica Via giusta…
(S. Giovanni della Croce)
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