Anche questo pensiero su di una conchiglia, si ricollega alla conferenza di P. Claudio Truzzi, che ha tenuto sabato scorso (23 aprile 2015) al nostro gruppo ocds, e che ho pubblicato precedentemente.
LA
CONCHIGLIA:
DONO DEL MARE E DONO DI DIO
Può sembrare strano che un
animale dal corpo in apparenza molle, possa costruirsi un astuccio così
resistente e perfetto nel quale rinchiudersi. Ancor più strano che la
Natura, nel concepire il rivestimento protettivo
del mollusco, abbia anticipato gli elementi architettonici cui l’Uomo è giunto
solo attraverso millenni di studio: l’arco, la volta, la spirale, la nicchia.
L’arte decorativa non
appartiene dunque alla più alta intelligenza animale. Prendiamo in mano questa
conchiglia, Harpa Mayor Roeding (harpa ventricosa lamarck) che si trova
nell’Indo-Pacifico fino alle isole Ryukyu., riflettiamo sul fatto che è stata
prodotta da un mollusco gasteropode, simile ad una lumaca, e sulla sua bella
casa, elegante e comoda, nella quale si protegge dall’assalto dei predatori.
Come può un essere vivente inferiore, conoscere l’edilizia in modo tanto sapiente? Come può produrre colori tanto delicati, in varie sfumature, e disegnare arabeschi che si ripetono con assoluta precisione su ogni spira successiva?
Appurato scientificamente
che il cervello di un animaletto quale la lumaca di mare è pressocchè
inesistente, viene consequenziale chiedersi chi sia l’ingegnere che ha
programmato una simile macchina da decoro.
Chi ha programmato questi
esseri viventi a produrre tali meraviglie? Non so te, ma io ho una sola
risposta. Se qualcuno dovesse dubitare ancora dell’esistenza di Dio Creatore,
privilegiando l’io distruttore, prendi questa conchiglia, mettila nella sua
mano e digli: fanne tu una uguale!
In Natura abbiamo innumerevoli prove
dell’esistenza e della presenza di Dio, eppure l’egocentrismo, l’orgoglio, la
superbia e la vanità dell’uomo impediscono di vederle, o si rifiutano di osservarle
e danno una valutazione insipiente: “e’ la natura”, evitando di chiedersi da
dove provenga la Natura stessa. Dio è dentro tutte le cose create, anche questa
conchiglia, piuttosto rara, è una delle meraviglie del Creato, e un dono Che
Dio ci elargisce attraverso l’oceano della Sua immensa bontà.
Te ne faccio dono, una
piccola meraviglia della natura (osserva le sue spire simmetriche, gli archi
disegnati con maestria, i colori delicati, le spirali perfettamente
concentriche) e troverai in una cosa tanto piccola la grandiosa opera del
Signore.
Con fraterna amicizia sorellina Dani
Danila Oppio ocds
Tante volte, sai, tante volte ho sperato che mani come le tue mi raccogliessero.
RispondiEliminaMani con cui si può parlare senza aver paura che mi lanceranno lontano per il gusto, chissà, di sentir lo schiocco del guscio su uno scoglio o di vedermi rimbalzare tre volte sul pelo del mare o di allontanarmi semplicemente da sé.
Angela Fabbri
Carissima Angie, non getterei mai lontano una conchiglie per il gusto di sentirne lo schiocco, tanto meno un'amica come te, preziosa e insostituibile.
RispondiEliminaDani