Ciclo su Elena Rocca (1893-1919): A SUOR IMELDE
(20-3-1910)
QUANDO DA COSA NASCE COSA...
Sedici anni fa visitando casualmente il Museo
sui Fondatori delle Piccole Suore di S. Teresa di G. B.
ad Imola
lo sguarda cadde sulla vecchia foto di una giovane di
nome
ELENA ROCCA (1893-1919).
Fu per me come un lampo: sembrava volesse chiedermi
qualcosa.
Soltanto lo scorso anno fui costretto ad interessarmi di
lei,
approfondendo la conoscenza degli scritti di
DON GIUSEPPE MAZZANTI (1879-1954), suo Direttore spirituale.
E pochi mesi fa per meglio documentarmi volli visitare
la Canonica di S. Cassiano proprio di fronte al Duomo
dove lei visse con la famiglia accanto al fratello
Parroco.
Una delle Suore Serve di Maria, che ora vi abitano,
mi indicò una grossa finestra a pianterreno
davanti alla quale la giovane Elena amava sedersi
per ricamare, leggere e meditare.
Mi dice che tempo fa venne il Parroco di Dozza per
fotografarla.
Riusciamo a contattarlo ed all’indomani lo incontriamo in
Curia.
Lui si porta dietro l’agenda dove trent’anni prima
aveva annotato le
interviste fatte a quanti ricordavano sua prozia Elena.
Vengo ad apprendere che lui a Dozza conserva una
cassettina,
che il prozio Peppino volle affidargli prima di morire.
Ieri finalmente (23-4-2016) sono riuscito ad aprire quel
TESORETTO DI ELENA ROCCA.
La digitale ha lavorato freneticamente per due ore fino
ad esaurire la batteria.
Ed oggi presento questo primo frutto,
cominciando da una lettera scritta quando aveva
diciassette anni...
A me sinceramente è parso d’aver di fronte S. Teresina!
Sia lodato il Divin Cuore
Imola 20-3-1910
Reverenda Suor
Imelde,
Ho ricevuto la sua lettera nella quale apprendo con vivo dolore la morte di
sua cognata, ma mi consola la morte rassegnata e tranquilla ch’Ella mi dice
aver fatto.
Questo fa sperare un dolce riposo all’anima sua. Faccio sentite
condoglianze condividendo il forte dolore.
Ne’ suoi dubbi ed amarezze guardi Gesù Crocifisso.
Esso le dirà l’amore infinito che ci porta, la brama indicibile ch’Egli ha
che ci salviamo, e l’impossibilità che dopo averci fatto tante grazie, ci
abbandoni nel momento decisivo.
Ringrazio delle preghiere che fa per me, continui affinché Gesù mi dia...
... la forza di rinunziare a me stessa, alla mia
volontà, alle mie inclinazioni, a tutto ciò che mi potrebbe allontanare da Lui.
Sento che
amo Lui solo con tutto il mio cuore, e che combatterò, che soffrirò tutto
quello che il suo Cuore si degnerà mandarmi, pensando che queste piccole pene
mi aiuteranno ad acquistare il Cielo.
Io pure
prego sempre per Lei, per i suoi cari molto più a(d)desso che sento averne
maggior bisogno.
Tanti auguri per la prossima Pasqua a tutte,
in modo speciale ai venerati Superiori e a Lei.
Sua Elena
LA GRAFIA DI ELENA
Questa grafia nitida rivela
chiarezza di vedute: tutto ruota
fulgidamente sempre intorno al Cristo!
LA CASSETTA COI RICORDI DI ELENA ROCCA
CONSEGNATA DAL FRATELLO PEPPINO
AL PRONIPOTE DON FRANCESCO NANNI
LA SUOLA INSANGUINATA DEL
SANDALO DI ELENA ROCCA
Sandalo ancor macchiato da quel sangue
sgorgato da ferita che imitare
più da vicino volle il Redentore...
RICAMO DI ELENA ROCCA
Fratello Sacerdote, celebrando
il santo sacrificio, senti sempre
di questa sorellina la presenza.
Tu vedi sovra il calice il ricamo,
che solo concepir poteva un core
bramoso d’eucaristico alimento!
L’ULTIMA FOTO DI ELENA
ROCCA
Elena, non credevo di vederti
con una chioma tanto affascinante.
Sembri davver la Sposa dell’Agnello,
pronta ad andargli incontro con fulgore!
(Ferrara 24-4-2016), Padre Nicola Galeno
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