Sentirsi prigionieri d'una notte
che mai conosce il lume d'una
stella,
né l'apparir raggiante del
mattino...
Pesante cecità che ti trascini
da sempre, me rendendo maledetto
agli occhi della gente pur
vicina...
Cos'è questo vocio? Porta il
vento
aria di primavera a questo cuore
che vuol gridar la voglia di
vedere!
*
E grido... Non m'importa più di
nulla!
Sento che la mia sorte si decide
in quest'istante e grido la mia
fede!
*
O Mano che lambisci questo volto
ignaro di carezze da gran
tempo...
Sento una tenerezza sì materna!
*
Cade la coltre spessa e le
pupille
incontrano lo sguardo luminoso
di te, Maestro buono e salvatore!
*
Nel core rimarrà sempre scolpita
l'immagine fulgente del divino
che squarcia delle tenebre
l'orrore!
( Oita 8-1-97 )
PADRE NICOLA GALENO,
OCD
Ho sentito la carezza del vento
RispondiEliminacome può sentirla grande chi non vede
E parlo della cecità degli occhi
non quella della mente o del cuore senza fede.
Angela Fabbri