Finora ho sempre taciuto ma, ripensandoci, non credo sia bene farlo. Chi tace, normalmente approva, ed io non approvo. Se leggiamo il Vangelo, quando il Signore istruisce i suoi Apostoli, dice chiaramente che devono portare con sé solo l'abito che indossano, in quanto al necessario provvede il Padre stesso, come ha fatto per i gigli del campo e gli uccelli del cielo. I tempi oggi sono diversi, lo devo ammettere, ma resta pur fermo l'insegnamento cristiano: spogliati del superfluo per darlo ai poveri che non hanno di che sfamarsi e vestirsi, né un tetto dove ripararsi.
Questa è la premessa per affrontare lo scottante argomento del San Raffaele e del suo fondatore. Tutti i media ne parlano, e la Chiesa tace - anzi - copre. Così facendo, pare acconsenta alle speculazioni, alla corruzione e ad ogni altra forma contraria al cristianesimo. Bene, prendo le distanze da tutto questo.
Il San Raffaele è un colosso della medicina, sicuramente all'avanguardia, ma i mezzi con cui è arrivato, non sono legali né tantomeno evangelici. Questa bella impalcatura sta crollando alla base, giusto perché è stata fondata non sulla Pietra d'Angolo, bensì seguendo le direttive di Mammona.
Non sto a riportare dati economici e storici, tutti credo ne siano al corrente, intendo solo discostarmi da coloro che tacciono e che fanno parte della Chiesa. Per timore di infangarla più del necessario? O non sarebbe meglio prendere le distanze, dicendo pubblicamente che se uno sbaglia, non è tutta la Chiesa a farlo? Mettere i puntini sulle "i" è il modo corretto per affermare che la Chiesa di Cristo non è quella rappresentata da un qualsiasi "don" Verzè. Ho messo "don" fra parentesi: notizie discordi dicono che questo signore sia stato a suo tempo sospeso "ad divinis", altre negano sostenendo che è stato riabilitato, a me importa poco: un qualsiasi uomo - di chiesa o meno - che crea un impero a scopo di lucro, è esecrabile. Ma se è "di Chiesa" e corrompe coloro che professano la stessa fede cattolica, è scandaloso.
E chi è stato attratto da una persona di questo genere, abbandonando una vita onesta, basata su una regola ben precisa, ha preso un grosso granchio!!! Questo discorso non vale solo per il caso specifico che ho argomentato, ma per tutte le situazioni in cui si creano opere grandiose, non per far del bene al prossimo, ma per ingrossare i propri conti in banca, e per il personale prestigio. Nel mondo possono accadere fatti spiacevoli: governanti corrotti, impresari disonesti, e l'elenco potrebbe ingrossarsi ulteriormente, ma nell'ambito ecclesiale è semplicemente inammissibile. Ci lamentiamo che la Chiesa viene presa di mira, che le chiese si svuotano, che i sacerdoti non sono quelli di un tempo, che.., ma fintanto che ci sono mali esempi, siamo noi stessi, Chiesa di Dio, a creare il vuoto intorno a noi. Mi consolo pensando che conosco molti sacerdoti e religiosi pieni di fede, con sani principi morali, che col loro operato cancellano gli errori altrui. Ma ritengo che anche questi sacerdoti e religiosi, dovrebbero "incavolarsi" e protestare vivamente contro certe iniquità perpetrate proprio da chi dovrebbe essere di esempio per tutti. Gesù Cristo insegna l'umiltà, la povertà, l'altruismo, e di riporre il proprio tesoro nel Regno dei Cieli, non nelle casseforti terrene! Inutile predicare bene e razzolare male (si finisce col ruzzolare) e la gente chiede giustizia: chi è al comando, vuoi delle Nazioni, tanto più della Chiesa, sia il primo a dare il buon esempio con le opere, non solo a parole! E che non tema di parlare e di denunciare il mal operato, quando è necessario.
Mi rendo conto di essere dura, ma faccio riferimento al Vangelo, non al mio pensiero personale.
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