RICORDANDO MAALULA DOVE PARLANO ANCORA LA LINGUA DI GESU': L'ARAMAICO
Maalula in arabo: معلولا, Maʿlūlā: dall'aramaico ܡܥܠܘܠܐ, ma`lulā, cioè "entrata" è una città della Siria.
Insieme ad altri due centri vicini, Jubb'adin e Bakhah, è una delle località in cui viene ancora parlata una lingua aramaica occidentale.
A Maalula si trovano due importanti monasteri: il monastero cattolico Mar Sarkis della Chiesa melchita e il monastero ortodosso Mar Taqla della chiesa greco-ortodossa di Antiochia.
Il monastero di Mar Sarkis è dedicato ai Santi Sergio e Bacco e fu costruito nel IV secolo, sulle rovine di un tempio dedicato ad Apollo. Sergio fu un soldato romano (Sergius) giustiziato a causa della sua fede cristiana.
Il monastero di Mar Taqla (Santa Tecla) conserva invece le reliquie di Tecla, figlia di un principe seleucide e discepola di San Paolo. Secondo la tradizione, Tecla stava per essere catturata dai soldati di suo padre, desideroso di punirla per la sua fede cristiana, quando giunse sulla cima di una montagna: dopo aver iniziato a pregare, Tecla riuscì a salvarsi poiché la montagna si aprì miracolosamente, permettendole di rifugiarvisi all'interno.
Nei pressi del villaggio si ritrovano inoltre i resti di numerosi monasteri, chiese e santuari. Molti pellegrini, di fede sia cristiana sia musulmana visitano Maalula, in particolare durante la festa dell'Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre.
Nel corso della guerra civile siriana, Ma’loula divenne campo di battaglia tra le milizie di Al Nusra e le forze armate siriane nel settembre 2013. Il 21 ottobre la città cadde in mano ai ribelli che devastarono il centro della cittadina uccidendo decine di persone. Le forze governative ripresero il controllo della città il 28 ottobre ma le milizie di Al Nusra tornarono il 3 dicembre prendendo 12 ostaggi che vennero liberati il 9 marzo 2014.
Il 5 dicembre 2014 l'antropologo Gianluca Frinchillucci, dopo esser stato a Maaloula ha dichiarato: “Oggi questo villaggio è ridotto in macerie, le antiche icone che ornavano le chiese sono state rubate o bruciate, i santuari e le chiese distrutte, le immagini sacre vandalizzate e la stessa parte più antica del villaggio bombardata e messa a fuoco. L'altare è stato salvato, ma persino le reliquie della santa sono andate in buona parte perdute".
Santa Tecla
PERCHE' MAALOULA E' IMPORTANTE?
Lì si trova il Monastero di San Sergio e di Santa Tecla, ma si parla ancora la lingua aramaica, quella di Gesù.
A partire dal 700 a.C. circa, la lingua aramaica cominciò a diffondersi in tutte le direzioni, ma perse la sua omogeneità. Cominciarono a differenziarsi dialetti in Mesopotamia, a Babilonia, nel Medio Oriente e in Egitto. Col tempo si impose l'aramaico con influenze accadiche parlato in Assiria e a Babilonia.
«Gesù parlava aramaico dalla nascita – ha spiegato alla Reuters Ghil'ad Zuckermann, un professore di linguistica – ma certamente conosceva anche l'ebraico perché era la lingua in vigore per i testi religiosi».
Dove si parla oggi l’aramaico?
Era la lingua parlata correntemente in Palestina (accanto al greco) ai tempi di Gesù. Attualmente, l'aramaico è utilizzato in Siria (villaggi di Ma'lula, Bh'ah, Hascha, Kamishlié), in Turchia (Tur-Abdin, Mardin) e nel Nord dell'Iraq (Krakosh, Elkosh, Erbil - la capitale della regione curda - Ankawa).
Ho ascoltato un’intervista ad un abitante di Maalula, il quale afferma che in quel luogo coesistono musulmani e cristiani, uniti dalla stessa lingua aramaica. Ovviamente la lingua ufficiale è l’arabo, ma ai bimbi si insegna già sui banchi di scuola l’aramaico, che parlano correttamente fin dalla nascita. Per i siriani di Maaloula si tratta del dialetto locale.
Sono stata in Siria nel 2006, quando ancora questo spettacolare luogo religioso era intatto, pochi anni dopo, avvenne la distruzione.
Lì ho sentito recitare il Padre Nostro nella lingua con cui lo ha insegnato Gesù ai suoi discepoli.
Partita da Milano Malpensa, atterrata ad Aleppo (Haleb) salita sul pullman turistico che ha percorso fino a Damasco, facendo tappa a Idleb, Latakia, Hama, Homs, Palmyra, Maaloula, Damasco. Da lì preso volo per Milano- Malpensa. Per fortuna sono riuscita a vedere com'era la Syria prima della guerra civile. Un posto incantevole, gente gentile e accogliente, tanti scavi archeologici e musei dove ammirare resti delle antiche civiltà. Basta, mi commuovo fino alle lacrime.
Danila Oppio
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