La Beata Vergine Maria, come la migliore tra le madri, si mostra
sempre propizia, per portare agli uomini, che la
implorano, la vita di suo Figlio. Si mostra propizia a quelli del
Carmelo, cioè è coloro che vogliono tornare sul sentiero di Dio
che sale al Cielo, come il Monte Carmelo che s’innalza serenamente dalla
costa e dalla piana di Esdraelon. Perciò Maria è proprio la stella
del mare che conduce gli uomini ad uscire dalle loro vite a volte così
indurite, per camminare su questo sentiero di Vita. Il racconto biblico
del sacrificio sul Monte Carmelo ce lo conferma, grazie all’interpretazione
che è stata data dai teologi del XIV secolo, che la tradizione ecclesiale
da allora ha poi ripreso.
In un tempo molto lontano, più precisamente intorno all’anno 900
prima di Gesù Cristo – cioè ben prima della nascita della Vergine Maria! -,
tutto il popolo d’Israele era nel più grande smarrimento. La siccità durava
da tre anni, la carestia faceva morire la gente di sete e di fame. Il Cielo
era chiuso e il profeta Elisa aveva proclamato che, per i peccati di
Israele, la pioggia non sarebbe più caduta …
Conosciamo il seguito di questo celebre passaggio del libro dei Re
(1Re 18,1-46): tutto il popolo, con il re alla sua testa, prese il cammino
del Monte Carmelo, dove li aspettava Elia. Dopo aver dimostrato, davanti
agli occhi di tutti, che il Dio di Israele è il solo vero Dio, «Elia
salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le
ginocchia» [1Re 18,42]. Pregava perché ritornasse la pioggia, perché la
siccità finisse e con essa anche la carestia. Pregando con insistenza,
domandando sette volte di seguito al suo servitore di scrutare al largo il
Mediterraneo, alla fine una nuvoletta comparve all’orizzonte. «Ecco, una
nuvola, piccola come una mano d'uomo, sale dal mare» [1Re 18,44],
suggerendo forse che questo piccolo cumulo non era all’altezza della
situazione…
Eppure era proprio esso che annunciava il ritorno della pioggia.
Elia lo riconobbe subito ed effettivamente «d'un tratto il cielo si
oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia» [1Re
18,45]. Così per gli uomini che si erano radunati sul Monte Carmelo finì la
siccità, la carestia e ritornò la vita.
Perché allora la Chiesa, vede in questa nuvoletta, la prefigurazione
della Vergine Maria stessa? La risposta viene da una certa
similitudine tra questa nuvoletta e la ragazza di Nazareth … Per
cominciare, la nuvola sembra insignificante. Una nuvoletta può forse
portare dell’abbondante pioggia? Ciononostante fu essa che portò alla terra
i benefici del Cielo – la pioggia – e il ritorno ad una vita al sicuro
dalla carestia e, per dire tutto, dalla morte. Lo stesso vale per la
Vergine Maria. Non venne ella da Nazareth, piccolo borgo insignificante
agli occhi di molti ebrei? Ciononostante fu lei ad essere scelta dal Cielo
per dare la vita al Verbo, l’Emmanuele, il Dio con noi. Grazie a questa
ragazza, che non apparteneva ad una famiglia importante, che viveva in una
regione di periferia qualunque, il Cielo si è aperto per fare scendere
Colui che avrebbe portato la salvezza, la Vita agli uomini: Gesù Cristo.
Allo stesso modo in cui una nuvoletta apparentemente insignificante
permise al Cielo di versare la vita sulla terra, così la Vergine
apparentemente anonima permise a Dio di dare Colui che è la Vita, la Verità
e la Vita sulla terra.
Maria, Signora del Monte Carmelo, è veramente la stella del
mare, colei che è al contempo la guida per ritrovare il cammino
della Vita e colei che annuncia questa Vita. Stare con la Vergine Maria
significa approfittare della presenza del suo Figlio. Maria e Gesù
sono inseparabili. Elisabetta ne fa l’esperienza nel Vangelo. Da parte
sua, il profeta Elia (e con lui tutto il popolo di Israele) ha potuto
intravvedere qualche cosa di questo mistero, sul Monte Carmelo.
Anche se si trattasse di venire per dare la vita ad un
fiorellino, ad un semplice fiorellino sul Monte Carmelo, la grazia
domandata sarebbe ugualmente accordata. Questa è la speranza e l’esperienza
degli uomini che hanno fatto ricorso alla Vergine Maria, Signora del Monte
Carmelo, Regina e Splendore del Carmelo, Madre dolce e forte, Sorella degli
uomini nel loro cammino dietro a suo Figlio, venuto per portare la Vita. Se
la nostra anima sarà simile ad un fiorellino, secondo
questa espressione del Flos Carmeli, se la nostra anima sarà
simile a quel «fiorellino bianco» nel quale santa Teresa di Gesù
Bambino si riconobbe nella sua Storia di un’anima, allora
non indugiamo un attimo: la Signora del Monte dove questo fiorellino è
spuntato saprà portare certamente la pioggia, grazie alla venuta del suo
Figlio! In questi ultimi giorni di attesa del Natale, affidiamoci a lei con
serenità; è Maria che ci prepara ad accogliere nella gioia suo
Figlio!
fr. Cyril Robert, ocd (Convento
di Parigi)
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