Ciclo su Elena Rocca (1893-1919) : LA
LETTERA DI MARIANNA
Attingo
sempre al “TESORETTO”
di
Don Francesco Nanni,
pronipote
di Elena Rocca.
Ho
trovato una lettera datata Epifania del 1919
ed
indirizzata ad un Sacerdote
dalla
signorina Marianna,
amica
del cuore di Elena.
La
notizia del suo aggravamento
L’ha
colta all’improvviso.
Che
fare?
Salta
subito sul primo treno
per
raggiungere Imola,
ma
appena uscita dalla Stazione
un
manifesto funebre
le
rivela quanto non avrebbe mai
voluto
leggere nella vita...
Epifania del 1919
Padre mio,
sono qui collo
schianto. Elena è morta vittima dell'amor del prossimo, nel giorno due alle ore
2,30 proprio alle prime ore del giovedì scorso.
Don Rocco è morente, e
lui dice che non sorpasserà questo giorno, (ora sono le 10,30) per la stessa malattia
della Elena.
Mio Dio, pietà! Egli è
rassegnatissimo e, si può dire, quasi in agonia quantunque comprenda tutto tutto.
Anche come Elena è apostolo anche dal letto di morte, ma la morte della mia carissima amica, è cosa sublime, è
davvero una nuova dimostrazione della sua santità e della grandezza dell’amore
di Dio.
Ha edificato tutti
anche gli increduli, ha recitato magnifiche preghiere ricordando tutte le
persone che a lei erano care e per tutti ha processo di pregare per tutto.
Ha lasciato alle sue amiche questo ricordo:
che non credano di lei cose troppo alte e che preghino tanto tanto, poiché essa
dovrà stare tanto tempo in Purgatorio.
E le scriverò tutto
quanto ha detto perché ora non lo potrei ed anche non saprei perche io non
sapevo nulla, nulla e l'ho appresa soltanto la notizia, per me tanto
straziante, mentre venivo dalla stazione leggendo un’epigrafe.
Mio Dio! Per lei ho
tanto gioito, perche essa desiderava unirsi al suo Dio, al più presto senza mai
più staccarsi da lui, ho ringraziato il buon Gesù che l'ha accolta, ma mi sento
quasi venir meno e non posso guardare quella casa senza piangere.
Perché, mio Dio, non sono capace di nulla? Mi
dispiace di sentire tanto. Non vorrei, ma, è così. Eppoi lo lascio anche
trasparire dal viso il dolore.
Avrei bramato vederla,
avrei voluto assisterla, glielo avevo processo e me lo aveva promesso anche lei
sino dal luglio scorso. Ora penso che lei lo sapeva di dover morire.
Ricorda anche il
saluto che fece a lei? "Sarò cambiata quando torna perché spero di (non)
esserci più".
Eppoi circa un mese fa
disse che una grave disgrazia avrebbe dovuto venire sulla sua casa. Ed io sono
stata tanto cattiva che nemmeno gli ho concesso un giorno perche voleva parlare
con me; diceva lei (che) aveva da dirmi tante cose.
Dio mi ha giustamente
castigata privandomi del bene di assisterla, di aiutarla a morire
, diceva lei! Anche perche un'anima come la mia avrebbe turbato la pace di
quell’ora dì paradiso.
Le seguiterò notizie,
mi benedica tanto.
Marianna
Elena
muore nelle prime ore del 2 gennaio del 1919.
Sicuramente
si sarà detta:
“Che
gioia chiudere gli occhi su questa terra
nel
giorno stesso in cui la piccola Teresa
li
apriva a questa terra!”.
E
ad una settimana di distanza
anche
il fratello sacerdote Don Rocco,
Parroco
della Cattedrale di S. Cassiano,
cadeva
vittima della micidiale “spagnola”...
Questo
il bigliettino funebre
Distribuito
in migliaia di copie
Il
giorno del suo funerale.
ELENA E DON ROCCO
Fratello Sacerdote, mi volevi
davvero troppo bene: non potevi
resistere da solo sulla terra...
In Ciel torniamo a farci compagnia!
Sulla
sua Tomba, nel silente cimitero del Piratello,
vegliato
dallo sguardo amoroso della Vergine
della quale essa fu particolarmente devota,
si legge
la seguente bellissima epigrafe,
dettata
dal card. Giorgio Gusmini,
arcivescovo
di Bologna, suo direttore spirituale:
ELENA ROCCA
MORENDO A XXV ANNI
TRATTEGGIAVA INCONSCIAMENTE
LA PROPRIA MORALE FIGURA
CON LA FRASE SCULTOREA
“SONO VISSUTA MORTA SONO MORTA VIVA”
GIACCHÉ AL MONDO NON VISSE
QUELL'ANGELO DI FANCIULLA
SE NON PER DISPREZZARLO
E VIVERE NASCOSTA CON CRISTO ,IN DIO
NEL CUI SANTO AMPLESSO
SI ADDORMENTO' SOAVEMENTE ' '
PER L' ETERNA VITA
ALL'ALBA DEL GIORNO PRIMO
DELL'ANNO MCMXIX.
GUARDI ESSA DAL CIELO
A QUANTI LA PIANGONO
INCONSOLABILMENTE.
Sempre
in quel “TESORETTO” di Don Francesco Nanni ho trovato due foglietti
che
riportano stralci non datati di lettere della cara Elena...
DALLE LETTERE DI ELENA ROCCA
Oh il buon Gesù, se lo conoscessimo, quanto di più
lo ameremmo!
E' un abisso di amore, di tenerezza e di gioia.
Tutte le perfezioni, in modo infinito,
si racchiudono in questo amabile Cuore.
Vorrei io pure amarlo infinitamente,come Lui ama
noi.
Vorrei morire per amore, così dar tutto a Gesù;
vorrei vivere per morire tutti i giorni, per dargli
delle anime e così soddisfare all'ardente sua sete.
....................
Non bisogna avvilirsi sai, mai, mai, perché la
nostra Mamma celeste
desidera più di noi che siamo tutti del suo amabile
Gesù;
e non risparmia niente. E tu sai meglio di me
quanto può la Madonna presso il Signore.
...................
II mio desiderio di far conoscere e amare Gesù
cresce tutti i giorni.
Vorrei che tutti fossero infiammati di amore per
questo Bene infinito;
che tutti i buoni si adoprassero per il vero bene
delle anime. -
Desidero potermi offrire presto vittima a Gesù
per il vero bene delle anime.
Desidero potermi offrire presto vittima a Gesù
per il bene dei sacerdoti che ne hanno bisogno
grande;
vorrei essere veramente buona a fatti
per essere accetta al Cuore di Gesù.
....................................
Oh quanto desidero esser tutta di Gesù,
per vivere solo e unicamente per Lui!
Sento che Gesù mi annienterà sotto l'umiliazione
più umiliante,
ma che importa, purché sia tutta sua?
Desidero dare qualche prova del mio amore.
...............................
V’è tanto bisogno di anime che amino il Signore
e che riparino le tante offese che riceve
dalla maggior parte delle persone a Lui consacrate,
che riconducano al suo Cuore divino
anime a Lui strappate dal nemico eterno del bene.
Vorrei essere capace di qualche cosa di bene
per farlo anche a costo della vita, ma sono niente.
................................
Io desidero tanto soffrire qualche cosa per il
Signore,
chè tutti i piccoli sacrifici di ogni giorno mi
sembrano niente
e li gusto tanto che non li posso chiamare
sacrifici, ma gioie intime.
Quando l'amor proprio agonizza lo spirito ci
solleva.
II Diavolo mi maltratta molto,
ma anche Gesù mi fa gustare gioie indicibili.
Non vorrei mancare da nessuna parte
...............................
Perché ti angustii tanto per ciò che il Signore fa
attorno a te?
Egli ti vuole tanto bene ed è per questo
che si occupa di te in un modo meraviglioso.
Lasciati lavorare da questo Artefice divino
se vuoi diventare veramente prezlosa.
ELENA ROCCA
ELENA ROCCA
(Immagine rielaborata)
la PREGHIERA DI DON
GIUSEPPE MAZZANTI
L’INVOCAZIONE DI DON GIUSEPPE MAZZANTI AD ELENA ROCCA
Gesù, divino Amante delle
anime, purezza delle Vergini, amore dei Serafini,
con tutto il cuore io Ti
benedico e Ti dò gloria
per le grazie che hai diffuso
sulla Tua serva Elena.
Noi sottomettiamo il giudizio
alla S. Chiesa,
pensiamo che veramente Ella
sia stata in singolar modo
da Te eletta, a Te cara, per
Te accesa d’amore immenso.
Grazie, o Gesù benignissimo,
Grazie!
Or Ti preghiamo a concedere
anche a noi qualche parte dei doni
onde arricchisti quell’angelo
fortunato che Tu facesti Tua Sposa,
a cui donasti la Tua corona,
le Tue Piaghe, il Tuo Cuore,
e Ti preghiamo ancora che Tu
la voglia glorificare
concedendo grazie per
intercessione di Lei.
Particolarmente Ti prego, o
Gesù, di far sì che per i meriti e le preghiere dell’Elena Tu ti degni a venire
a nostro soccorso concedendoci la grazia... onde noi, Signore, possiamo venire
in un giorno non lontano, insieme alla Tua serva Elena, a cantare alla mamma
Tua bella le Tue lodi e le Tue benedizioni in eterno. Amen.
(Ferrara
6-5-2016), Padre Nicola Galeno
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