Da Maranathà:
E’ la sorpresa; è la più grande scoperta: Dio
è talmente dentro di te da essere più intimo a te di te stesso.
Ascolta una leggenda indiana: Ci fu un tempo
in cui gli uomini erano dotati di potere divino. Ma abusarono talmente di
questo privilegio che Brahma, il loro maestro, decise di sopprimere, cancellare
questo potere e di nasconderlo in un luogo dove gli uomini non potessero più
ritrovarlo.
Gli dei minori furono convocati per
individuare un posto dove seppellire questo…tesoro. Tutti fecero questa proposta:
“Seppelliamo la divinità dell’uomo sotto terra.”
Ma Brahma rispose: “Ciò non basta, l’uomo
scaverà e la troverà.”
Gli dei replicarono: “Gettiamola allora nel
più profondo degli oceani.”
Ma Brahma affermò: “Prima o poi l’uomo
esplorerà le profondità: la scoprirà e la riporterà in superficie.”
Il maestro degli dei ebbe una idea: “Ecco
allora ciò che dobbiamo fare: la nasconderemo nel più profondo dell’uomo
stesso. È il solo posto dove l’uomo non la troverà mai. E’ risaputo che l’uomo
non sa guardare, né vuole cercare dentro di sé.
Ma dal cielo è venuto il Maestro dei maestri.
Gesù è venuto ad insegnare all’uomo a scoprire il Tesoro. E’ risuscitato
scoperchiando la tomba dell’egoismo degli uomini. Lui il tesoro ha trasformato
la schiavitù in trionfo della libertà.
Adesso tocca a me aggiungere qualcosa. Noi carmelitani abbiamo imparato dalla nostra Santa Madre Teresa di Gesù, che Dio inabita in noi, nella stanza più centrale del Castello Interiore. Mi fa molto piacere sapere che anche gli induisti la hanno una storiella che in qualche modo si ricollega al Carmelo. Certo, Gesù prima Santa Teresa, lo aveva insegnato, attraverso parabole e predicazioni, ma forse non si era capito fino in fondo, che noi possediamo nella nostra anima, una scintilla divina.
Danila Oppio
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