AFORISMA

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(Rita Levi Montalcini)

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domenica 27 settembre 2015

Vita morte e....MIRACOLI di Santa Teresina


Vita morte e …
MIRACOLI DI SANTA TERESINA

Credo, anzi ne sono persuasa, che tutti i parrocchiani e frequentatori del Santuario di Santa Teresa del Bambino Gesù, conoscano ormai vita e morte della nostra amata Santina. Devo però fare un passo indietro, perché mi è sorto un dubbio: forse non tutti conoscono i miracoli di Teresina.  E allora ve ne racconto qualcuno.
Era il 16 gennaio 1910, quando nel monastero delle Carmelitane Scalze di Gallipoli avvenne un fatto straordinario. L’allora Priora del monastero, madre Carmela del S. Cuore di Gesù (al secolo Ida Piccinno), si trovava a letto vittima di una malattia in quel tempo molto diffusa: la pleurite. Alle prime luci dell’alba di quel giorno, avvertì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse sul petto, scuotendola come per svegliarla. Rivolgendosi allo sconosciuto personaggio la madre disse: “Lasciatemi, poiché sono tutta sudata“. Una voce femminile le rispose: “Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male“. E continuò: “Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra. Vi porto cinquecento lire, necessarie per vostra comunità”. La priora rispose: « Ma i debiti del convento ammontano a sole trecento lire! ».
Solo molto tempo dopo si scoprirà che quella strana voce apparteneva a S. Teresa di Gesù Bambino, conosciuta anche come Teresa di Lisieux e come Santa Teresina. Ma a questo punto è doveroso fare un piccolo passo indietro onde spiegare il motivo per cui la madre, superiora del monastero, avesse urgente bisogno di quelle trecento lire. Una legge del governo italiano del 17 febbraio 1861 aveva stabilito l’espropriazione e la soppressione di moltissimi beni ecclesiastici, soprattutto nel Meridione d’Italia, laddove erano anche più numerosi. Tra questi beni figurava il monastero delle Carmelitane di Gallipoli che, come gli altri, poteva garantirsi la sopravvivenza solo pagando una cospicua percentuale di tributi all’erario.

Fino al 1910 la comunità delle Carmelitane di Gallipoli si era retta grazie al provvidenziale ingresso in convento di una nobile e facoltosa giovane gallipolina, Ida Piccinno (poi divenuta madre Carmela del S. Cuore di Gesù), che qualche anno dopo la professione solenne dei voti fu, con una speciale dispensa del Papa, eletta priora del monastero. Si tratta dunque della stessa priora che sarà protagonista dell’episodio di cui stiamo parlando. Madre Carmela fino al 1908 non aveva mai sentito parlare di quella giovane carmelitana d’oltralpe morta in odore di santità qualche anno prima. E d’altronde non c’è da stupirsi per questo, tenuto conto che persino in Francia la piccola Teresa non era ancora considerata né una mistica, né tanto meno una santa, neppure tra le mura del suo stesso convento. Sappiamo che solo nel 1925 Teresa Martin (questo era il suo nome “nel mondo”) fu proclamata santa dall’allora papa Pio XI. Madre Carmela seppe della spiritualità di Teresa solo dopo che la priora delle suore Marcelline di Lecce le fece dono dell’autobiografia della mistica francese, meglio nota col titolo di “Storia di un’anima”, divenuto poi un best-seller.
A quel prodigioso evento del gennaio 1910 ne seguirono altri e sempre con lo scopo di non far ricadere nei debiti il monastero di Gallipoli. Oggi quel monastero ospita circa venti carmelitane, ed è divenuto uno dei più floridi e rappresentativi Carmeli d’Italia.
A seguire i casi che hanno portato all’apertura della causa di canonizzazione della santa:
1) Suor Louise di St. Germain delle Figlie della Croce, soffriva di una malattia organica, un trombo ulceroso allo stomaco, di natura emorragica. Il ricorrere all’intercessione di Teresa, ottenne la perfetta guarigione, come tre medici eminenti all’unanimità testimoniarono, su richiesta della Sacra Congregazione dei Riti.
2) Il secondo miracolo era alquanto simile al primo. Ha coinvolto la guarigione di un giovane seminarista, Charles Anne. Charles è stato vittima di emottisi polmonare cavitaria. Ha, con grande fede, invocato l’aiuto della Serva di Dio, e guarì perfettamente. Questo fu chiaro dalla testimonianza di tre medici, e dai motivi su cui si basarono le loro decisioni.
Il Carmelo di Lisieux ha ricevuto – e continua a ricevere migliaia di rapporti relativi a guarigioni ottenute tramite l’intercessione di santa Teresina.

Ritengo che sia importante conoscere i motivi per cui Teresina fu proclamata Santa. Le anime belle che si sono riunite al Padre, possono compiere, attraverso di Lui, guarigioni che la scienza medica non è in grado di spiegare altrimenti, se non definendole miracolose.
Preghiamola con fede anche noi, sempre, ma soprattutto quando sentiamo la necessità di una speciale protezione. Preghiamola con la Novena delle rose, o anche solo con il cuore. Lei non resterà sorda alle nostre richieste.
BUONA FESTA DI SANTA TERESINA A TUTTI!
Danila  Oppio ocds
Questo articolo è stato pubblicato nel Bollettino Parrocchiale del Santuario di Santa Teresa del Bambino Gesù di Legnano (MI)





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