Da tempo
immemore, l’Europa e l’Italia in particolare, hanno radici cristiane.
Poco
importa se i cristiani sono divisi in tante religioni a sé stanti, chi li
accomuna è un Maestro di nome Gesù.
Ora nelle
scuole si tende ad abolire i Presepi, si tolgono le Croci dalle pareti, non si
vogliono allestire rappresentazioni religiose recitate dagli alunni, nemmeno i
cori natalizi.
Che
tristezza!
I
musulmani, da sempre, ci hanno definito “infedeli” e penso che ne avessero le
loro buone ragioni, tanto più supportate oggi, dal fatto che siamo infedeli
anche verso quello che era, fino a pochi decenni fa, il nostro credo.
Allora mi
chiedo: perché chiudono le attività e le scuole, durante le vacanze di Natale
fino all’Epifania?
Perché
s’imbandiscono pranzi e cenoni, in onore del Natale?
Perché si
corre a acquistare regali per questa festività?
Che senso
ha il Natale, se si vuol cancellarlo dalla memoria?
Come mai
genitori e nonni, che sostengono di non credere, vanno ad applaudire figli e
nipoti, laddove ancora resiste la tradizione dei cori o delle recite
scolastiche?
E per
quale ragione riempiono il frigorifero e la dispensa di ogni ben di Dio, se non
credono nel Natale? Ovvero, pur dichiarandosi non credenti, sbuffando per
queste feste che “rompono”, alla fine agiscono, come fanno i veri credenti ,in
questo Bambino che sta per nascere. E’ un controsenso che stride parecchio, e
che mi fa “incazzare di brutto”! Se almeno fossero coerenti con la loro laicità,
potrei anche non prendermela. Ma no, invitano amici e parenti, o vanno a
trovare parenti e amici, si scambiano doni, si abbuffano di panettone o i dolci
tipici natalizi del luogo, organizzano vacanze festose. Ma, mi chiedo, a quale
festa inneggiano? Cosa festeggiano? Ma soprattutto, Chi festeggiano? Perché si
scambiano gli auguri? Auguri per cosa? Per una nascita alla quale non credono? E brindano? Per chi sollevano i calici? Per qualcuno che secondo loro non c’è?
Non li
capisco. Mi rifiuto di accettare una simile ipocrisia.
Si è mai
visto un musulmano che non festeggi il Ramadan ricordando il Profeta Maometto?
Che non preghi cinque volte al giorno Allah Akbar?
Si è mai
sentito di un buddhista che non segua i riti del suo credo, e non veneri
Siddharta? O di un ebreo che attende ancora il suo Messia?
Solo noi
cristiani siamo diventati tiepidi, o freddi, quando non addirittura
miscredenti, in nome di una laicità che altro non è, se non un modo per prendere le distanze da una fede
che un tempo era fondamentale nella vita di ogni persona?
Una fede
che teneva vivo l’amore in famiglia, l’attenzione per l’altro, per il diverso,
per il bisognoso? Una fede che teneva alti i valori morali? Quel Bimbo ha
tracciato da millenni una linea netta, ben marcata, come divisione tra il bene
e il male. Quel Bimbo ha indicato la via sicura per la Pace, per l’Amore reciproco.
E’ stato un grande Maestro. E posso anche capire coloro che non credono si
tratti del Dio incarnato del cristianesimo, ma è pur sempre stato un pedagogo
di somma sapienza.
Ora c’è
il disfattismo che impera. Le famiglie si sciolgono. Le vite, fin dal
concepimento, valgono niente. Si uccide per questioni di viabilità, di rapporti
di vicinato, di gelosia, di tensioni mal sopportate. Non c’è più pazienza,
comprensione, ma soprattutto Perdono.
E sì,
certo, questo Bambino è un intralcio, con
quel suo ditino puntato contro il male che dilaga nel mondo.
Ci
ostacola nel fare ciò che il nostro egoismo ci suggerisce. Dà molto fastidio.
Allora cancelliamolo, diciamo pure che non è mai nato, che è un’invenzione
della Chiesa, che non è un Maestro di vita, tanto meno il Figlio di Dio. Mettiamolo
di nuovo sulla Croce. Così piccolo e indifeso, appena nato, lo buttiamo nella
spazzatura, come tante, troppe madri fanno, appena partorita la loro creatura.
Sì, Gesù
Bambino è colui che ci ha dettato delle regole, delle regole sapienti, che
ci insegnano il rispetto per il prossimo, il perdono, l’Amore. E oggi, più che
mai, rispetto, perdono e Amore sono da recuperare.
Eppure il
Natale ha perso il suo senso più profondo. Viene bistrattato.
Vi chiedo
coerenza. Per favore, siate coerenti con
voi stessi. Se per voi quel Bambino non deve nascere, perché il Natale non v’interessa,
mi sta bene. La scelta è vostra, il libero arbitrio vi appartiene.
Ma quel
giorno per voi è un giorno lavorativo, poiché non cade di domenica, e quindi
andate a lavorare, andate a scuola, pranzate come tutti gli altri giorni, senza
particolari cibarie, non scambiatevi doni, non invitate parenti e amici.
Vivetelo come se Gesù non fosse mai nato e non fosse quindi la Sua festa.
In questo
caso, m’ inchino alla vostra coerenza.
Però
siete solo degli ipocriti. Come coloro che ci governano. Con la bocca dite una
cosa, che fa a pugni con i fatti.
Auguro un
Buon Santo Natale a coloro che accolgono questo Bambino Salvatore del mondo.
Auguro di
cuore agli ipocriti, che imparino a leggere in loro stessi, così da vivere con
coerenza le loro scelte. E che il Signore che sta per nascere, che è Luce del
mondo, rischiari le loro tenebre. Buon Non Natale per loro!
Danila
Oppio