Cari fratelli e sorelle nel Carmelo Secolare: Pace e Speranza!
Sono molto lieto di rivolgermi ancora una volta a tutti voi, fratelli e sorelle del Carmelo Secolare di tutto il mondo, famiglia in cammino, in ascolto della Voce del Signore nell’oggi della nostra storia. Questa lettera che vi indirizzo è centrata su un evento: i vent’anni delle Costituzioni OCDS, che sono molto più di un testo legislativo e organizzativo, in quanto racchiudono un progetto di alleanza in permanente rinnovamento e aggiornamento.
Fin dalla sua fondazione in Terra Santa, il Carmelo ha fatto propria una spiritualità basata sullo spirito del profeta Elia, in compagnia della Vergine Maria e nell’ossequio di Gesù Cristo. Al centro del carisma carmelitano ci sono la preghiera e la contemplazione, vissute in comunione- comunità. Questa spiritualità ha ispirato generazioni di uomini e donne in ogni parte del mondo; ha offerto loro una motivazione, un cammino di santità nella loro ricerca dell’unione con Dio.
Ma sono stati il genio e l’esperienza di santa Teresa di Gesù, insieme al primo Carmelitano Scalzo, san Giovanni della Croce, che hanno plasmato un’identità e un carisma che, innestati sull’antico tronco del Carmelo, definiscono e ispirano la vita del Carmelitano Scalzo Secolare oggi. E sappiamo che il tesoro della spiritualità e la ricchezza del cammino di Teresa e Giovanni non sono esclusivi o destinati solo a religiosi e religiose, frati o monache, ma nella loro essenza suscitano un’esperienza di Dio e tracciano un itinerario di preghiera in fraternità, che fonda anche la bellezza della vocazione laicale e secolare in comunità.
Il carisma di una famiglia religiosa non è definito né si esaurisce nei soli fondatori, ma si arricchisce e si riattualizza continuamente nell’esperienza di nuovi figli e figlie che, attingendo all’esperienza del fondatore non con un’imitazione pedissequa ma con fedeltà creativa, si lasciano oggi illuminare dallo Spirito per vivere, con freschezza, la passione, il rischio e la grazia che ispirarono i fondatori. Oggi abbiamo un urgente bisogno di ascoltarci l’un l’altro, laici, monache e frati, affinché il carisma sia ancor più vivo e dia vigore alla nostra identità nell’oggi della nostra storia. Non abbiamo paura di ascoltarci!
La spiritualità teresiana e carmelitana ha arricchito la vita della Chiesa e le ha dato grandi santi e sante che testimoniano che è possibile per ogni cristiano vivere quest’amicizia e unione con Dio con profondità e pienezza. Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto che «tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità» (cfr. Lumen Gentium, 40). Voi, Carmelitani Secolari di tutto il mondo, siete per me una testimonianza viva di questo carisma, vivendo alla presenza di Dio, testimoni del suo amore e della sua misericordia.
Oggi vogliamo ricordare un evento importante della nostra famiglia carmelitana. Vent’anni fa, il 16 giugno 2003, la Congregazione (ora Dicastero) per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica approvava il testo delle Costituzioni dell’Ordine Secolare, dopo averle attentamente esaminate, e affermava: «Che il nuovo testo delle Costituzioni dell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi sia un mezzo veramente efficace, affinché i suoi membri possano rinvigorire sempre più la loro consacrazione battesimale nelle situazioni concrete di vita familiare, sociale, civile ed ecclesiale» (cfr. Decreto, Prot. 228 - 1/2003). Attraverso questo decreto, la Santa Madre Chiesa attesta che la vocazione al Carmelo Secolare è realmente un cammino di santità.
Le Costituzioni dell’Ordine Secolare, che enunciano gli elementi costitutivi della sua vocazione, aiutano il Carmelitano Secolare a comprendere e vivere pienamente la sua vocazione di amore e di servizio nella Chiesa e nel mondo. Le Costituzioni sono divise in sette parti:
1. Identità, valori e impegno.
2. La sequela di Gesù nel Carmelo teresiano laicale.
3. Testimoni dell’esperienza di Dio e la comunione fraterna. 4. Al servizio del progetto di Dio.
5. Con Maria, Madre di Gesù.
6. Formazione alla scuola del Carmelo.
7. Organizzazione e governo.
I. IDENTITÀ, VALORI E IMPEGNO
I Carmelitani Secolari riconoscono la propria identità nella spiritualità teresiana e carmelitana. Un centro, a partire dal quale possono vivere la loro vocazione alla santità nel mondo; essi «sono figli e figlie dell’Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo e di Santa Teresa di Gesù» (C [= Cost. OCDS] 1). Tale identità li accompagna in tutti gli ambiti della loro vita, li aiuta ad avere una prospettiva cristiana e carmelitana. I Carmelitani Secolari trovano la loro ispirazione principalmente nella vita e nell’esempio della Vergine Maria, di San Giuseppe, di Santa Teresa di Gesù, di San Giovanni della Croce e del profeta Elia, e sono chiamati alla comunione con Dio e con i fratelli e le sorelle. Ogni Carmelitano Secolare si impegna, attraverso la sua promessa, a vivere una vita di preghiera, di comunione e di servizio nell’Ordine, nella Chiesa e nel mondo, a partire dalla propria identità carmelitana.
Nel suo libro Welcome to the Secular Order of Discalced Carmelites, P. Aloysius Deeney OCD, sottolinea che «un aspetto importante di quest’impegno è l’impegno verso la comunità. Una persona che desidera essere membro dell’OCDS dev’essere in grado di fare comunità, di appartenere a un gruppo che si dedica a uno scopo comune, di mostrare interesse per gli altri membri, di essere solidale nella ricerca di una vita di preghiera e di saper ricevere l’aiuto degli altri»1.
Questa identità e questi valori sono un’eredità dinamica, viva, che ogni giorno si approfondisce e si riscopre. Essa rimanda a un fuoco ardente e una fonte viva, e chi non brucia in questo fuoco e non beve a questa fonte ogni giorno, tradisce l’eredità. La fedeltà è oggi, ora, qui. Nell’amore non si vive di rendita, e tutta la memoria del passato è per amare adesso.
1 Aloysius Deeney, Welcome to the Secular Order of Discalced Carmelites, ICS Publications, Washington, 2009, p.17
II. LA SEQUELA DI GESÙ NEL CARMELO TERESIANO LAICALE
L’invito di Gesù è permanente: «Vieni e seguimi» (cfr. Lc 18,22; Mt 16,24; Mc 1,17; Lc 9,23). Per un Carmelitano Secolare «Cristo è il centro della vita e dell’esperienza cristiana. I membri dell’Ordine Secolare sono chiamati a vivere le esigenze della sequela in comunione con Lui, accettando i suoi insegnamenti e consegnandosi alla sua persona» (C 10), innamorandosi di Gesù, ascoltando la sua Parola, crescendo ogni giorno nell’intimità con Lui e conformandosi al suo desiderio e alla sua volontà, desiderando di conoscerlo ogni giorno di più e ascoltando i battiti del suo Cuore, come il discepolo amato. I Carmelitani Secolari sono disponibili a condividere con chiunque la loro esperienza di Dio, testimoni di Gesù vivo e risorto, che è capace di trasformare la vita di chi confida in Lui, di chi si lascia guardare e amare da Lui.
III. TESTIMONI DELL’ESPERIENZA DI DIO E LA COMUNIONE FRATERNA
Tutti siamo chiamati ad «andare in tutto il mondo ad annunziare la buona novella» (Mc 16,15). Gesù ci invia a proclamare che «Dio è amore» (1Gv 4,16), che c’è speranza, che abbiamo un Dio che ci accompagna e ci ha amati al punto che, nella pienezza del tempo, «ha mandato suo Figlio» (Gal 4,4). Dobbiamo smettere di aver paura di dire ciò che Dio ci ha regalato. I primi discepoli non avevano fatto grandi studi, avevano frequentato la scuola dell’intimità con Gesù, erano passati per l’esperienza pasquale, e si erano lasciati rifare con Maria nell’esperienza della Pentecoste. Ognuno di loro si è convertito, con i suoi doni e limiti, in tramite di Gesù per il mondo.
Tuttavia, prima di uscire nel mondo per annunciare che quest’amore trasforma e guarisce, anche noi ci immergiamo in questa esperienza personale, per essere testimoni dell’amore di Dio che ci è stato donato per grazia e annunciarlo al mondo con coraggio e semplicità, più con la vita che con le parole, ma anche col silenzio, la contemplazione e le parole. È essenziale curare e coltivare la vita di preghiera, «tempo in cui stare con Dio e irrobustire la relazione con Lui, per essere veri testimoni della sua presenza nel mondo» (C 21). Attraverso la preghiera, la contemplazione, la fraternità e l’attività apostolica, i Carmelitani Secolari testimoniano la loro amicizia con Gesù Cristo e mostrano la loro prima missione, che è quella di essere una vera comunità orante, in cammino e missionaria: «La Comunità locale dell’Ordine Secolare del Carmelo Teresiano, segno visibile della Chiesa e dell’Ordine, è un ambito per vivere e promuovere la comunione personale e comunitaria con Dio in Cristo e nello Spirito e con gli altri fratelli» (C 24a).
Ricordiamo che questa è la nostra prima missione e apostolato: l’esperienza viva di quanto ci è stato donato. Non le tante parole e discorsi: tante riunioni con conversazioni interminabili, o discussioni sterili e spesso ideologiche, fatte di prese di posizione, invece di un’umile apertura all’ascolto della volontà di Dio, in una Lectio Divina che parte dal silenzio, dalla vita, e cerca la verità, senza autodifesa. Soprattutto, il Carmelo non è una scuola di idee sicure o di dottrine blindate, ma una scuola di esperienza di Dio e di gratitudine, di creatività e di entusiasmo che nasce dallo Spirito Santo. Quando si dialoga cercando la verità, senza interesse ideologico e con il desiderio di capire, dinanzi a Dio, in qualche modo la verità si fa strada. «Le idee non si impongono, ma si propongono», diceva papa Giovanni Paolo II (Incontro con i giovani, Base Aérea de Cuatro Vientos, Madrid, 3 maggio 2003). Coltiviamo un dialogo senza imposizioni e senza paura di lasciar parlare il cuore, creando un clima di fiducia, senza silenzi feriti, prendendo il tempo per l’ascolto autentico e il silenzio condiviso.
IV. AL SERVIZIO DEL PROGETTO DI DIO
La vocazione al Carmelo Secolare ha una dimensione missionaria. Dalla sua relazione di amicizia con il Signore nasce il suo desiderio di condividere quest’esperienza con l’Ordine, con la Chiesa e con il mondo intero: «La vocazione dell’Ordine Secolare è veramente ecclesiale» (C 26). Per questo motivo il servizio alla Chiesa è parte fondamentale della sua chiamata. Santa Teresa di Gesù fondò il Carmelo Scalzo proprio per aiutare e costruire la Chiesa, a partire dalla propria realtà. I Carmelitani Secolari prestano particolare attenzione al servizio nella diocesi locale in cui si trova la loro comunità, i cui membri promuovono la comunione con il vescovo e con i fedeli della diocesi. Il Carmelitano Secolare porta con sé il carisma carmelitano ovunque si trovi.
Nel suo libro L’Ordine Secolare del Carmelo Scalzo: Regola, Costituzioni e Commentario, P. Pedro Zubieta OCD sottolinea che «il fedele laico, membro dell’Ordine Secolare, si obbliga a vivere l’impegno della santità evangelica nel mondo e con i mezzi propri del laico: l’amore coniugale e familiare, l’uso dei beni temporali in senso evangelico, le responsabilità proprie del laico nella famiglia e nella società, affrontando con fiducia le sfide della vita, le contrarietà e le difficoltà ogni giorno. Trasformare il mondo dal suo interno, come il buon lievito evangelico» (2003, pp. 56-57). Il sentirsi parte dell’Ordine Secolare e la formazione ricevuta, offrono ai Carmelitani Secolari la forza e la motivazione per perseverare («determinata determinazione») nella preghiera e nel servizio apostolico.
Vi invito ad essere creativi nella diffusione della spiritualità carmelitana. Possiamo collaborare insieme, in molti ambiti, ciascuno a partire dal proprio stato di religioso o laico, ma apportando la propria specificità. Senza paura di arricchirci a vicenda. I laici non sono i chierichetti dei frati: voi siete dei portavoce maturi del carisma, testimoni qualificati, umili e docili allo Spirito, ma capaci di ricreare la spiritualità del Carmelo con iniziative nuove, senza arroganza puerile, senza autosufficienze maldestre. Siamo tutti, in quest’ora, canali di un carisma che è stato donato a tutti noi, per farlo risplendere. Aiutiamoci a vicenda a mettergli le ali, discernendo insieme ciò che lo Spirito ci suggerisce. Non abbiate paura di proporre e ascoltare, di rischiare e di riconoscere ciò che dev’essere migliorato e fatto crescere! Non predichiamoci addosso!
V. CON MARIA, MADRE DI GESÙ
Fin dalle sue origini, l’Ordine del Carmelo è stato accompagnato dalla presenza amorosa di Maria, venerata sotto il titolo di Vergine del Monte Carmelo. A lei fu dedicata la prima chiesa edificata nell’Ordine, il cui nome ufficiale è: Frati Scalzi della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. La Vergine Maria accompagna il Carmelitano Secolare e «si rende presente in modo speciale, soprattutto come modello di fedeltà all’ascolto del Signore nel suo atteggiamento di servizio a Lui e agli altri» (C 4). Pertanto, la vocazione al Carmelo Secolare non può essere compresa senza la presenza della Vergine Maria. Essa è una madre che protegge e si prende cura, una maestra che guida, incoraggia, educa, una sorella e un’amica che accompagna e ispira un modello di comunità. Maria è sempre presente in ogni circostanza della vita.
L’icona mariana che ispirò fin dall’inizio i primi Carmelitani fu quella della Vergine della Visitazione che, portando il mistero di Dio nel suo grembo, si mette in cammino per servire sua cugina Elisabetta. Immagine perfetta della contemplazione. Il Carmelitano Secolare è, come Maria, un contemplativo, “pellegrino della fede” che, custodendo e meditando ogni cosa nel suo cuore (Lc 2,19), lascia che Dio illumini a suo tempo, al momento opportuno, ogni evento della vita. Anche noi vogliamo scoprire Dio vivo nell’oggi della storia, discernendo insieme le sue vie e ascoltando, come Maria, il desiderio di Dio per costruire il suo Regno sulla terra. Invito tutto il Carmelo Secolare, in quest’ora, a riscoprire la presenza di Maria nella nostra vita, a rinnovare l’esperienza e la spiritualità mariana dell’Ordine, ad evangelizzare la devozione e ad intensificare una teologia mariana profonda, lucida e creativa, che ci impegni in un progetto di famiglia in comunione, e di cura della dignità dei suoi figli. Ritornare a Maria perché il Carmelo si rinnovi. Aiutatemi a rinnovare quest’esperienza mariana dell’Ordine, perché Lei ci ravvivi e ci renda sempre più suoi figli nel Figlio!
VI. FORMAZIONE ALLA SCUOLA DEL CARMELO
L’impegno di rendere presente Gesù Cristo nel mondo e di condividere con tutti l’esperienza personale dell’amicizia con Lui, comporta un’autentica vita di preghiera e una formazione integrale (umana, spirituale, psicologica). La formazione nel Carmelo Secolare è una parte essenziale e necessaria: «L’obiettivo centrale del processo di formazione nell’Ordine Secolare è preparare la persona a vivere il carisma e la spiritualità del Carmelo nella sequela di Cristo, a servizio della missione» (C 32). Le diverse tappe della formazione del Carmelitano Secolare lo aiutano ad approfondire gradualmente la sua identità e la sua vocazione per poter servire la Chiesa e il mondo. Gli aspetti fondamentali della sua formazione sono la dimensione umana, cristiana e carmelitana. Attraverso di essi, il Carmelitano Secolare si prepara ad essere un vero discepolo di Gesù e a servire i suoi fratelli e sorelle nell’Ordine, nella Chiesa e nel mondo. Il primo agente della formazione è la persona stessa, aiutata dalla comunità per poter rispondere alle ispirazioni dello Spirito Santo.
La formazione non finisce mai. Ci educhiamo l’un l’altro in un atteggiamento di umiltà che ci mantiene sempre nella condizione di crescita e nell’obbedienza fedele e matura, cioè nell’ascolto attento dei fratelli e della Chiesa. A volte si osservano atteggiamenti di autosufficienza o di un certo possesso della verità, che non corrispondono allo spirito teresiano. Per tutta la vita Teresa si è lasciata ammaestrare, non riteneva di essere in possesso della verità, trepidava ogni giorno chiedendo luce e pregava incessantemente invocando lo Spirito Santo. Non siamo fondamentalisti del terreno già misurato o delle verità che abbiamo conquistato: facciamoci ogni giorno apprendisti dell’essenziale, felici di quanto abbiamo da imparare e scoprire.
VII. ORGANIZZAZIONE E GOVERNO
I Carmelitani Secolari sono presenti in 95 Paesi. Appartengono giuridicamente alla Circoscrizione dei frati Carmelitani Scalzi in cui si trovano, e «il Consiglio, formato dal Presidente, da tre Consiglieri e dal responsabile della formazione, costituisce l’autorità immediata della comunità. La responsabilità primaria del Consiglio è la formazione e la maturazione cristiana e carmelitana dei membri della comunità» (C 46). Suoi legittimi superiori sono il Preposito Generale dell’Ordine e il Superiore maggiore della Circoscrizione. L’Ordine Secolare cerca sempre la comunicazione con le altre comunità OCDS della propria regione e con i frati e le monache del Carmelo Scalzo, testimoniando la comunione fraterna, poiché i tre rami dell’Ordine formano un’unica famiglia (Cfr. Dichiarazione sul carisma carmelitano-teresiano, nn. 43-44).
È insito nella natura di una famiglia religiosa e dello spirito religioso ed evangelico, non ambire cariche e non volere a tutti i costi occupare posizioni o avere potere. Non è un atteggiamento proprio del Carmelo pensare che io sia l’unica persona che può guidare la comunità. Accolgo con gioia, quando il momento arriva, un cambio di governo e non fomento schieramenti e dialoghi di parte. In questo momento del Carmelo chiedo a tutti di lavorare per sradicare ciò che non unisce e ciò che non genera dinamiche di comunione nella comunità, individuando in ogni comunità la ferita e la frattura delle divisioni. La vera esperienza di Dio produce comunione. La ‘mondanità spirituale’, di cui ci parla papa Francesco, può insinuarsi in noi sotto le spoglie dello zelo per la comunità, quando si tratta di autoaffermazione e di sindrome dell’indispensabilità. Abbiate cura di creare un ambiente di sana esigenza, nella libertà.
PER IL BENE DELLA CHIESA, DELL’ORDINE E DEL MONDO
Le Costituzioni del Carmelo Secolare sono state approvate per il bene non solo dei membri dell’Ordine Secolare, ma anche per quello dell’Ordine, della Chiesa e del mondo. Il carisma carmelitano-teresiano è un dono ricevuto da Dio, che non è solo per coloro che appartengono all’Ordine, ma perché sia condiviso con il mondo intero. Ogni Carmelitano Secolare è un annunciatore della Buona Novella del Vangelo e attraverso la sua vita di preghiera e di apostolato compartecipa il suo carisma e la sua identità col mondo intero. Il Carmelo Scalzo Secolare continua ad attrarre numerosi uomini e donne che si sentono chiamati a far parte di questa grande famiglia e si impegnano, come dice santa Teresa di Gesù, ad «andare di bene in meglio (Fondazioni 29,32), essendo fedeli alla propria vocazione. Questa fecondità del Carmelo è una grande gioia per me e per tutto il Carmelo. Quando visito qualche comunità del Carmelo Secolare, mi riempie di entusiasmo e mi colpisce molto constatare la gioia e la vitalità della vostra appartenenza al Carmelo.
Auspico di cuore che il Signore continui a benedirvi nella vostra vocazione, nella passione e nell’amicizia con Gesù, nella preghiera e nella vita fraterna, nell’amore e nel servizio nella Chiesa e nel mondo, nell’intimità con Maria, e che attraverso le vostre Costituzioni possiate continuare a camminare sotto la protezione della Vergine del Carmelo, Stella del Mare e di san Giuseppe, nell’ossequio di Gesù Cristo, glorificando Dio con la vostra vita.
Grazie a tutti coloro che, in quel tempo, elaborarono le Costituzioni, a tutti voi che le vivete ogni giorno, a coloro che verranno. Prego per ogni comunità. Iniziamo oggi di bene in meglio, rendendo grazie per questa preziosa eredità ricevuta.
A tutti voi, miei fratelli e sorelle, una benedizione e un fraterno abbraccio.
P. Miguel Márquez Calle, OCD Preposito Generale
15 agosto 2023
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