AFORISMA

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sabato 5 agosto 2017

Il Cardinale Dionigi Tettamanzi è tornato al Padre

Il Cardinale Dionigi Tettamanzi è tornato al Padre.

E' morto stamani all'età di 83 anni, dopo una lunga malattia, il cardinale Dionigi TettamanziArcivescovo di Milano dal 2002 al 2011, il cardinale si è spento nella Villa Sacro Cuore, la 'Casa di spiritualità della Diocesi', a Triuggio, in Brianza, dove si era ritirato dopo la fine del mandato.
Tettamanzi è morto stamani a Villa Sacro Cuore, in Brianza, non lontano da Renate, il paese dove era nato il 14 marzo 1934. Accanto al cardinale c'erano i familiari e Marina, la storica assistente.
Ieri il cardinale Angelo Scola e il neo eletto arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, avevano diffuso una nota per spiegare che le condizioni di Tettamanzi si erano "particolarmente aggravate" e per invitare la comunità diocesana a pregare per lui.


Mi piace ricordarlo, nella foto qui sopra, insieme ad un altro nostro grande Cadinale, Carlo Maria Martini.
Entrambi li ho conosciuti, e ho stretto loro la mano, in alcune occasioni in cui sono venuti per visite pastorali alla Parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù, a Legnano. Ma anche in altre circostanze. Carlo Maria Martini ha cresimato a Castellanza,  presso la parrocchia di S. Giulio, il mio figlio minore. 
Il Cardinale Tettamanzi ha celebrato una Messa per i medici, sempre presso la parrocchia del Frati Carmelitani e ho potuto parlare con lui, poiché ero presente in rappresentanza di mio suocero, che fu medico, e che da molti anni è deceduto. Inoltre ha celebrato una Messa solenne, per il 50° anniversario della fondazione della nostra Parrocchia. svoltosi nel 2014.
Il Cardinale ha officiato la Messa per il cinquantesimo di fondazione: proprio l'8 dicembre 1964, il Santuario veniva elevato per volere di Papa Paolo VI.
«Quando c'è una situazione di crisi, si è davanti ad una sfida con la necessità di una maggiore solidarietà verso gli altri. Bisogna essere disponibili verso il prossimo: per la risoluzione dei problemi ci sono sì le istituzioni, ma si giunge anche al punto in cui ognuno deve intervenire». Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, ha officiato la messa per il cinquantenario di fondazione della parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù. Nell’Altomilanese la crisi ha colpito duramente e Tettamanzi con il Fondo Famiglia e Lavoro della Diocesi è stato tra coloro che con i fatti si è dato da fare. Ogni giorno alla parrocchia dei Frati carmelitani scalzi legnanesi si è saputo sempre rispondere con una solidarietà concreta ed efficace.
Ora la parrocchia compie 50 anni: proprio l’8 dicembre del 1964, il santuario di Santa Teresa del Bambin Gesù veniva elevato a parrocchia per volere di Papa Paolo VI, che già quando era stato arcivescovo di Milano aveva auspicato questo importante passaggio. «Per me - ha esordito nella sua omelia il cardinal Tettamanzi rivolto ai fedeli che hanno gremito la chiesa - è un grande piacere ritrovarmi qui per celebrare questo cinquantenario. Cinquant’anni sono ormai alle spalle e il pensiero corre a tante figure protagoniste di questa storia, come il novello beato Paolo VI che volle fortemente la costruzione di questa parrocchia anche quando salì al soglio pontificio, all’allora cardinal di Milano Giovanni Colombo che la consacrò, ai padri carmelitani scalzi che si sono succeduti, a tutta la comunità di fedeli». Quella di ieri non è stata solo un’occasione di ricordo di quanto avvenuto cinquant’anni fa e per festeggiare una ricorrenza importante per tutto il territorio legnanese. Il cardinale Dionigi Tettamanzi ha fatto appello anche alle energie e alla voglia dei fedeli di cambiare e di migliorare la parrocchia: «Questa deve essere anche l’occasione per mettere in atto un vero e proprio rinnovamento e un rilancio della comunità parrocchiale».
«Ogni parrocchia deve essere guidata secondo tre criteri - ha continuato il cardinale -: essere capaci di dedicarsi alla preghiera, sentirsi puri e immacolati, perché questo è il destino della vita terrena ed eterna cui dovere aspirare, ed essere pieni di grazia come Maria. Questo è il triplice augurio che formulo alle parrocchie perché essere cristiani non significa essere chiusi in se stessi e non guardarsi intorno, ma aperti a tutti gli altri. Significa vivere la propria fede in un modo non cristallizato, ma attraverso un atteggiamento in costante movimento verso coloro che incontriamo ogni giorno».
di Luca Di Falco
DURANTE LA VISITA PASTORALE AL DECANATO DI LEGNANO
Dalla lettera pastorale:
Della mia visita ricordo con gioia anche l'incontro con le consacrate, presenti in buon numero nel vostro Decanato, al Carmelo di Legnano. Le ringrazio per la preziosa testimonianza di preghiera e per il contributo che molte offrono nel campo educativo, nei settori della carità e dell'assistenza sanitaria. Vorrei esortarle ad essere ancora più partecipi della pastorale ordinaria delle parrocchie del Decanato. 
Nella speranza di aver fatto cosa gradita ai fedeli della Parrocchia di S. Teresa del Bambino Gesù e ai Carmelitani tutti, ho voluto racchiudere questo breve ricordo del Card. Tettamanzi in questo articolo.
Danila Oppio ocds

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