Sono nata a Vermiglio, un paese situato a 1300 m. nelle Alpi del Trentino, in una famiglia numerosa e contadina nel 1941, durante la seconda guerra mondiale. Qui tutti si conoscevano e si aiutavano a superare le difficoltà della guerra e la povertà in cui molti vivevano. La bellezza della natura, i colori delle nuvole che giocano tra le cime delle montagne, i ghiacciai, i fiori, le foreste di larici ed abeti, l'acqua dei ruscelli che rumorosa scende veloce dalle montagne: sono immagini scolpite per sempre nel mio intimo.
A Milano ho frequentato il liceo artistico Beato Angelico e la facoltà di Architettura.
All'Università Cattolica di Milano ho frequentato con interesse i corsi di Scienze religiose e all'Ècole de la Foi di Friburgo, in Svizzera, due anni di studi biblici.
Scrivo icone da quando avevo 24 anni e considero questo l'impegno più significativo della mia vita.
Ho insegnato disegno e storia dell'arte al Liceo Scientifico e alla Scuola Media. Il contatto con gli adolescenti mi ha sempre entusiasmato e aiutato ad approfondire il mio lavoro di iconografa. E' per loro, per le loro famiglie, oltre che per la gente della strada, che scrivo le mie icone.
Con le esposizioni fatte finora in Italia e all'estero il mio obiettivo è quello di mostrare attraverso l'icona un qualcosa che riempia il cuore di speranza e gli occhi di bellezza. Grazie anche a molti amici, le mie icone sono ormai diffuse un po' ovunque, sia in Europa sia negli altri continenti.
Per tre volte ho rappresentato l'arte italiana a Londra nell'esposizione mondiale Art in action, dove viene invitato un solo artista per nazione.
Lo stato di Malta, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura, ha ospitato le mie icone nel Museo Nazionale.
Quest'anno per la prima volta ho potuto presentare in diverse esposizioni e conferenze le mie opere in Giappone. Ho sentito tanto apprezzamento per quest'arte che ha più di un punto in comune con l'antica arte giapponese.
Dedico questo libro al popolo giapponese, alla sua delicatezza e sensibilità, come piccolo contributo nella nostra comune ricerca di quella bellezza che, come diceva Dostoievski, salverà il mondo.
Sono rimasta colpita da questa pittrice di icone, dal fatto che lei si definisce una SCRITTRICE di icone, poiché con i suoi pennelli, trasferisce le Sacre Scritture direttamente sul legno, attraverso una lettura spirituale molto profonda. Da carmelitana, tra i meravigliosi dipinti iconografici, ho scelto "Maria Madre di Dio della Tenerezza" ed il Profeta Elia, che, nella tradizione cattolica,è il modello dei contemplativi e dei monaci. L'ordine del Carmelo, sorto nei luoghi in cui Elia visse e svolse la sua missione, lo considera proprio padre e ispiratore.
Varrebbe la pena ammirare tutte le opere della pittrice, e magari, perché no, acquistarne qualcuna! Il suo recapito telefonico o elettronico lo potete trovare in internet, semplicemente digitando LINA DELPERO.
Anche io mi sono fermata un attimo, quando ho letto "scrivo icone".
RispondiEliminaLa tradizione iconografica presta molta attenzione alla "preghiera" che conduce poi alla realizzazione dell'opera d'arte.
Conserva ancora quella stretta connessione tra il pregare e il dipingere quello che servirà per illustrare una realtà di fede.
Dire che l'opera si scrive è quindi insolito, ma in effetti fa capire che poi, realmente, l'icona deve essere "letta" e non soltanto guardata distrattamente.
Buona giornata:)
Mi è piaciuta molto la tua analisi! Un commento che completa il mio post e anche la breve biografia dell'autrice. Grazie!
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