NAGASAKI DEL MIO CUORE
Cari Bulgnèis,
e così di mesi ne sono passati parecchi da quando ci siamo ritrovati nel Salone del Corpus Domini per un ultimo saluto! Sono tornato in questo arcipelago "ballerino". L’altra notte, poco prima dell'una, è cominciata la danza. Mi ero appena svegliato. Il primo pensiero è stata una preghiera all'Altissimo. Poi ho subito guardato la finestra, che dà sulla terrazza, pronto a fare un balzo qualora le pareti dessero segno di cedimento. E invece tutto si è risolto per il meglio. Era una scossa del terzo grado (della Scala Richter): una bazzecola in confronto a quella del quinto, già sperimentata altre volte! Ma di giorno è tutt'un’altra cosa!
Comunque, tra pochi giorni “emigro” in un'altra isola, dove i terremoti sono meno frequenti. In compenso c'è, anche se un po’ distante, il vulcano Aso, il più attivo del Giappone. Quest’anno da … duecento giorni fa gli straordinari, vomitando cenere ed altro sulla città vicina! Certi giorni occorrono le ruspe per liberare le strade, perché i badili sono insufficienti, e debbono chiudere gli aeroporti a causa della scivolosità delle piste. Tra I ‘altro è una zona dove piove moltissimo e quindi potete immaginare che risottino venga fuori!
Nel fare i bagagli ho rivisto le numerose lettere ricevute fino all'ottobre '87 (il periodo successivo non lo calcolo, perché c'è stato solo del grande... vuoto epistolare!). E mi son detto: solo a calcolar le spese postali, con il ricavato si poteva costruire qualche capanna accogliente nel Terzo Mondo! Penso quindi che nell'aldilà dovrò fare parecchia anticamera, Sono l'ombra dell'ombra dei Missionari di un tempo, che partivano… sapendo di non poter più tornare! Quelli erano sacrifici! Altro che i miei…
A maggio ho battezzato la mia prima catecumena, una trentenne, dopo un corso catechistico durato quasi due anni. La definisco una “martire" e se non è perita sotto gli strazi del mio giapponese … lo si deve solo alla grazia del Signore!
In agosto ho dovuto accompagnare un po' in giro un confratello americano di passaggio, facendo da interprete. Qui in agosto c'è solo da crepare dal caldo. E meno male che lo ha capito anche lui! L'ho portato a Nagasaki, culla del cristianesimo in Giappone. Chissà perché, è l'unica città che mi attragga in Giappone. Mi par di respirare dovunque l'aria dei Martiri! E poi per la prima volta ti senti circondato dalle premure dei cristiani. Li trovi dovunque; da lontano già ti accennano il saluto!
II 9 agosto si commemorano le vittime della seconda bomba atomica. Ebbene, quella mattina ci rechiamo presto in chiesa (la parrocchia dei Francescani in periferia sulla collina). Sono le 5.45 e già una quarantina di fedeli stanno recitando le Lodi coi Religiosi. Quando usciamo per la Messa delle 6.00 il numero è salito a 75. Credevo di vedere solo vecchiette. Ed invece mi hanno impressionato gli uomini - operai ed impiegati - pronti per recarsi al lavoro. Come mi sono sentito stimolato dal loro esempio! E mi dicono che a Nagasaki è tradizione che alla vigilia delle Feste ci si confessi. Per questo la sera del giorno 8 ho visto tre Padri Francescani recarsi nei confessionali dalle 19 alle 21!
Alla Messa delle 18 in Cattedrale si è svolto il Pontificale. Alle 19.50 ha avuto inizio la fiaccolata dei cattolici fino al Parco della Pace. Eravamo circa 5.000 persone. Nelle manifestazioni civili ci sono discorsi. Qui invece solo silenzio e preghiera. E sapeste che impressione mi ha fatto percorrere le vie cittadine, recitando il Rosario e cantando inni mariani! -
Cara Nagasaki, nel mio cuore c'è posto solo per te! Stasera, ritrovandomi tra tanti volti oranti, non ho provato il solito smarrimento, quello di essere una goccia in un mare di incredulità. Tremila fiaccole nell'oscurità, ma un cuore solo, illuminato dal Cristo! Vi saluto. Vostro
P. Nicola Galeno
Colgo l'occasione per augurare un sereno compleanno all'autore, in questa ricorrenza che cade proprio oggi. Tanti auguri di cuore Padre Nicola!
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