Domani 4 gennaio il nostro caro VINCENZONE (1931-2016) sarebbe diventato ultra nonagenario. Fu il primo Parroco del Corpus Domini di Bologna, poi lo fu a Milano ed infine a Parma, dove ripetute ischemie cerebrali posero praticamente fine alla sua laboriosissima esistenza. Amava ricevere gli auguri e stavolta glieli mando ancora in Cielo! P
RICORDANDO PADRE VINCENZO PRANDONI
Mio caro Vincenzone, rideresti
di gusto nel sentirti dir che tu
fosti fin troppo precoce a tagliare
dei cento chili il traguardo ed invece
otto decenni e mezzi sol campasti...
Quando giocavi al pallone sapevi
sparare cannonate che tremare facevan
pur i pali della porta!
Come non ricordar le forsennate
camminate sui monti in Valchiusella?
Quanto cantar ci facesti! Nel sangue
avevi la passione musicale!
Chi scrive fu costretto ad imparare
a suonar con la forza dei castighi.
Le dita si muovevan stancamente
sulla tastiera, sapendo che gli altri
si stavan divertendo col pallone...
Eppure ti ricordo inginocchiato
in quella Cappellina cheraschese
quando pazientemente c’insegnavi
a far meditazione teresiana!
Un’altra tegola poi mi lanciasti
quando venisti a Parma trasferito:
dovermi interessare di ben quattro
periodici mensili! Gran tormento
divenne far il capo redattore...
Ma come non parlar della Corale
del Corpus Domini, che tu portasti
ai massimi livelli quando alfine
introducesti la polifonia?
Dal Ciel ci udiva pur Padre Beccaro!
Poi vennero quegli anni da Far West
nella periferia di Bologna,
quando dal fango nacque una Parrocchia,
che fece assaporar ai suoi fedeli
un’aria sempre tanto familiare!
Ci divisero poi ben diecimila
chilometri: a Milano tu tornasti,
mentre a metà degli anni Ottanta questa
barba fagocitata fu in Giappone...
Mai seppe la distanza raffreddare
questo nostro legame. Da te appresi
il genuino affetto ai parrocchiani,
che sempre tu sapesti far vibrare!
In Cielo ci diremo tutto quanto!
(Legnano 2-1-2022) Padre Nicola Galeno
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