AFORISMA

Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita
(Rita Levi Montalcini)

Nostra Signora del Carmelo

Nostra Signora del Carmelo
colei che ci ha donato lo scapolare

martedì 27 maggio 2014

in memoria di P. Redento Zanon

J M J T

Il Carmelo giapponese è in lutto
per l’improvvisa scomparsa
di P. REDENTO ZANON,
da tempo rientrato in Italia per malattia
dopo una permanenza
di oltre 60 anni in Missione

Il Signore lo ha chiamato a sé
direttamente dal sonno
nel Convento di Brescia.

Sono andato subito a spulciare
nel mio ricco archivio fotografico.
Mi è sembrata l’inquadratura migliore,
perché prefigura l’eterna primavera del Cielo...

IN MEMORIA DI P. REDENTO ZANON  


P. REDENTO E’ IL PRIMO IN PIEDI DA SINISTRA. AL CENTRO IL GENERALE P. AROSTEGUI (11-4-2005 AD UJI)
Un vecchio Missionario si congeda
davvero dolcemente dalla terra,
stupendosi di risvegliarsi in Cielo!

(Parma 26-5-2014), Padre Nicola Galeno




martedì 20 maggio 2014

Convegno del 10 maggio 2014 OCDS Provincia Lombarda

Nella giornata di sabato 10 maggio, le comunità OCDS della Provincia Lombarda, si sono riunite a Milano presso la parrocchia del Corpus Domini in via Canova 4, per vivere con gioia la giornata del Convegno Provinciale Lombardo. Relatore d’eccezione è stato Padre Alzinir Debastiani, Delegato Nazionale OCDS che ha guidato l’incontro  invitando tutti  a riflettere sul tema “LA GIOIA DEL VANGELO” NELLE COMUNITA’ OCDS e condividendo la sua esperienza di Delegato con l’OCDS nel mondo. per approfondire clicca qui 




lunedì 19 maggio 2014

POESIS: nuova silloge poetica di Tommaso Mondelli





















Eccoci di nuovo!  La Casa Editrice Gli Occhi di Argo ha appena pubblicato  la nuova silloge del prolifico poeta Cavaliere della Repubblica Tommaso Mondelli. A differenza delle precedenti raccolte, questa volta abbiamo voluto metterci un po' di colore in copertina. Quei Monti della Luna, spettacolari, sono legati a doppio filo ad un particolare periodo della vita dell'autore: la Seconda Guerra Mondiale.
A me ha affidato la cura della revisione - per la quale ne sono onorata - di scriverne la prefazione e di studiare, con l'Editore e il grafico, l'immagine di copertina che, ovviamente, riprende un versante della montagna alla quale il poeta ha dedicato la prima poesia, che qui riporto.



I Monti della Luna

Sui Monti della Luna
la piuma sul cappello
il tempo è certo bello
e ci trovi la fortuna.

L'aria, certo il Sole
e piuma già ti senti
di tutto ti contenti
e mancan le parole. 

E più tardi a giugno
udita hai la concione 
fu Giove, fu Plutone?
e in pancia un pugno?

E il Cielo s'oscurava
coi fuochi d'artificio
un nero con auspicio
l'Italia se n'andava.

Rossa è or la neve
uno schianto, è nera
già tanto se alla sera
la notte meno greve.

Come dicevo, ho avuto il piacere di curarne la seguente prefazione:

Prefazione  di Danila Oppio a Poesis – I Monti della Luna 
Ut pictura poësis, formulata dal poeta Quinto Orazio Flacco, tradotta letteralmente significa "Come nella pittura così nella poesia" (Orazio, A. Pisone, 361) a significare che "la poesia è come un quadro" o "un quadro è come una poesia". Applaudo l’autore, per la felice scelta del titolo Poesis alla sua nuova silloge. Il sottotitolo fa riferimento alla prima poesia di questa silloge poetica.

La produzione letteraria, ma soprattutto poetica, dell’immenso pensiero di Tommaso Mondelli, mi ha portato alla mente un’immagine, come  un’istantanea scattata tra i sentieri di montagna, affiancati da ruscelli saltellanti su di un letto di ciottoli levigati dall’incessante fluire delle sue acque.
 I versi dell’autore, come le fresche acque del torrente montano, rimbalzano ritmici e rimati, producendo suoni  armonici nell’anima.  Parlano delle realtà della vita, passata, presente e futura, e seppur alcuni accennano alla morte, attraverso urne e sepolture, il desiderio di libertà conduce la poesia verso praterie dove quel “polvere sei e polvere diverrai” si fa tutt’uno con la natura.
La poesia non sarà dunque ingabbiata in una fossa, ma volerà libera nell’aria, per divenire proprietà di ogni uomo, come ben diceva il grande poeta spagnolo Rafael Alberti, in quella sua ode: “Poetas andaluses”.
La lieve ironia, il tono spesso canzonatorio, danno la netta percezione di uno spirito battagliero, positivo, pronto ad accogliere anche il lato oscuro dell’umanità, come un fatto assodato, e quindi da dover accettare senza farne un dramma. Mondelli riesce così a trasformare una tragedia in commedia, e quest’ultima in una farsa, capace di far sorridere anche il peggiore dei pessimisti.
Ho letto diverse recensioni, scritte da poeti e scrittori, che accompagnano le sue precedenti sillogi poetiche, non vorrei quindi essere tacciata di plagio, se dovessi ripetere quanto già scritto da altri, ma che da subito, nel prenderne visione, l’ho sentito mio.
Tommaso Mondelli è uno scrittore e poeta che mi è piaciuto definire “L’Ultimo Cavaliere”, e questo non solo dettato dalla lettura dei suoi scritti, ma soprattutto dall’aver potuto costatare che anche nelle sue e-mail, non manca mai di stupire con espressioni di alto valore poetico, letterario e umanistico.
Di lui è stato detto tanto, uomo dalla vena poetica fertile, scrittura raffinata, ricca, forbita, poesia che commuove e svela una sapienza conquistata nella vita, ma anche attraverso studi approfonditi, tali da fargli conseguire ben tre lauree in età matura. Tommaso non se ne vanta, e forse neanche vorrebbe che ne facessi cenno, ma io credo che meriti pienamente un nostro plauso, poiché la sua forte volontà di apprendere cose nuove, la sete di cultura, lo rendano pienamente degno di grande rispetto.


Giurisprudenza
Titolo della tesi: "Il silenzio dell'Amministrazione" . E' un comportamento della Pubblica Amministrazione nei rapporti epistolari col cittadino che a questa si rivolge; allorché il rapporto è attivato, il fatto assume di per sé rilevanza giuridica sanzionabile.

Lettere
Titolo della tesi "Stato e società nel pensiero politico di Sturzo prima del 1919". Don Luigi Sturzo si colloca nelle vicissitudini post unitarie dello Stato italiano in una società segnata da turbolenze economiche e sociali e, nonostante il non expedit di Pio XI, fondò il Partito Popolare che De Gasperi fece proprio nel dopo guerra col nome di Democrazia Cristiana.

Filosofia
Titolo della tesi: “Struttura e significato dei riti di passaggio in Van Gennep”. Si tratta di una panoramica planetaria in cui sono evidenziate le manifestazioni che i singoli uomini, gruppi e popoli, rievocano con singolari riti, avvenimenti o cambiamenti personali di notevole significato

Tutto questo aiuta a comprendere appieno la personalità dell’autore, per meglio compenetrare lo spirito con cui si diletta, poetando, a far riflettere su atteggiamenti, scelte di vita e cause esterne che portano l’essere umano a manifestarsi per quel che è: spesso superficiale, a volte cialtrone, a volte riflessivo e ponderato, sofferente o colmo di speranza e allegria. Conoscerlo personalmente, dialogando con Mondelli, significa respirare aria salubre, come quella pulita delle montagne, ed è per questa ragione che ho esordito raccontando del ruscello, dove profondità di pensiero, saggezza, esperienza non offuscano in lui lo sguardo bambino ancora pronto a meravigliarsi di fronte allo sbocciare di un fiore, al tepore dei raggi del sole, e a salutare la notte facendo l’occhiolino alle stelle.
Questo mio ritratto, ancora in bozza, perché mancante di un’infinità di particolari che renderebbero il dipinto ancora migliore, descrive un uomo mite, umile e brillante, così che la conversazione con Tommaso diventa costruttiva, piacevole, e capace di trasmettere entusiasmo per la vita.
Conoscere Tommaso, attraverso i suoi scritti in prosa e poesia, e le sue lettere personali - di questo incontro devo tanto alla cara amica scrittrice e poetessa Laura Vargiu - é stato per me come strofinare la capocchia del mio fiammifero, che non voleva accendersi, e vederne scaturire una scintilla luminosa, che ora brilla eterna nell’universo.
Poiché ho trattato dei suoi scritti, è necessario che li enumeri. L’autore è stato molto prolifico, avendo ha già pubblicato con la Casa Editrice Gli Occhi di Argo le sette seguenti sillogi poetiche:
 Rime in libertà, Omnibus, Versi satanici, Poesie scelte, Versi sale e pepe, Rime al graffio, Canta che ti passa, oltre a due testi in prosa: Ricordi di un segretario comunale e Settimane bianche e crociere a costo zero.
Grazie Tommaso, per il dono del pensiero positivo che giunge a noi mediante i tuoi versi, con l’augurio che la tua vena poetica non debba mai esaurirsi.

Danila Oppio

domenica 11 maggio 2014

Il Papa e Santa Teresa del Bambino Gesù



Testimonianza del vescovo P. Fabien Raharilamboniaina

II 28 marzo scorso alle 10.30 sono staio anch'io dal Papa per Ìa visita "ad limina apostolorum" con gli altri vescovi del Madagascar. Eravamo in ventidue. Ognuno a suo turno si è presentato, io ero il quarto. Quando gli ho detto che sono carmelitano, il Papa ha preso subito la parola dicendoci che voleva farci una confidenza sulla sua esperienza con santa Teresa di Gesù Bambino. L'ha conosciuta nel 1991, quando ha chiesto alla Santina una grazia ed era stato esaudito. Ha poi approfondito la sua spiritualità e ha letto i suoi Manoscritti autobiografici. Da allora ha avuto modo di meravigliarsi per quello che Teresa ha fatto per lui. Lo ha sempre accompagnato, sino ad oggi.

Persino durante gli ultimi Esercizi Spirituali, in cui aveva una grande preoccupazione, gli ha dato un segno con cui Teresa gli ha detto di avere fiducia. Non aveva ancora formulato la sua preghiera che santa Teresa gli aveva già risposto. Ciò significa che Teresa risponde prima ancora che si domandi. È il modo di agire di Dio.

Il Papa ha parlato di questa sua esperienza per quindici minuti. L'indomani mattina sono stato a concelebrare con il Papa a S. Marta e sono andato a salutarlo dopo la celebrazione. Mi ha tenuto per ultimo e mi ha consegnato una pagellìna con una preghiera ed una foto di santa Teresa (quella in cui è vestita da Giovanna d'Arco). Mi ha chiesto di recitarla perché Teresa ci accompagna al di là delle nostre attese. L'ho ringraziato e gli ho promesso di pregare in quel modo, cosa che ho fatto non appena sono arrivato nella mia camera. Sono uscito poi per andare alla "Propaganda Fide" dove noi vescovi del Madagascar dovevamo incontrare il cardinale prefetto Filoni.


Il pullman era già pronto quand'ecco che il Papa mi manda a dire che mi vuole parlare. Ho saputo da lui stesso che mi aveva cercato più volte nella mia stanza al numero che occupavo. Non trovandomi, ha mandato un segretario e anche una guardia svizzera a pren
dermi. Una guardia svizzera mi ha accompagnato al secondo piano, dove il santo Padre apre la porta e si scusa di avermi chiamato e di accogliermi nella sua camera privata (e vestito semplicemente). Mi ha mostrato il suo appartamento veramente semplice. Mi ha anche fatto vedere le reliquie di santa Teresa e dei suoi genitori poste a fianco della sua scrivania. Le ha baciate e io ho fatto lo stesso. Abbiamo recitato insieme la preghiera a santa Teresa. "Affidati a S. Teresa, ti fa bene", mi ha detto. Santa Teresa, mi ha detto, usa dei mezzi semplici, meno che ordinari, per fare delle cose straordinarie. Alla maniera di Cristo che con la croce, che è niente, ha operato la salvezza del mondo. Teresa è diretta, efficace e rapida.


Mi ha detto che vorrebbe canonizzare I genitori in occasione del Sinodo sulla famiglia. Ma la Congregazione per le cause dei Santi attende la verifica del miracolo. Mi ha detto di pregare per l'intercessione di santa Teresa per la mia diocesi e per me. Ho risposto che Teresa aveva già fatto un miracolo per me conducendomi nel suo studio privato, cosa a cui mai avrei pensato. Il Papa ha riso e mi ha detto che vedrò meraviglie di Dio più grandi. Mi ha chiesto di scrivere il mio nome ed il mio indirizzo sulla tavola dove si trovano le reliquie. Gli avevo detto che la mia vocazione era nata in seguito al martirio di P. Sergio Sorgon (nel 1985) e il Papa ha osservato che, se P. Sergio è morto martire, non occorre per la sua beatificazione il solito miracolo ed ha aggiunto, scherzando, che il miracolo sono io.

Ci siamo scambiati dei sorrisi e mi ha fatto gli auguri per la mia diocesi e per il Carmelo. Gli ho detto che Teresa è la seconda patrona della diocesi e che all'inizio era persino la prima. La mia diocesi di Morondava compirà 60 anni nel 2015. Mi ha promesso che parteciperà in modo concreto a questo anniversario. Ho saputo poi che un vescovo della "Propaganda Fide" verrà per l'occasione. Sono uscito e sono andato nella cappella per ringraziare il Signore. Ero in ritardo di 25 minuti all'appuntamento con il dicastero che era stato però avvertito.


giovedì 1 maggio 2014

BUON PRIMO MAGGIO, INIZIA IL MESE MARIANO




Cosa c'è di meglio che dedicare Flos Carmeli alla Vergine, che questo mese di maggio viene 
festeggiata? Per noi carmelitani è un canto speciale, e dovremmo impararlo.
Ma è anche la festa dei lavoratori, ed io auguro a tutti coloro che sono in difficoltà, perché hanno perso il loro posto di lavoro, o per i giovani che non riescono a trovarlo, che possano ottenere quello che per diritto costituzionale spetta loro. Preghiamo perché questo avvenga al più presto.


Flos Carmeli

vitis florigera,
splendor coeli,
Virgo puerpera, / singularis.

Mater mitis,
sed viri nescia,
Carmelitis
esto propitia, / Stella maris.

Radix Jesse
germinans flosculum,
nos adesse
tecum in saeculum / patiaris.

Inter spinas
quae crescis lilium,
serva puras
mentes fragilium, / tutelaris.

Armatura
fortis pugnantium
furunt bella,
tende praesidium / scapularis.

Per incerta
prudens consilium,
per adversa
iuge solatium / largiaris.

Mater dulcis
Carmeli domina,
plebem tuam
reple laetitia / qua bearis.

Paradisi
clavis et ianua,
fac nos duci
quo, Mater, gloria /coronaris.
Amen.





BENVENUTO|

Il Paradiso non può attendere: dobbiamo già cercare il nostro Cielo qui sulla terra! Questo blog tratterà di argomenti spirituali e testimonianze, con uno sguardo rivolto al Carmelo ed ai suoi Santi