Si
specchiano i cieli di Gerusalemme 
nella
vanità delle cupole d’oro 
di
chiese e moschee,
cullando
litanie millenarie 
che il
Muro del Pianto sussurra
Cieli
di preghiere, nuvole e stelle leggere
Passeggiano
in bilico i cieli di Gerusalemme 
sopra
il serpente di cemento 
che
stritola il cuore degli uomini,
luccicando
su pietre, canne di fucili 
e pozze
di sangue che bagnano una terra d’ulivi
Cieli
di odio, paura e antichi pianti che si rinnovano
Si
rincorrono i cieli di Gerusalemme 
nei
quartieri dell’esilio 
tra i
profumi vagabondi di sesamo e timo, 
riecheggiando
nei versi dei poeti 
e nelle
note spezzate dei canti della resistenza
Cieli
di villaggi perduti, macerie di memorie e diaspore nuove
Si
riflettono i cieli di Gerusalemme 
negli
occhi dei bambini che non li hanno mai visti 
e in
quelli dei vecchi che ancora li piangono, 
sventolando
nei colori di una bandiera 
che non
trova più la strada di casa
Cieli
di sogni e risvegli da notti incompiute
Cieli
di rassegnazione e speranze sospese di un popolo.
Laura Vargiu
Vincitrice del concorso poetico
La Mole
 

 
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