| Sono solo un’osservatrice   della questione della moschea di Genova, in quanto moglie del Presidente   della Comunità dei musulmani della Liguria, dottor Zahoor Ahmad Zargar. Ho,   dunque, assistito al fatto che, raccogliendo per molti anni il denaro delle   offerte, i fedeli siano riusciti a comprare un luogo dove, in seguito,   erigere una vera moschea (per non usare più i soliti magazzini o garage),   ristrutturando un vecchio edificio dismesso. Dopo di che, un architetto   italiano ha predisposto un progetto, secondo le regole di questo paese, e   l’ha presentato in comune, sempre secondo le vigenti leggi.Da quel momento,   però, sono sorti infiniti problemi: la cittadinanza, capeggiata da alcuni   sacerdoti (!) ha espresso parere negativo sulla costruzione di una moschea   nel quartiere dell’edificio deteriorato. Negli anni, allora, i musulmani,   civilmente, hanno atteso e preso in esame varie altre soluzioni ove spostare   tale costruzione, dimostrandosi disponibili a scambiare la loro proprietà con   l’uso di un altro sito suggerito dal comune, fino ad arrivare alla proposta   comunale di erigerla nella zona denominata Lagaccio. Le discussioni erano   state lunghissime, il sito sembrava adatto anche per il degrado evidente   dell’area che così sarebbe stata bonificata e abbellita. Ma, in conclusione di   mandato, la maggioranza comunale ha fatto retromarcia e ha rimandato alla   nuova giunta l’individuazione di un altro sito.Mi viene spontaneo   domandarmi, prima di tutto, come si possa, in un paese che si definisce   libero, non permettere a qualcuno di costruire o ristrutturare un edificio,   quando lo si faccia in osservanza alle leggi di questo stesso paese. Certo,   l’osservanza delle leggi di questo paese deve essere il primo obiettivo   assoluto ma, se questo avviene, in base a quali argomentazioni si può impedire   a qualcuno di edificare, quale ne sia la destinazione (purché non vada contro   le leggi vigenti) se lo fa con progetti idonei e con il proprio denaro?
Non credo di essere   in errore se definisco l’Italia razzista, quando succedono fatti di questo   tipo e non riesco a vedere la differenza con altri drammatici momenti storici   se si può impedire a qualcuno (minoranza denigrata) di comportarsi come   possono, invece, fare tutti gli altri. Forse che è stata mai impedita la   costruzione di una chiesa o di un qualsiasi caseggiato?In ogni occasione,   ci riempiamo la bocca con la memoria, ad esempio, delle leggi razziali del   1938 e della deportazione-eliminazione di ebrei, zingari, omosessuali.   Ricordare perché non si ripeta: che significa? Allora i musulmani non c’erano   in Italia, altrimenti avrebbero fatto lo stesso identico percorso. Non si   chiedono, forse, anche oggi treni e ambienti separati per gli   extracomunitari? Se non abbiamo le capacità di mandarli in campo di   concentramento, possiamo sempre farli affondare con i loro barconi nel mare…Non voglio ribadire   neppure il solito discorso del bisogno delle popolazioni migranti a causa sia   dello sfruttamento coloniale europeo che del loro attuale depredamento - in   fondo ognuno di noi non si sente colpevole di questi fatti-, ma quali sono i   motivi di tanto livore razziale?a) I musulmani, in   particolare, danno fastidio perché non sono cristiani? In un mondo di atei e   indifferenti, è difficile crederlo ma, soprattutto, penso che la verità   cristiana sia sempre di pace, amore, accoglienza, e davvero non la riconosco   in questi atteggiamenti.b) Sono brutti,   forse? Può darsi, ma, a dire il vero, anche gli italiani (specialmente al   nord) non brillano per canoni estetici. Puzzano? Può darsi, ma allora sarebbe   una ragione in più per lasciarli pregare: prima di farlo, infatti, devono   lavarsi, il Corano ha prescritto anche molte regole igieniche.c) Non sono di casa   nostra? E’ vero, oggi il mondo è aperto e noi, che vorremmo solo la   circolazione delle materie prime e delle merci che portiamo via dagli altri   paesi, dobbiamo assistere anche alla circolazione delle persone che,   schiacciate nella loro terra dal bisogno, dalle guerre (per caso l’Italia non   è un paese forte esportatore di armi?), dalle dittature (ben protette   dall’Europa per poter continuare ad avere materie prime a buon prezzo),   cercano una vita migliore per sé e i loro figli.d) Sono terroristi!   Non c’è dubbio che alcuni extracomunitari delinquano in varie forme (proprio   come i nostri malavitosi e quelli di tutto il mondo) e che possano anche   essere preda di atteggiamenti terroristici fomentati dalle lunghe e   invalidanti ingiustizie perpetrate nei loro paesi. Forse, alcuni di loro   vanno ancora a pregare, come alcuni nostri ladri e corrotti si mostrano in   prima fila in chiesa. Ma come non si rade al suolo la chiesa dove vanno a   pregare mafiosi e criminali, non si può neppure impedire alla stragrande   maggioranza delle persone per bene di fare una vita normale.e) Trattano male le   donne? Alcuni sì, ma non certo perché glielo insegna la religione, proprio   come da noi visto che il Cristianesimo non ha certo autorizzato a   terrorizzare, violentare, stuprare, uccidere, eppure succede con grande   frequenza. L’unico rimedio per questi orrori di tutte le società è   l’educazione e non la privazione dei diritti, altrimenti le donne saranno   sempre succubi e mai potranno alzare la testa.Senza andare a   disturbare la Costituzione ( Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità   sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di   razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni   personali e sociali) e la Dichiarazione Universale dei diritti umani (Art. 1   Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi   sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri   in spirito di fratellanza) che, in fondo, conosciamo poco e che citiamo solo   quando ci pare, nel nostro cuore, crediamo davvero che gli uomini, tutti,   siano di pari diritti?A noi “buonisti”   gli extracomunitari piacciono quando ci vendono i fazzoletti per la strada:   così ci dimostrano la sudditanza, la schiavitù, ci rendono felici del nostro   benessere = superiorità. Ma, se per disgrazia vogliono essere umani come noi,   vogliono stare bene, vivere una vita di prosperità, cultura, soddisfazione,   vogliono che i loro figli siano (ahi!) proprio come i nostri, allora sorge   spontaneo un sussulto: “ma perché non se ne vanno a casa loro?”.Quindi, di chi è il   mondo? Chi sono i buoni cristiani che sostengono Gesù abbia diviso la terra   tra i simpatici e gli antipatici (brutti, sporchi, puzzolenti, che non devono   avere nulla)? O forse gli atei che, magari, si ispirano all’Illuminismo che   già aveva sostenuto (nel 1700!) che gli uomini sono tutti uguali in quanto   hanno la ragione?In questo periodo   oggettivamente tanto difficile, purtroppo, non esiste nessun politico   visionario. Un tempo, Cavour seppe immaginare uno staterello che diventava il   Regno d’Italia, al di là di ogni ragionevole sogno. E vinse!Oggi Cavour   saprebbe vedere il sorgere di una moschea come un faro di civiltà coniugando:   1) prospettive di lavoro nella costruzione di una grande opera 2)   riqualificazione di un quartiere che ne ha assai bisogno con aumento dei   prezzi delle case (e non il contrario) 3) centro culturale aperto a tutti,   luogo di conferenze, incontri, classi scolastiche in visita, corsi di cultura   di tanti e diversi paesi per tutti, giardino, giochi per tutti i bambini 4)   crescita turistica di tutta la città: da quanti luoghi d’Italia e fuori verrebbero   a vedere la nuova e moderna costruzione?Ma Cavour è morto   per sempre (chi lo sa quanto si starà rivoltolando nella tomba a vedere i   nostri politici!) e il diritto non è che un gioco.RENATA RUSCA ZARGAR 
 Sabato 14 Aprile,2012 Ore:   23:08
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