Alla S. Messa non si va per obbligo, neppure per tradizione o abitudine, tanto meno per “farsi vedere” o per incontrare gli altri. La Celebrazione   Eucaristica
Certo, il sacerdote in tutto questo ha una parte essenziale: non dobbiamo guardare se qualche volta sbaglia, se le sue omelie sembrano lunghe o noiose, e tutte quelle cose che “distraggono” l’attenzione dal vero centro della Messa. Dobbiamo percepire la fede del Sacerdote, il suo amore per il Signore, ed il suo desiderio di volerlo trasmettere a noi fedeli, di questo Amore che viene da Dio. 
Troviamo così la consolazione vera, che viene dal Consolatore stesso: lo Spirito Santo. E allora non stiamo a polemizzare sui sacerdoti deboli, peccatori, pieni di difetti che ci affrettiamo a denunciare e correggere. O peggio, poiché priva di vera carità, andare a fare le pulci laddove il celebrante non è buon oratore, o “la tira in lungo”. Che c’è di male nello stare un po’ di più con il Signore? Nulla, c’è tanto di bene! Vediamo che  invece ci sono sacerdoti buoni, santi, votati al Signore con tutto sé stessi. 
Parlando con uno di loro, ho espresso il mio modo di vedere il prossimo, anche laico, naturalmente!
Lo vedo come una miniera che può essere d’oro, d’argento o di altro metallo prezioso od utile, oppure una cava di pietre preziose. Si sa che questi tesori sono nascosti tra pietre prive di valore, che vanno prese a picconate per mettere in luce le vene aurifere, o diamantifere….e poi vanno gettate come rifiuti. Così siamo noi, nessuno escluso. Siamo delle cave piene di detriti, ma dentro questi, se si va a scavare, troviamo tesori inestimabili. Per metterli in luce, però , dobbiamo eliminare i detriti dei nostri difetti, peccati, negatività che dir si voglia. Lo dobbiamo fare prima di tutto sulla nostra anima, sul nostro modo di essere e di agire, ma è necessario farlo anche riguardo il nostro prossimo. Spesso infatti evidenziamo i mali che ci sono nel mondo, i difetti che troviamo insopportabili nei nostri simili, e oscuriamo la parte di bene e di bello che c’è in ogni essere umano, anche in quello che riteniamo peggiore. Se andassimo invece a cercare la pietra preziosa, l’oro, il diamante che ogni creatura possiede – perché tutti hanno un lato positivo, un talento vero ricevuto dal Signore, e spesso anche molti di più – riusciremmo a rapportarci con gli altri in maniera diversa, li vedremmo con gli occhi dell’amore umano, ma anche con quelli dell’Amore divino. 
Ed è un risultato….divinamente bello!!!!
Diciamo agli altri ciò che debbono sentirsi dire:  che hanno delle qualità, che li amiamo per questo, e che queste qualità oscurano i difetti, che diventano meno vistosi ai nostri occhi, e che l’amore li dissolve. Dovremo sempre tenere in mente quella famosa frase del Signore Gesù: «Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?» Vangelo: Lc 6,39-42   
 Se andiamo alla S. Messa, non andiamo per la simpatia che proviamo verso un dato sacerdote, e neppure per sfoggiare un abito nuovo. Non andiamo per spettegolare poi, all’uscita di Chiesa, su questo e su quello, e per distrarci durante tutta
Se andiamo alla S. Messa, non andiamo per la simpatia che proviamo verso un dato sacerdote, e neppure per sfoggiare un abito nuovo. Non andiamo per spettegolare poi, all’uscita di Chiesa, su questo e su quello, e per distrarci durante tutta la Celebrazione , guardando i fratelli ed il sacerdote con occhio critico. Siamo lì per il Signore, e per Lui solo, esattamente come Lui è lì, Pane spezzato, per tutti noi. Che dovrebbe dire Lui di noi, se fosse ,come noi, esigente nei nostri confronti? Invece Dio si è incarnato per amarci, per perdonarci e per accettarci così come siamo, una miniera di sassi con qualche prezioso tesoro  nel suo interno!!!
 Se andiamo alla S. Messa, non andiamo per la simpatia che proviamo verso un dato sacerdote, e neppure per sfoggiare un abito nuovo. Non andiamo per spettegolare poi, all’uscita di Chiesa, su questo e su quello, e per distrarci durante tutta
Se andiamo alla S. Messa, non andiamo per la simpatia che proviamo verso un dato sacerdote, e neppure per sfoggiare un abito nuovo. Non andiamo per spettegolare poi, all’uscita di Chiesa, su questo e su quello, e per distrarci durante tutta  
 
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