domenica 20 ottobre 2013

DOLORE



Padre
guarda come sono stanco:
la mia croce
esposta all'acqua del patimento
è gonfia
e la voce che t'invoca
è debole
Tu mi eludi
per i miei peccati...
placo la tua sete d'amore
con l'indifferenza e l'ingratitudine
e schiaccio il tuo cuore
sotto il peso della mia durezza
Tu che hai sofferto e soffri
hai sempre mostrato bontà e tenerezza
per le lacrime dei tuoi figli
Tu che sei ristoro dei tribolati
deh
dammi salute e pace
e
aiutami a tornare all'ovile.

Giovanni De Simone
Inedita
https://mail.google.com/mail/images/cleardot.gif

1 commento:

  1. dopo questa splendida poesia non occorrono parole, lei sola basta,
    io, per ora non soffro, ma la vita a volte pesa tanto..... ciao
    "poesieinsmalto"

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